Ho trovato questo blog quasi per caso ed è da un po’ che penso di dover parlare con qualcuno ma non ne ho mai trovato il coraggio, quindi trovo che sia un ottimo “compromesso”. Fin da piccola ho vissuto “brutte esperienze”, da parte di mio padre e da miei coetanei principalmente.
Man mano negli anni la mia autostima è (scusate per il linguaggio) andata letteralmente a farsi fottere. Ho vissuto un sacco di delusioni, in ambito familiare, lavorativo, in amore e anche in amicizia, ma nonostante questo sono sempre riuscita ad andare avanti. Ora come ora, penso di aver toccato il fondo. Non trovo più soddisfazione in nulla, in niente di ciò che faccio e in nessuna persona con cui interagisco. E sempre più mi viene da chiedermi il perché delle mie scelte, di quelle altrui e della mia “esistenza” se si può definire tale, perché io semplicemente non mi sento, non mi sento e basta. L’anno scorso ho conosciuto una persona, l’unica che mi abbia mai capita veramente, l’unica con cui io mi sia mai sentita a mio agio. Il nostro rapporto si interruppe dal nulla, perché lui scelse di “condividere” se stesso con un’altra persona. Mi cadde il mondo addosso. L’unica persona a cui credevo di importare, se ne andò via, assieme ad una parte di me stessa. Da quel momento, mi chiusi ancora più in me stessa e poi, tutto d’un tratto ci fu una svolta, non so bene se in senso negativo o positivo. Qualche mese fa, questa persona si fece risentire e nonostante mi abbia fatta soffrire, involontariamente e non, io sono tornata da lui. Ma presto si sono presentati gli stessi problemi che c’erano già in passato e io pur di aggrapparmi all’unica mia piccola fonte di felicità, mi facevo e mi faccio tutt’ora andare bene tutto, o almeno apparentemente. Man mano mi aggrappo ad ogni piccola cosa che mi da piacere e allo stesso tempo perdo pezzi di me.
Mi sento come un vuoto nello stomaco e un’ acqua alla gola assurda che a volte mi impedisce di respirare.
Nulla di ciò che facevo prima mi da più soddisfazione, provo ad uscire ed andare a delle feste per conoscere gente nuova ma mi sento come costretta, perché non trovo piacere a interagire con altre persone. Passo ore senza far nulla e a fissare il vuoto, non riesco nemmeno a prendere sonno, per poi arrivare ogni sera a pensare al fatto, che durante tutta la mia esistenza ho fatto poco nulla per rendere felice me stessa ma sempre per gli altri, e quindi mi guardo indietro e non vedo niente. Ho cercato di cambiare la situazione, ho provato a fare cose nuove ma penso che sia stato tutto un fallimento e oltre a non trovare il modo per migliorare me stessa, non ne trovo nemmeno il motivo. Non mi aspetto quasi più nulla dalla vita, dalle persone e da me stessa e non ho la minima idea di come uscire da questo buco nero. E sento che la mia presenza è la goccia di assimentria che rovina tutto il quadro, insomma.
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Categorie: - Me stesso
Ciao,
secondo me nella vita basterebbe voltare pagina per recuperare entusiasmo. In questi mesi ho notato che un ragazzo che avrei dovuto conoscere si è fidanzato con una donna che all’apparenza mi dava l’idea di essere molto consapevole della sua immagine. Invece poi nel tempo ho visto impressi sul suo volto gli stessi stati d’animo che aveva suscitato in me il ragazzo in questione. Al che ho dedotto che stavano insieme per davvero ( altrimenti non avrebbe potuto essere tanto coinvolta emotivamente) ma che non sarebbe stato possibile per me, per lei e per nessuna accettare che il ragazzo in questione continuasse a frequentare in amicizia ragazze con le quali aveva avuto un certo tipo d’approccio. Si tratta di una situazione che ho vissuto, quasi pari pari, mentre provavo a conoscere una persona che pure stimavo (e continuo a stimare) ma che mi ha profondamente deluso. E considera che ho potuto solo immaginare quello che invece ho visto dall’altra parte. Io sono una persona sensibile e ho vissuto sulla mia pelle quello molto probabilmente hanno vissuto anche loro. In un’altra forma. Con la differenza che l’ho vissuto di riflesso tutte le volte che incontrando ragazzi che dimostravano la stessa sensibilità verso la donna (o semplicemente standogli accanto) mi sono sentita inadeguata e questo disagio interiore mi portava a non piacermi. Anche questo mio non sentirmi all’altezza mi portava fuori dal mio naturale modo di essere. Insomma, me ne sono capitate tante.
PS Secondo me è importante non farsi dominare dall’orgoglio… non vivere in funzione degli altri. Non ostinarsi a cercare il disagio che scaturisce da una debolezza nella famiglia, nel mondo, in una scelta di vita che sembra l’origine di tutti i mali.
Io, proprio stando in famiglia, mi sono resa conto che anche un giovane può vivere i sentimenti in maniera consapevole… senza trasformarli in una sfida esistenziale che lo porta a ripiegare sulla natura metafisica di immagini che hanno il potere di annullare il mondo. Secondo me è bello veder crescere e maturare le persone che ci stanno vicino. Questa dovrebbe essere la gioia di un genitore, di un fratello e di una sorella.
In bocca al lupo!
tesoro sono come te, stessa identica situazione.
E’ uno schifo essere brave persone, bisogna essere cattivi in questo mondo, purtroppo o ci nasci o ci diventi!
purtroppo nella vita bisogna avere degli obiettivi e lottare x raggiungerli pur sapendo che servirà a poco visto che alla fine ci aspetta il nulla,altrimenti è come girare a vuoto su una giostra che ti riporta sempre al punto di partenza.ma x farlo bisogna essere ambiziosi e non è cosa da poco specie se hai la sfortuna di avere un briciolo di sale in zucca
Ciao, quando si soffre e si prova a cambiare, ma da soli non ci si riesce, bisogna chiedere aiuto esterno, per esempio iniziando una psicoterapia. Non so perché in italia sia ancora visto come qualcosa di cui vergognarsi, o che non serve a nulla.. Conosco tanta gente, me compresa, che con la psicoterapia ha migliorato tantissimo la propria vita.
Informati e vedrai che funzionerá. Un’altra cosa che puo´ aiutare molto e´ leggere libri su questi argomenti.
“La mia presenza è la goccia di asimmetria che rovina tutto il quadro” è una frase che mi piace molto. Ma perché dovrebbe peggiorarlo e non, invece, renderlo unico, irripetibile, non scontato? Forse quello che non va è la tua idea, magari un po’ falsata, di armonia e quindi di felicità. Forse, dovresti proprio partire da lì per rivalutare i tuoi parametri “estetici” ( intendo l’estetica della tua vita) ed esistenziali. Molto spesso le delusioni dipendono da aspettative o investimenti ( di affetto, tempo o energia) sbagliati.
Sei depressa e soffri di Anedonia vai da uno.psicologo gli altri consigli valgono quanto un grano di sale
correggo,non ce bisogno di divebtarci cattivi… tutto ne siamo dotati di cattiveria.. e solo che stupidi insegnamenti dell infanzia che mirerebbero a creare figlie in stile santa maria della pietà, onfigli in stile san francesco reprimono questa nostra arma di cui la natura di fornisce… la cattiveria… quindi piantatevela con queste cretinate patetiche.. “io non sono cattiva weweweeeee” tutti lo siaml solp che 1ualcuno deve fare il lavoro di scavare per farla emergere
Sembra di leggere la mia storia al femminile…
Pure la mia vita fa schifo sotto tutti i punti di vista.
A 33 anni mi ritrovo solo, con un lavoro che fa schifo e che considerando il mio curriculum è una sottoccupazione. Praticamente non ho amici, quei pochi che avevo o che credevo tali se ne sono andati per i fatti loro. Dai parenti ho sempre e solo ricevuto critiche inutili e gratuite. Ormai sono anni che anche anche quando ho bisogno di un aiuto non chiedo niente perché comunque so che non mi darebbero nulla.
Per completare il quadro aggiungo che nel 2010 mi sarei dovuto sposare con la mia fidanzata storica che ha avuto la bella pensata di mandare tutto alle ortiche 1 mese prima della data già fissata!
Questo ovviamente è stata una mazzata terribile per la mia autostima.
La mattina faccio fatica ad alzarmi e la sera mi addormento sperando di non svegliarmi la mattina dopo.
Ditemi voi per quanto posso continuare così.
Su questo blog c’è una quantità di depressioni allarmante che non riconoscono la patologia anch’io ho sofferto di depressione,sono andato sa un dottore mi ha aiutato, fatel pure voi se vi rompeste una gamba non la ingessereste