Ciao a tutti,
ho 20 anni, sono giovane e ho tutta la vita davanti me ne rendo conto. Ho molti amici che mi amano, studio, ho tanti hobby, sono una persona interessata. Mi direte che la vita è preziosa e che c’è gente che sta molto peggio, certo, ma io non trovo più un senso. Ormai è più di anno che l’idea del suicidio affiora spesso tra i miei pensieri e non credo ne avrei il coraggio ma questo pensiero sta diventando quasi una ossessione. Non riesco a trovare un senso alla mia vita e vi giuro che ci ho provato, ci ho provato con tutta me stessa. Non provo più nessuna gioia nello stare in compagnia, nel seguire le mie passioni, nei piccoli momenti giornalieri che prima mi davano speranza. Il futuro mi angoscia, non so come sarà e non provo più quel brivido di eccitazione di fronte all’ignoto, ma solo una certezza che sarà altra sofferenza, che passerà come sta passando questo presente, senza lasciarmi nulla e senza riempire il vuoto che sento dentro. Non ci spero più. Perfino la speranza di un amore, di una famiglia o di avere dei figli mi lascia indifferente. Nella mia famiglia non mi sono mai sentita amata o compresa, ma piuttosto ingabbiata e a dispetto di tutti i film e libri che ho visto e letto non mi fido dell’amore. Ogni tanto mi siedo sul letto e penso che non cambierebbe nulla, prima o poi finisce per tutti e non ci trovo più senso nel continuare a fingere di stare bene ed essere felice o nell’impegnarmi tanto per cercare di esserlo davvero. Sono stanca di vivere. A questo si aggiunge il fatto che quando parlo di queste cose con qualcuno o anche solo ci penso nella mia testa mi dico da sola che sto esagerando, che sono debole e immatura e mi odio per questo. Odio il fatto di non riuscire a liberarmi di questa tristezza, di questi pensieri, odio il fatto di non riuscire ad accontentarmi come le altre persone e odio questo enorme vuoto che sento nel petto. Non riesco ad uscire da questo vortice e il fatto di non riuscirci mi ci imprigiona ancora di più. Non so cosa fare. Se ne parlo con qualcuno, amici o famiglia, certo mi ascoltano e tentano di consolarmi ma lo fanno come se in realtà fosse tutto nella mia testa, come se fossi solo una bambina viziata che ha bisogno di attenzioni e vuole essere al centro dell’attenzione. Mia madre me lo diceva sempre che “faccio i capricci”, “faccio la bambina” e così pian piano ho smesso di parlarne, ho smesso di aprirmi con gli altri e ho iniziato a cercare sempre più la solitudine. Scherzo, parlo e rido in compagnia, ma mi sento come se stessi recitando una parte. In realtà dentro non vedo l’ora di andare in camera mia per togliermi la maschera e poter essere un cumulo di tristezza e rassegnazione che non fa altro che piangersi addosso. Mi schifo da sola scusate. Detto ciò se qualcuno ha qualche consiglio lo apprezzo volentieri, altrimenti torno a deprimermi un po’. Grazie a tutti
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Categorie: - Me stesso
Molti ragazzi, una volta terminate le superiori, si sentono smarriti. Chi non si iscrive all’università e tenta di trovare un lavoro non ha più le giornate piene come ai tempi di scuola… e subentrano vari pensieri disturbanti che prima si sopprimevano o si notavano poco. Si entra nella fascia in cui si ha coscienza del futuro, si ha bisogno di sicurezza e determinazione per poter entrare a far parte della società a tutti gli effetti e, francamente, si ha bisogno anche di una guida, cosa che tu non hai. I tuoi genitori sono stati assenti o disattenti da quel che ho capito. Purtroppo non ho consigli da darti, sono nella tua stessa situazione da anni e non vedo ancora nulla in fondo al tunnel… solo buio totale. Tu però sei ancora giovane! Se hai la possibilità prova a fare qualche viaggio in mezzo alla natura, a rivolgerti ad uno/a psicoterapeuta (anche solo per sfogarti), a cercare nuovi hobby e passioni…