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Non sono più innamorato ed è assurdo…

di mauflex
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Lettera pubblicata il 4 Febbraio 2008. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 117 commenti

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  1. 61
    luke -

    certo,hai ragione luna,io quello che ho capito,è che l’ansia associata a pensieri,quella che diventa più profonda dell’ansia da sottofondo dovuta ad un periodo stressante,che potrebbe seguire da esso,è paura comunque…paura di qualcosa..ci vuole comunque un pò anche dopo che trovi la risposta per farla passare de tutto..ad esempio,io mi ero tranquillizzato ma notavo i primi periodi,che all’inizio di qualsiasi azione che fosse studiare per l’uni,leggere un libro o qualsiasi altra cosa che mi piacesse,anche un semplice videogame…All’inizio mi prendeva quest’ansia di sottofondo..dovuta a nessun motivo preciso appunto..era solo un miscuglio di paure..che poi ho individuato come paura del “gambero”,ossia di tornare indietro,cioè “ce la sto facendo,ora mi dovrei rilassare,voglio svagarmi non pensare più a niente” però dicendomi appunto tutte ste frasi,era come se dessi per scontato che di sottofondo c’era qualcosa che non stesse andando,e avevo paura di ricascarci..invece poi col tempo torni a rifare tutto senza pensarci,anche gli svaghi,senza stare “all’erta”..però ci vogliono comunque mesi,perchè è qualcosa che arriva piano piano.. hai detto perfettamente la parola pensieri compulsivi,perchè è proprio simile al doc questo comportamento che abbiamo,da non confonderlo però con esso,perchè purtroppo il doc quello vero,è un’altra cosa…noi durante crisi nostre personali con ansia però sviluppiamo solo dei tratti ossessivi compulsivi.. e per qualsiasi trip funziona così,le risposte,quelle vere,sono quelle che ci arrivano nei momenti di lucidità,quelli che sentiamo di desiderare nei momenti in cui non c’è ansia… ognuno di noi ha ansia,quindi una paura,bisogna individuare quella paura che gli da ansia,e capire che in realtà è l’esatto contrario…hai paura perchè in realtà è qualcosa che non vuoi che non desideri…paura di non amare,perchè in realtà sei innamorato,paura di essere gay,perchè in realtà sei la persona più etero del mondo e cosi via con tutti i tipi di trip esistenti…con la propria ragazza il discorso è un pò più delicato,perchè sembra logico dire,ho ansia perchè è lei che non voglio..sbagliato,ci possono essere giorni che non la sopporti,ok,capita,ma ripeto se ti disinnamori,non hai ansia,e non vorresti riamarla appunto,diresti basta mi so rotto il ****,mi dispiace un poco per te,non ti vorrei far soffrire,ma te ne sbatteresti in realtà,magari perchè già ti interessa un’altra e cosi via..e la prova è anche che a te mauflex è al seconda volta che capita.. a me m’è capitato con una ragazza che ritengo bella sia dentro che fuori per giunta,e anche ad un altro ragazzo rileggendo i commenti..cioè pure con quelle con cui dici cosa potrei desiderare di meglio??L’amore non puoi sentirlo ogni secondo,è a cicli,pure io certi momenti mi sento glaciale,che non me ne frega niente,poi però quando sono calmo,altri momenti,mi viene voglia di abbracciarla,o di guardarla negli occhi e dirle che è troppo importante per me..e così via 🙂

  2. 62
    mauflex -

    Luke, hai fatto un’analisi davvero profonda ed attenta…
    Si, infatti io credo di avere un grosso problema di fondo, che è quello che nelle relazioni ‘serie’ io scappo. Mi terrorizzo, la paura comincia a prendere il sopravvento, non so… comincio a vedere tutto negativo, i lati negativi dell’altra persona (con quale diritto poi, manco fossi il padre eterno…). ora, in questo caso, con Laura (con la quale mi sono lasciato due giorni fa) la cosa è un pò differente: nel senso che mi ha cercato lei, io non avevo alcuna intenzione seria nei suoi confronti, i primi mesi che uscivo con lei pensavo che fosse una ragazza in gamba, simpatica, veramente bella ma non il mio tipo. Poi piano piano abbiamo continuato a frequentarci, io comunque con lei mi divertivo e stavo bene, e piano piano, senza rendermene conto, ho sviluppato per lei un affetto enorme. Ma sinceramente non mi è venuto mai in mente di dirle ‘ti amo’. Si, forse in qualche rara occasione, in momenti di esagerata emotività…ma mi sono sempre fermato prima. Il discorso è che lei si è innamorata alla follia, io no. Questa estate è stata in Spagna per due mesi, quasi, e ci sentivamo per Skype: Io ero in vacanza da solo a Berlino e mi sono divertito tantissimo. Lei mi diceva ‘mi manchi, vorrei tu fossi qui…’ ed io pensavo ‘cavolo, le voglio davvero tantissimo bene, ma non sento tutta questa mancanza, sinceramente…’. Da lì è partita la crisi,culminata due giorni fa, ed io l’ho lasciata. E’ vero che in questi mesi ho avuto ansia, che quando la vedevo mi sentivo spesso male, mi sono sforzato di amarla, (lo so, è brutto ma è così), mi sono tirato su, le ho fatto passare un natale stupendo (lei è spagnola e a Natale non è tornata a casa, volevo non farle mancare l’aria natalizia) facendole tanti regali, perchè le voglio veramente bene, si merita solo tantissimo amore. Ma non è servito, dopo capodanno è stato solo un’ansia continua ed un macigno dentro di me. Adesso, dopo due giorni, mi manca, certo, istintivamente prenderei il bus adesso ed andrei ad abbracciarla ma so che dopo dieci minuti ricomincerebbe lo stesso, che sarebbe un’inferno di nuovo. No, basta così. Mi costa, per me è come amputarmi un braccio, ma penso di aver fatto la scelta giusta, in fondo. E poi, nel mio caso, non reisco a pensare fino in fondo che ci sia similitudine col tuo caso, Luke, per un altro semplice motivo: io da più di un anno ho ‘drizzato le antenne’, come si dice, m iguardo intorno, ho voglia di andare con altre donne e vivevo questo come una condanna, il non poterlo fare, intendo. Nonostante io voglia un bene da morire a questa ragazza, che l’abbia sempre rispettata e trattata come una regina, perché è questo che si merita, una persona meravigliosa come lei, le ho dato tanto e lei infatti si è innamorata. Ecco, questa è la mia condanna: io do’ tanto, chi mi è vicino e mi vuole bene lo riempio di attenzioni, di gentilezze, di gratitudine, ma alla fine…io me ne vado, io non riesco ad innamorarmi.

  3. 63
    luna -

    Il discorso dei “contrari” non e’ proprio cosi lineare, ma ho capito cosa intendi. Non conosco il DOC, mi documento volentieri. Se hai qualche link da segnalarmi, che sai piu’ serio o ben fatto, dimmi pure, grazie. Altrimenti lo cerco io. Cioe, so cosa sia la sindrome ossessiva compulsiva (per esempio c’e’ chi la manifesta nell’igiene) ma in questo ambito specifico no.

  4. 64
    luna -

    Luke, trovo molto interessanti e utili i tuoi interventi sull”ansia e il pensiero compulsivo ecc. Sono argomenti complessi anche perche’ ognuno ha la sua storia, le sue motivazioni, dinamiche, ma fare informazione e’ importante (fermo restando che poi ciascuno affronta la cosa in sede adeguata) anche perche’ molti non sanno di vivere un certo problema o cmq cercano, ma con grandissima fatica e dolore, di gestirlo partendo pero’ da presupposti che lo fanno cadere sempre piu’ nel problema..Anche un periodo di stress elevato/prolungato puo’ mandare in tilt le nostre difese anche per un esubero di produzione di quelle strategie che il nostro sistema attua proprio a scopo “adattogeno”. oltre un certo limite pero’ cio’ che serviva a gestire va in esubero o non basta piu’. Il senso di allerta che serviva a gestire diventa ansia. il fatto di controllare se si e’ chiuso il gas magari sapendo di essere piu” stanchi diventa una “mania” per cercare di tenere sotto controllo l’ansia di non riuscire piu” a tenere sotto controllo la quotidianita’ o la propria vita e la relazione con gli altri. E non sempre ci.si accorge di questa “proiezione”, non la si vede come un “rituale”..peraltro molte persone ne hanno di piccoli che non ledono il loro equilibrio generale, hanno una funzione e anche se sarebbero magari “piu’ leggeri” senza se li possono pure tenere,.finche’ non li ravvisano.come un ostacolo/problema. diverso e’ quando diventano un ansia lesiva per cui la compulsione non e’ solo una coperta di linus. genera ansia, il senso di pace non e’ mai completo,.non dura,.dura sempre meno, per dirla semplicisticamente: ti lavi le mani anche senza averne bisogno, ma non son mai pulite abbastanza gia’ mentre lo fai e pensi gia’ che si risporcheranno
    e vivi per lavarti le mani e gestire e contenere l’ansia

  5. 65
    luna -

    va detto che non serve avere un disturbo da sempre o insorto in tenera eta’ per ritrovarsi a cercare un modo per gestire uno stress percepito come troppo elevato o estremo, rispondere ad un trauma o a una crisi personale. e che non si parla di strano/normale ma semmai sta funzionando o no, e’ funzionale o no, mi tiene realmente in equilibrio o no e con quali ‘costi”. L`argomento e` vasto, stringo dicendo: un pensiero compulsivo si alimenta anche dello stesso tentativo di controllo nel gestirlo: esempio “ma io potrei perdere il controllo in modo sconveniente in data situazione???”. probabilmente non lo faresti mai, ma… – Hai mai letto Nardone? molto interessante il concetto del circolo vizioso del “controllo” sull’ansia, la fobia, il pensiero fisso… – Panico: il problema spesso non e’ un attacco di panico o ansia in se’ (orribile esperienza, ma che ha un suo significato) ma l’ansia generalizzata, il senso di insicurezza che lo seguono e “strategie” come l’evitamento: mi e’ successo in quella situazione, con quella data persona… mi ricapiterebbe nella stessa situazione? c’e’ gente che, avendo avuto un attacco in un luogo, si sente male o teme di rivivere certe sensazioni solo a sentirlo nominare. anche se il punto non e’ il luogo o la persona

  6. 66
    Anonimo -

    Ciao Luke e ora come vivi la storia con la tua ragazza?sei sereno,felice e tranquillo?c’è la stessa passione di un tempo?sono curioso.

  7. 67
    Anonimo -

    Io penso che comunque l ansia abbia una sua origine nel rapporto.. e che quindi forse ci sia qualcosa che non va..o mi sbaglio?

  8. 68
    Cristina -

    @anonimo ..l’ansia nell’ ambito di rapporto affettivo non deriva da eventuali problemi di coppia ..l’ansia non e’ altro che la manifestazione di un intensa paura ..paura del cambiamento . Nel mio caso nn si trattava di ansia d’ amore ma lavorativa e credimi la situazione e’ praticamente identica .Io che ho sempre amato il mio lavoro e ho sempre avuto un ottimo rapporto con i colleghi a un certo punto sono stata assalita da una paura incontrollabile inseguito a particolari eventi aziendali: il terrore di non farcela più ..ero arrivata ad odiare ciò che facevo ..non sopportavo chi mi stava intorno ..volevo fuggire ..fare altro..Avevo continue crisi d’ansia attacchi di panico ..nn mangiavo ..vomitavo in continuazione ..avevo il cervello in tilt..perche vivevo continuamente in attesa di una successiva crisi d’ansia..Ne sono uscita dopo alcuni mesi grazie all’aiuto di una brava dottoressa e grazie alla forza di volontà ..Dovevo solo accettare il cambiamento che tanto inconsciamente mi terrorizzava ..Lo stesso capita nell’amore..Quanto finisce la fase dell’innamoramento , tutto cuoricini e passione a mille..arriva il periodo dove tu nn vivi più nell’illusione , dove impari veramente a conoscere l’altro x quello che e’ con tutti i suoi difetti..E’ proprio in questa fase che per alcuni scatta la paura ..la paura per qualcosa che si sta trasformando come nel caso di Luke ..Se nn fosse stato amore lui sarebbe scappato a gambe levate ..e’ di certo non avrebbe avuto nessuna crisi di panico ..anzi la sola idea di libertà lo avrebbe incentivato a una nuova rinascita senza alcuna paura..
    @per Mauflex la cosa e’ diversa ..lui ha solo grandi sensi di colpa perche vuole molto bene alla sua ex ma nn la ama..Non c’è nulla di male in questo ..mica può sempre scattare l’amore vero intendo ..quello e’ raro ricordiamoci..Mauflex ha solo voglia di scappare lontano da tutto questo perche nn lo fa sentire a suo agio.. Perche’ l’amore quando c’è e nn sto parlando di innamoramento e’ l’emozione più forte che si possa percepite e si costruisce nel tempo pezzo x pezzo ..si edifica ogni giorno insieme non guardandosi negli occhi come fanno all’inizio gli innamorati ma guardando nella stessa direzione . Per qualcuno scatta e lo può affrontare con tranquillità o con ansia per altri non scatta nulla ..Così e’ la vita

  9. 69
    Filippo -

    @Cristina …belle le tue parole quanta sensibilita’ e saggezza nelle tue frasi . E’ successo anche a me la stessa cosa . E’ calato in me un grande terrore , quasi non respiravo e questo e’ durato alcuni mesi .Alternavo momenti di normalità a momenti di sofferenza interiore .Ero arrivato a non supportarla più: qualunque cosa dicesse o facesse la mia Lei era lontana dal mio mondo , mi sembrava così diversa anche fisicamente . Non mi riconoscevo più in noi e erano trascorsi solo due anni. Volevo scappare e conoscere nuove donne .Poi con il tempo ho compreso quel che stava succedendo: era finito un periodo e incominciavo ad entrare in un altro : ho visto in me tutto l’amore che nasceva x lei giorno dopo giorno ..Si perche’ prima c’era solo innamoramento e pian piano il tutti si e’ trasformato in forza di volontà ,progetto, comprensione ,sostegno , rispetto , un bene immenso .Ora e’ diventata mia moglie , sono trascorsi 4 anni e abbiamo due figli . Sono felice di noi e felice per non essere scappato quella volta .

  10. 70
    Manuela -

    Mi piace quello che scrive Cristina : ha centrato perfettamente il nocciolo della questione : paura del cambiamento quanto si e’ nella fase di passaggio da innamoramento ad amore . Chi non ama non ha paura e non si fa trascinare nelle crisi mentali . Io quanto ho capito che non amavo perche’ in me non era scattatA la molla ero si triste per lui perche’ mi faceva tenerezza ma me ne sono andata seppur con mille sensi di colpa : Ma io non lo amavo e non mi sono mai pentita di quello che ho fatto.

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