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Non tutto vien per nuocere

di every3
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 23 Agosto 2011. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 31 commenti

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  1. 21
    agata 36 -

    x mau
    Anche io dopo la separazione ho passato quattro anni di vera tortura mentale. Emotivamente ero legata al mio ex e ci sono ricascata diverse volte. Non è stato facile chiudere subito e come vedi ci sono tante persone che hanno impiegato piu tempo di te. Ma siamo forse meno dignitose???? Il dolore d’amore è cosi irrazionale che a volte non lo puoi controllare subito.
    Beato te che sei stato piu’ forte…poverini noi!!
    Beh ora sono trascorsi quasi otto anni e quel dolore si è gia’ rimarginato da un pezzo ma con grandissimo dispiacere ho appurato quello che Ellena ha descritto in modo semplice..
    E dove sono tutti questi uomini che si dicono di sani principi …(forse tu…uno dei rari)…see dicono sempre tutti cosi?… e poi scappano.. E’ una società così effimera e superficiale che volte mi sento un aliena che appartiene a un’altro mondo. Meglio amare se stessi e la propria famiglia..

  2. 22
    paolo -

    @ mau
    si…io mi riconosco in quelli che hanno fatto parte dei cosi detti “PETER PAN” ammaliato da quel mondo cosi’ libero privo di responsabilità .Ho lasciato la mia ex moglie perchè volevo vivere tutte quelle cose che la nostra unione durata anni mi aveva privato. Ti posso garantire che il novanta per cento dei single separati o divorziati lo sono..è una specie di riscatto.Sai a molti dopo una certa età scatta il desiderio di un certo ritorno di gioventu’ e credimi tutte queste signorine cosi’ procaci, cosi’ disponibili (non tutte ovviamente)facilitano. Poi ho ritrovato me stesso nelle persone che piu’ contano ma è stata una fase di vita (un po’lunga 10 anni).
    Ha Ragione Ellena quando descrive questi ometti ma non dimentichiamo che forse è anche un po’ colpa di alcune donne che forse hanno veramente abusato della loro piena libertà esibendo sempre il loro corpo come oggetto e non come soggetto

  3. 23
    rossana -

    Debby,
    concordo sul fatto che, quando si ama, si ama e basta.

    tuttavia (non so se Maria la vede come me), a mio avviso, può succedere di “amare troppo” quando si mette gli altri, e soprattutto l’altro/a, e il nostro amore per loro, esageratamente davanti a noi stessi e al nostro amor proprio.

    tra l’altruismo e l’egoismo, come tra il dare e l’avere in amore, si dovrebbe poter mantenere sempre un minimo di sano equilibrio.

  4. 24
    Ludmilla -

    Guarda, in tutta questa vicenda il “poveretto” è lui …. Che pena per una persona che si affanna a destra e a manca in cerca di un poco di attenzioni, che pena per un uomo che non sa trattenere e prendersi cura di una sola persona come se fosse l’altra parte più bella di se’ stesso!! Cerca di distinguere il sentimento “amore” dall’appagamento che ti deriva dal fargli da Onlus. Chiunque merita di più!! Un abbraccio

  5. 25
    maria -

    @DEBBY
    “donne che amano troppo” è il titolo di uno splendido libro di una psicologa americana che tratta del fenomeno della “dipendenza affettiva”. Si diventa dipendenti affettivi, come dice ROSSANA, quando mettiamo l’altro al di sopra di noi stesse, quando ci annulliamo per l’altro, quando tutta la nostra vita dipende da quello che l’altro fa o non fa. E allora faremmo qualsiasi cosa pur di non far finire la relazione, chiudiamo gli occhi davanti a prove evidenti del fatto che lui non ci ricambia, ci illudiamo che un giorno cambierà, che capirà quanto lo amiamo e quanto abbiamo sofferto. Tutto questo (e molto altro) è dipendenza affettiva che nasce da ferite profonde che ci portiamo dentro. Siamo affamate d’amore e chi ha fame fa pessimi acquisti: uomini non disponibili, inaffidabili ecc. ecc. per i quali soffriamo le pene dell’inferno…. Il marito di Every l’ha lasciata, la tradisce, eppure se ha bisogno di conforto torna da lei e lei ha sempre la porta aperta per lui anche se poi ogni volta lui torna a deluderla e a farle male. Every ama suo marito; ma non ama se stessa, altrimenti non gli permetterebbe di farle ancora del male. E se nemmeno noi amiamo noi stesse perchè gli altri dovrebbero amarci? Io per prima non mi sono amata; ho permesso che mi si facesse del male; sono stata malissimo. Finchè ho scoperto che la mia era dipendenza affettiva e ho cominciato un percorso difficile per recuperare la mia autostima, per imparare a volermi bene, per imparare a dire no quando qualcuno vuole abusare emotivamente di me stessa. Hai ragione: non esiste amare “troppo”, esiste amare, verbo che non tollera aggettivi. ma l’amore deve farti stare bene; se non ti fa star bene… allora è un’altra cosa.

  6. 26
    criss -

    @ludmilla
    concordo pienamente..piu’ che pena direi abbastanza schifo x quest’uomo!!! povero dentro è un termine appropiato e anche mentalmente instabile

  7. 27
    Cristina -

    @ MARIA
    Mi viene un dubbio: E’ vero ognuno di noi dovrebbe amare di piu’ se stesso per poter star bene con gli altri , ma forse neanche troppo perchè se alla fine ami troppo te stesso finisci per essere troppo narcisista e troppo consapevole della tua persona e non riesci ad amare gli altri pienamente..(e’ il rovescio della medaglia).Ci vuole equilibrio in tutte le cose.
    Dici che chi è dipendente affettivamente è affamato d’amore e chi ha fame fa pessimi acquisti (scelte sbagliate ecc..)come se l’essere invece piu’ equilibrati potesse precludere a scelte migliori: Ti posso assicurare che non è cosi’.L’amore è una prerogativa di vita, è come l’ossigeno non ne potremmo fare a meno (almeno x me è cosi) ed io che non ho MAI sofferto di dipendenza affettiva perche’ mi stimo molto .., ho sempre incontrato nel mio percorso vita (ne ho 37 )solo persone sbagliate che non erano in grado di donare se stessi, qualcuno mi ha fatto anche molto male, però, ho saputo dire di no .Ho chiuso la porta e via ma credimi il dolore è forte comunque.
    Allora il dubbio che mi sorge è: Non è per caso che la dipendenza affettiva non centra nulla in tutti questi discorsi perchè il vero problema di fondo è LA MANCANZA D’AMORE????. Viviamo un’epoca dove l’avere (avere un bel corpo ,avere una posizione, avere tanti soldi.) esclude totalmente la cultura dell’essere o meglio la cultura del dono di se stessi agli altri (amore). Si sta perdendo pian piano quell’educazione al rispetto, alla lealtà per valori piu’ effimeri che ne hanno preso il posto. La maggior parte delle persone NON SA PIU’ AMARE: ecco qual’è il vero problema di every e tanti altri. Ma dove andremo a finire di questo passo?

  8. 28
    Milo -

    @ Cristina
    hai perfettamente centrato il nocciolo della questione. Di questo passo tutti e dico tutti (anche quelli piu’ stabili) che cercano amore avranno sempre maggiori difficoltà nel riceverlo perchè la nostra socièta , i nostri cervelli si stanno atrofizzando o meglio ci sono stimoli esterni dettati dall’uomo che cercano di cancellare questo tipo di emozioni.
    Io sono un’ assistente sociale che lavora nell’ambito del supporto famigliare è di casi disperati ne vedo tantissimi, di famiglie all’apparenza serene ma che vivono veri drammi. Non sapete quanta ipocrisia c’è in giro di vero amore ben poco. La famiglia ,e quindi il fulcro dell’amore, che un tempo doveva essere il perno centrale della vita è stata soppiantata da nuovi valori. E’ iniziata una specie di regressione mentale.Dove ci condurrà tutto questo? Per carità esistono le eccezioni ma sono rare.

  9. 29
    carola75 -

    @ CRISTINA
    …”il vero problema è la mancanza d’amore”..concordo perfettamente e dirò di piu’: manca una certa educazione all’amore. Ma come possiamo insegnare ai nostri figli come amare se in famiglia ognuno fa quello che vuole: Lui che lavora tutto il giorno e poi corre in palestra o al parco perchè deve buttare giu la pancetta; e poi ha l’aperitivo con i colleghi ecc.. Lei che lavora tutto il giorno, alle sei ha l’appuntamento per rifarsi le unghie poi corre in palestra x rassodare i glutei , poi raccatta il bambino all’asilo o dalla nonna, e poi arriva a casa ed ancora piu’ stressata perchè deve cucinare pulire e lucidare i pavimenti mentre lui è attacato al computer (magari in qualche chat)mentre il bambino è attacato alla Play station. NON ABBIAMO PIU’ TEMPO per la famiglia ,per insegnare ai nostri figli il vero amore, siamo tutti troppo presi da tutto e da niente. Guardate questo non è un quadro esasperato ma è la realtà di di tutti i giorni. E’ vero non ci si deve annullare x la famiglia perchè ognuno deve anche coltivare anche qualche piacere ma adesso è veramente troppo.
    Dobbiamo imparare a essere piu’ marito e moglie ,genitori e a stare di piu’ con i figli e forse ma dico forse avremo in futuro una società migliore.

  10. 30
    cignonero -

    @every3
    Ciao, sono un uomo di 40 anni (ho scritto la mia esperienza intitolata “amore incompiuto?”). La tua esperienza è toccante, quasi quanto la dignità e la correttezza con cui l’hai raccontata. E’ evidente che l’uomo che fu tuo marito ha dei seri problemi. Per amore si può soffrire, aver paura, fare follie, ma tradire in questo modo evidenzia una mancanza di rispetto assoluta. Il rispetto è fondamentale, sta a metà strada tra la conoscenza dell’altro e il desiderio di averne premura. Se quest’uomo ti ha trattato così non merita aiuto e comprensione, e spero che non ti sarà difficile lasciartelo alle spalle e ricominciare da Te.
    Buona fortuna

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