Buonasera, sto con il mio compagno da quasi 2 anni e 8 mesi fa abbiamo avuto una bimba… diciamo che la bambina non è proprio capitata, non siamo stati molto attenti un paio di volte (ma davvero un paio) e appena mi sono rinsavita ho detto al mio compagno: guarda d’ora in poi usiamo sempre precauzioni, perchè io di figli non ne voglio.. 2 settimane dopo ho scoperto di essere incinta di circa 2 mesi.. a me è caduto il mondo addosso (io non ho mai desiderato avere figli e ho 36 anni) lui invece era contentissimo..
Ho avuto una gravidanza normale senza tanti problemi, ma ero abbastanza infelice. E tutti: sono gli ormoni, vedrai che appena vedi tua figlia, sarai la persona più felice del mondo..
Purtroppo non è cosi… A distanza di 8 mesi io non sono felice, mi chiedo sempre come cavolo ho fatto a fare questo errore… la bimba oltretutto è molto brava ecc… ma io non la sento come la mia ragione di vita o altro, la vedo più come un ostacolo alla mia vita.. io ho sempre lavorato, viaggiato , e a causa della maternità mi sono anche ritrovata senza lavoro, mi ritrovo H 24 a stare con la bambina e sono sempre stanca e depressa e anche arrabbiata con il mio compagno che oltretutto non c è mai… io che non volevo figli, mi ritrovo prigioniera a casa mia e di un bambino… non ho più passioni, non rido più, il mio compagno dice che sembro un cane legato alla catena che ti fissa e ti implora di liberarlo…
Sto andando anche da una terapista, che mi ha consigliato il nido, ma i nidi fino a settembre non accettano bambini… e non so nemmeno se il nido risolve il mio problema… io vorrei solo andare via… e riavere la mia vita, la mia libertà, la mia serenità… ero una persona cosi solare, ora invece sembro uno zombie che vaga per casa…
Non so cosa fare. 😓😓
Non voglio essere mamma
di
lettie
Lettera pubblicata il 24 Novembre 2020. L'autore, lettie, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Buonasera. Sono anche io una donna e come lei non desidero figli e infatti con mio marito prendiamo le dovute precauzioni. Ci sarebbero tanti aspetti da chiarire. Che rapporto ha col suo compagno? Lui si rende conto che lei questa bambina non la vuole? Fa qualcosa per allegerirle il carico? Ma andiamo con ordine. Ormai la bambina c’è quindi bisogna agire di conseguenza. Per prima cosa è essenziale capire se ha la possibilità di smollare la bambina da qualche parente per un paio d’ore al giorno. Ha nonni o zii vicini? Sarebbero disposti a tenerla di tanto in tanto? In questo modo potrebbe ritagliarsi del tempo per sè. Ha la possibilità di trovare un altro lavoro? So che viviamo in tempi difficili ma è importantissimo avere e gestire il proprio denaro, per quanto poco sia. Il mio consiglio è quello di smollare la bambina tra parenti ed asilo. Poi ci sarà la scuola e forse qualche attività pomeridiana… insomma il modo per liberarsi quotidianamente della bambina c’è (continuo…)
Alla fine se ci pensa, passati i primi anni in cui la bimba dipende da lei, una volta che la creatura diventa “autonoma” sarà tutto un pochino più semplice. Non è costretta ad amarla. Di noi donne si dice che abbiamo un innato senso materno: balle! Alcune donne vogliono figli altre no. Se vuole continuare a farsi la sua vita deve rimettersi in sesto. Trovare un lavoro e cercare di smollare la bambina dove può. In questo modo potrà continuare a coltivare le sue passioni. Per i viaggi dipende sempre dal trovare qualcuno (tipo parenti) a cui lasciarla qualche giorno. Un figlio non è necessariamente un impedimento alla vita. Certo bisogna arrangiarsi come si può. Adesso la bimba è piccola: dipende in tutto e per tutto da lei, ma passerà. Il suo compito è garantirle le cose basilari: cibo, vestiti, cure mediche e più avanti istruzione. Ma non è necessario stare con lei h24. Bisogna solo trovare il modo di levarsela di torno quel tanto che basta per rimettersi in sesto.
Mi dispiace molto, ma avresti dovuto spiegarti bene con il tuo compagno ed importi a suo tempo, oltre a stare SEMPRE molto attenta, perché per rimanere incinta basta una sola disattenzione. Se non volevi questa bambina, dopo aver scoperto di essere incinta capisci benissimo anche tu che l’unica soluzione era l’aborto. Se avessi voluto abortire, il tuo compagno non avrebbe potuto impedirtelo in alcun modo. Però non l’hai fatto, per ragioni tue, quali che siano. Adesso quindi, quello che puoi fare è andare avanti e cercare di essere felice con questa bambina, che dici essere anche brava. I doveri di un genitori sono inviolabili, come certamente capisci. Qualche soddisfazione te la darà di sicuro, quando crescerà, la vedrai apprendere, prenderti come punto di riferimento eccetera.
Non critico invece il tuo insolito e triste pensiero riguardo a tua figlia. Sono certo che al mondo ci siano anche persone non adatte ad avere ed accudire figli: tu puoi essere una di queste. Saluti.
L’altra notte mi è apparso in sogno un mio amico. Mi ha detto: “Su quella curva con la kawa ninja sono sempre stato attento, piegavo bene”.
Dal 2014 ha trasferito la residenza al camposanto.
Purtroppo, per certe cose non si può fare “undelete” con la freccina, perciò mettitela via e rassegnati.
In fondo, sempre di vita si tratta.
Come ti dice Mina, ora la bambina c’è e devi agire di conseguenza. Ma di certo, non come ti suggerisce irresponsabilmente la stessa Mina, ossia cercando di sbolognare una figlia che è tua a parenti, amici, sventurati vicini di casa o dove riesci. Per cosa, poi? Per aver più tempo per viaggetti ed altre amenità? Personalmente, se i miei vicini mi chiedessero di tenergli il bambino per “levarselo di torno” e non averlo tra i piedi durante l’aperitivo o il weekend in montagna, li manderei gentilmente affanculo. Posso anche comprendere il tuo stato d’animo e credo tu stia vivendo una depressione da curare. Per te, ma anche per la tua bambina: te ne devi prendere cura, visto che l’hai messa al mondo. Per cui metti da parte le futilità e metti impegno nelle cose serie: cercati un lavoro che ti consenta di mantenerla dignitosamente e che non le precluda le dovute attenzioni, cerca sostegno nella tua famiglia, affronta la tua depressione ma soprattutto accetta il fatto che la tua vita ora non potrà più essere quella di prima. Chi fa nascere i figli, se li cresce.
Ma quando sei rimasta incinta non avevi pensato all’aborto?
Signora Mina provo solo tristezza nei suoi confronti…parla della bambina come se fosse un cane. Meno male che non ha avuto figli, si sono salvati..empatia zero. Quanto a chi ha scritto la lettera capisco il disappunto iniziale ma trattasi sempre di sua figlia quindi di un essere UMANO che porta i suoi geni ed é parte di lei. Quindi impari a conviverci e a volergli bene e soprattutto a maturare un pó. La vita non é fatta di soli viaggi e uscite con gli amici.
La tua lettera è molto bella e importante, perché va a sdoganare il tabú della maternità.
Io credo ci siano tantissime donne con i tuoi stessi pensieri, ma non li ammettono nemmeno a se stesse tanta è la pressione psicologica e sociale di sentirsi sbagliate. Una donna è stata progettata per essere madre, senza un figlio è un individuo incompleto, inutile, ha mancato il suo obiettivo. Questo è il concetto semi-invariato da secoli che ci viene inculcato fin dalla tenera età ( a che serve in fondo giocare coi bambolotti?). Ancor più inaccettabile e stigmatizzato è ogni pensiero negativo dopo essere diventate madri. Innanzi tutto accetta come normali le tue fragilità e i tuoi ripensamenti e coinvolgi quante più persone nella crescita di tua figlia, prendendoti anche i tuoi spazi di individuo. Condividi con il tuo compagno le tue emozioni, non rinchiuderti in te stessa. E poi, inizia a guardare da un’altra prospettiva: i grandi cambiamenti sono anche un modo per liberarci del vecchio che…
Sono senza parole. Povera bambina.
Ciao a tutti, ho scritto io la lettera…dunque io non voglio assolutamente sbolognare la bambina a vicini, parenti ecc per fare i viaggi o aperitivi…forse non sono stata capita…io parlo di avere il tempo per me per almeno riprendere qualche mia passione, esempio leggermi un libro in pace, farmi una doccia che non duri solo 5 minuti, pulire casa , insomma riuscire a fare tutto questo senza avere tutta l ansia che provo ora…per questo ogni tanto mia suocera me la tiene un paio d orette ogni tanto…e mi spiace Mina, ma dire che non sono obbligata ad amare mia figlia è una frase davvero brutta…i figli devono essere amati , non sono oggetti…e io indubbiamente voglio bene a mia figlia, ma mi pesa il fatto di non avere piu la mia vita, nel senso del lavoro ecc…purtroppo le donne che hanno figli e cercano lavoro partono svantaggiate..vuoi per la figlia, vuoi per sto covid al momento il lavoro faccio fatica a trovarlo , sto mandando curriculum e ho fatto colloqui gia…( continuo)