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Lettera pubblicata il 1 Febbraio 2007. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Battipanni.
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ciao Battipanni,
mi sento molto vicino a te perchè sono nel tuo stesso stato d’animo da una quindicina d’anni, mi spiego meglio: ho quasi quarant’anni e sono dipendente da quindici anni di un’azienda di informatica ma non ci ho mai capito niente di computer, te lo giuro !
All’inizio ero entusiasta poi mi sono reso conto che non apprendevo il mio lavoro e che negli anni mi dimenticavo di quello che avevo imparato; questo mio limite ovviamente mi ha impedito di crescere professionalmente e quando, dopo un paio d’anni, i miei superiori si
sono accorti di questa cosa, hanno fatto di tutto per fare in modo che io mi dimettessi “spontaneamente”.
Io ho tenuto duro sopportando tutti i “soprusi” (ad esempio mi hanno isolato socialmente dagli altri miei colleghi e, considerato il mio carattere schivo e timido non gli è risultato difficile) semplicemente perchè non sapevo cosa fare e dove andare a parare, mettendomi il mio difetto nella condizione di non riuscire a fare
nessun tipo di lavoro; oggi sono ancora dipendente della stessa azienda ma mi trattano come l’ultimo arrivato, ad esempio mi danno dei lavori di basso livello, che si dovrebbero dare agli ultimi arrivati; ovviamente ora per me è impossibile cambiare lavoro sia per
la mia non più veneranda età anagrafica (perlomeno lavorativamente parlando) sia per la maledetta crisi economica che ci attanaglia da un pò: questa difficoltà nel lavoro mi ha condizionato anche nella vita privata perchè mi ha tolto ogni sicurezza in me stesso e ciò
ovviamente diventa un grande ostacolo anche nel rapporto con l’altro sesso (sono single e nella vita ho avuto solo 3 storie brevi e non significative).
Per concludere se tu o chiunque legga questo commento ha consigli da darmi (a parte il suicidio) li accetterò molto volentieri, nel frattempo mi permetto di dartene uno io: prima di scegliere il lavoro della tua vita PROVANE IL PIU’ POSSIBILE !!!
Ciao a tutti
ciao..non ti preoccupare..ci sono anche io! il problema è la società moderna in cui l’unica cosa che ci spinge a campare è il denaro..mi spiego meglio, una volta le persone facevano il contadino, il pescatore, il falegname ecc ecc..nascevi contadino e facevi il contadino e non ti ponevi il problema di dover studiare studiare studiare, lavoravi il tuo pezzo di terra come tutti gli altri e così andavi avanti pe na vita intera . si campava di meno ma che si campasse peggio di oggi secondo me non è vero (i padroni c’erano come ci son sempre stati e sempre ci saranno). oggi invece grazie alla ricchezza siamo schiavi del denaro e abbiamo creato un circolo vizioso dal quale non se ne viene più fuori, e i nuovi poveri sono le persone che non lavorano perchè il mercato del lavoro è saturo ( perchè il lavoro pare proprio che non sia un diritto di tutti ormai ma un diritto di pochi, cioè chi secondo i nuovi standard sa relazionarsi con gli altri o ha attitudine a quella str*****a del problem solving) o perchè il suo sistema-paese vuole che le persone studino studino studino ma senza saper fare niente dopo e senza un orinetamento ai giovani nel mercato del lavoro, per cui il non lavorare nella società di oggi significa essere un emarginato con ricadute sulla sfera sociale di una persona: niente ragazza, niente famiglia, niente futuro! Spero tu abbia capito queste mie parole messe un pò alla rinfusa, cerca di tener duro, siamo in tanti, siamo per quei porci al governo la generazione nè-nè, quelli che ne studiano ne lavorano, e che alla quale la gente fa la morale dicendo “ma vai a lavorare!”, ma vedrai, ci faremo sentire, siamo in tanti!! ricorda solo che tutti sappiam fare qualcosa, tieni duro, un saluto!
Secondo me in un mondo di merda come quello odierno, uno che non ha autostima finisce per suicidarsi. Mi sa, caro Battipanni che tu sei su questa direzione. Te lo dico io che sono praticamente come te e mi sa che quella sarà la fine che farò anch’io. Poi mi fanno incazzare tutti quelli che dicono: non puoi stare lì a piangerti addosso! Devi lottare, devi sputare sangue!” Ma perchè secondo voi uno come fa a capire di non valere nulla ( almeno per la società in cui si trova sfortunatamente a vivere ) se prima non ha provato a fare qualcosa? E’ proprio provando, combattendo, lottando e sputando sangue tutti i giorni e non ottenendo nulla che uno si rende conto di non valere un c..... Che c.... credete, maestri di vita dei miei stivali?
che dire..anche io mi ritrovo nella medesima situazione di merda!ho 28 anni e non ho mai avuto esperienze lavorative ma niente di niente!ho paura di presentarmi a un colloquio e chiedere lavoro, parto già con il pensiero che pensino “ma questa che faceva in tutto questo tempo”? ho paura di non riuscire a svolgere quello che mi chiedono, dei giudizi della gente e delle figuracce che oramai mi vengono spontanee. ho una bella presenza ma so che non serve o perlomeno non la sfrutto! non parlo della mia vita sentimentale, quella diciamo che va bene ma sta diventando tutto molto abitudinario anche se tengo molto a questa persona ma anche lui non mi capisce anzi penso che con me non ci sta a fare nulla!sono una nullafacente, gli amici suoi mi chiedono ogni santa volta se sto lavorando e io sempre di no!!!chissà che diranno..
sto cadendo in depressione, mi manca mio fratello, non cè più e vorrei sparire da questa vita di merda!non ce la faccio più!credetemi!
Io sono simile a te, caro amico: ho 28 anni, laurea triennale umanistica, inoccupato di lungo periodo, non ho la patente auto e non so fare quasi nulla. Non ho capacità tecniche (so usare il computer come tutti, cioè poco e male) e ho NULLE capacità relazionali. Non credo esista qualcuno disposto a darmi un lavoro a queste condizioni, e come dargli torto. Io però non riesco ad uscire da questo stallo che dura da molti anni, non lo so, non riesco a costruirmi una personalità ed avere fiducia in me stesso. Ho fatto 4 anni di terapia psicologica al Centro di salute mentale della mia città e sono un po’ migliorato, ma non abbastanza, rischio tutt’ora di diventare un disadattato e non ho la forza per prendere in “mano la mia vita”. Sono una persona ridicola, per questo mi nascondo allo sguardo altrui. Riguardo il lavoro, figuriamoci: gente molto migliore di me in tutti i sensi non riesce ad inserirsi nel mondo del lavoro…
Carissimo
anche io sono come te, m itrasformo solo quando suono i Led Zeppelin e i Deep Purple, questa società non fa per noi, non fa per gente sensibile come noi che nonostante gli sforzi si domanda perchè non riesce a “fare stradA”.Lavoro per vivere ma non vivo per lavorare Santo Iddio, questo le merde al potere nele aziende non lo vogliono capire!!!p.s:Dio Boia!(è anche colpa Sua)
si ha spesso la presunzione di essere soli con la propria disperazione invece non è così.un “mal comune mezzo suicidio” non aiuta ma allevia.mi unisco al club.quasi 40 anni,in questi 10 anni(dopo la laurea)avrò cambiato 400 lavori (dal fattorino alla segretaria, dalla cantante all’ambulante di abbigliamento) e ora mi rirtovo una specializzazione in “niente avanzato”.sono 2 le vie.o si viene plasmati per essere perfettamente in linea con questa società ormai marcia e putrefatta apprezzandone il gradevole aroma o si finisce per essere dei completi disadattati che rimbalzano da una parte all’altra come schegge impazzite.perchè se si inizia a porsi qualche domanda è dura, davvero dura, adattarsi.solo che il limbo non esiste.bisogna prendere una posizione.cosa che io non riesco a fare lacerata dai sensi di colpa.ergo ti capisco!
Voi pensate che quelli che giudicate seri competenti decisi, in una parola macchine perfette per lavorare e migliori di voi, lo siano davvero in tutti i casi? è evidente che ci sono persone preparate, e meno male che esistono se no saremmo davvero nei guai, ma se fate bene attenzione vi sarà altrettanto evidente che esistono anche dei perfetti incompetenti che grazie alla loro capacità di apparire decisi e sicuri di se stessi, pur non sapendo nulla, vanno avanti alla grande. Vi faccio un esempio per capirci: un giorno andai a fare un colloquio di lavoro e fui esaminato dall’allora direttore della società; mi domandò alcune cose con fermezza e ad ogni mia risposta scuoteva la testa; me ne andai a casa e i familiari mi chiesero come era andata; io risposi è andata male! ho incontrato il direttore che era una persona molto competente dissi! e lo dissi più per come si era presentato, deciso e sicuro di se, che per gli argomenti trattati; aggiunsi ancora: mi ha squadrato per bene e non mi prenderà mai uno così in gamba; la sera verso le 19,30 poche ore dopo il colloquio squillò il telefono, era questo direttore che mi diceva di presentarmi il lunedì per iniziare il lavoro; sono rimasto in quell’azienda per circa 2 anni e pur essendo tutt’oggi riconoscente a questa persona, con la quale peraltro sono rimasto in buoni rapporti, vi posso assicurare che sa 3 cose in croce e dice sempre quelle ma sempre con piglio deciso per cui sembrano vere! ; quando è in difficoltà, sempre con fare deciso, si libera dell’interlocutore e va avanti; morale: non sentitevi dei falliti e guardatevi bene intorno prima di giudicarvi male perchè di gente che non sa fare niente in giro c’è ne tanta, e non si tratta necessariamente di un problema di intelligenza, i fattori possono essere molteplici non ultimo il fatto che più c’è crisi di lavoro e più gli annunci di lavoro sembrano riservati ai soli geni, e ricordate che una caxxata detta con determinazione, purtroppo e dico purtroppo, a volte fa più effetto di una cosa magari giusta ma detta con poca decisione. meditate gente meditate.
purtroppo siamo tutti di passaggio e in milioni di anni l’uomo non ha capito perchè campiamo….per non uccidermi ho detto devo fare qualcosa almeno per passare il tempo e ora stò così…..passo il tempo…cercando di soffrire il meno possibile…
Ciao Battipanni…sai nn sei la sola a nn saper far nulla io passo il tempo a cercar di imparare qualche minima cosa ma mai mi e riuscito.. ieri provavo ad imparare una cretinata tipo saper maneggiare le fish da poker ke anke un bambino di 9 anni dimostrato nel video sapeva usare mentre io no…volevo imparare ad andare a pesca la qualsiasi o provato ad imparare ma nn me ne uscita mai bene una e o rinunciato a tutto e prendere la vita cosi come e “ingiusta” ce chi a fortuna e ce chi nn ce la ce chi a qualche talento e ce chi nn a niente ma sn felice xke o una casa una famiglia che mi ama per quello ke sn….e anke tu devi essere felice xke ai penso (nnn capire male) una famiglia e snn ce l ai avrai sempre una persona ke ti vuole bene x quello che sei.. 🙂