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Non so fare niente, sono solo uno che non serve alla società

di Battipanni
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 1 Febbraio 2007. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 211 commenti

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  1. 111
    maria antonietta -

    ciao a tutti!!! sono una “vecchia” di 45 anni, dico vecchia, perchè tale mi sento, ho una figlia di 20 che è la meraviglia della vita, e se fin ad ora non ho fatto un insano gesto è stato solo perchè penso che già è cresciuta senza un padre (morto 22 anni fa in un incidente stradale) e non mi sembrava giusto anche senza una madre, che per quanto stramba sia, è pur sempre una madre. Il mio problema è che non lavoro e non ho nessuna voglia di lavorare, fino ad adesso sono andata avanti con una piccola rendita dell’Inail, datami per l’incidente di mio marito, ma con la ragazza all’università fatico ad arrivare alla fine del mese, fino ad adesso sono stata aiutata dalla mia famiglia che non mi ha lasciata sola un attimo, ma ora, dopo anni di procrastinazione si esige, o almeno quasi, che io alzi il pesantissimo “fondoschiena” dalla sedia ed mi dia da fare. I tempi sono molto difficili, soprattutto nella realtà in cui vivo io, un piccolo paesino, nel gargano, dove l’unico lavoro che si potrebbe fare, è giusto l’unico che non riesco a fare, nonostante i miei vari tentativi, ho sempre fallito…vuoi per la lentezza, vuoi per la goffaggine…insomma la pigrizia è il mio peggior difetto e da li ne consegue il resto…ora mi trovo con l’intera famiglia contro, e con ogni giorno i rimproveri continui, le continue battue sarcastiche, insomma nel tentatico di spronarmi altro non si fa che buttarmi sempre più giù!!! Nonostante io pensi initerrottamente al bene di mia figlia, luce dei miei occhi, splendore della mia buia ed insulsa vita unico motivo della mia esistenza, per lei cerco di fare quel poco che riesco a fare…molto ben poco…ho bisogno di essere lasciata in pace, vorrei solo dormire, cosa che non riesco più a fare serenamente…sono anni ormai che vivo con questa spada di damocle sulla testa, e se di lavoro non ci fosse altro che quello delle pulizie, sarei già andata di volata…non che abbia qualche cosa in contrario di questo, ma è proprio l’unica cosa che non riesco a fare, ho provato a chiedere per fare la commessa, ma con la scusa che sono adulta, e che ho qualche kilo in più oltre che l’età vengo guardata dall’altro in basso, insomma mi sono stancata di sentire ogni giorno, dalla mattina alla sera sempre la stessa cantilena…ora basta!!! sono disperata, e poi mi sento così sola, anche se realmente non lo sono, in questi 22 anni di vedovanza, non ho avuto nessuna altro e forse questo il mio problema??? Ma io non voglio nessuno a me basta solo mia figlia, anche se ora non è qui, però il suo pensiero mi riempie la vita, e l’animo, ora che sta per tornare per le vacanze, vorrei che trovasse un ambiente sereno, ma con questa tensione a cui vengo sottoposta ogni giorno e più volte al giorno nn so se riuscirò a trasmetterle la serenità che una ragazza che sta studiando sodo per riuscire nella vita merita…aiuto

  2. 112
    aldo -

    fai lavorare tua figlia….se vuole mantenersi agli studi ,anziche’ di andare in vacanza si conservasse i soldi…..e tu potresti a limite fare la badante guardare qualche vecchio senza fare i servizi in casa solo assisterlo e al massimo preparargli qualcosa da mangiare e dargli le medicine…nn mi sembra faticoso

  3. 113
    Leonardo -

    ciao a tutti non vorrei stressarvi con i miei problemi ma vi chiedo gentilmente di rispondermi perche ho troppo bisogno di parlare con qualcuno nella mia stessa situazione, ho un malessere enorme dentro di me che ho bisogno di confidare.
    Ho 28 anni e ho fatto il liceo scentifico poi non sono andato all uni per problemi economici, dopo di che ho iniziato a fare lavori che però non erano mestieri, vigilante, facchinaggio, consegne e cose simili,quindi non mi hanno lasciato nulla. Ora fra un motivo e l’ altro mi ritrovo a 28 anni che ho un altro lavoro in una cooperativa che non mi garantisce un futuro, non prendo abbastanza per andarmene a vivere solo,e, peggio di tutte… ed è questo il fulcro del discorso: NON SO FARE NESSUN MESTIERE, la cosa mi spaventa troppo non ho idea su quale campo buttarmi, vorrei anche io sparire da questo paesaccio, ma poi mi chiedo” se non so fare nulla chi mi prende a lavorare li, che tra l’ altro sarei anche un immigrato?”
    GIA AVETE I VOSTRI PROBLEMI E NONVOGLIO SCASSARVI NON PRETENDO QUINDI CHEMI TROVIATE SOLUZIONI MA ALMENO RISPONDETEMI GIUSTO PER IL PIACERE DI UNA CONFIDENZA, MI SENTO MOLTOMOLTO GIU E SCORAGGIATO PER QUESTA COSA. ho bisogno di parlare… Prego una risposta grazie in anticipo

  4. 114
    nobody's hero -

    Ciao leonardo, quello che ti posso dire è di non demoralizzarti troppo se non hai fatto l’università, perchè oggi in italia la laurea non conta poi così tanto. Conosco diverse persone che hanno deciso di mettersi subito a lavorare e per ora hanno una situazione molto più sicura di me che sto studiando. La cosa peggiore che puoi fare è perdere l’entusiasmo di vivere e di imparare. Partire non è mai una cattiva idea.
    Se dovessi cominciare a pensare di non farcela, sarebbe una spirale senza fine. Te lo dice uno che ne è uscito per un pelo. Come dico sempre anche agli altri che scrivono, stringiti ai tuoi affetti più cari. Parlare con loro ti può ridare quella lucidità di pensiero che la disperazione ti toglie. Io ne ho parlato con mia madre. Non è detto che tutti ti possano capire. Per esempio, mio padre mi vuole certamente bene ma più volte ho capito che lui mi ritiene un debole. Che posso farci? Mi dispiace ma vado avanti, affrontare ansia e depressione è come aver un qualsiasi handicap di tipo fisico, ma forse più doloroso.
    Non voglio dirti che volere è potere, perchè non è vero. Io stesso non so cosa farò quando avrò finito di studiare, perchè lo sto facendo malvolentieri e non mi sta trasmettendo molto. E poi non lo so neanche cosa voglio. La sola idea di passare la vita dietro una scrivania mi fa stare male. Ma dobbiamo imparare a programmare la vita per quello che è, non per quello che sarà. Cosa farò tra 6 mesi? Potrei lavorare, continuare a studiare, restare in italia, andarmene, vivere in roulotte (non scherzo, ci ho pensato e mi sembra una soluzione dignitosissima)…Ora le mie energie le sfrutto tutte per raggiungere il mio obbiettivo attuale. Insomma, la soluzione è NON PENSARE. Sembra una finta soluzione ma ho provato è funziona.

    Se hai bisogno fatti sentire. Io non posso fare altro che ripeterti cose che potrebbero sembrare banali, ma che mi hanno aiutato.

  5. 115
    Anna -

    Ciao Leonardo,
    effettivamente la laurea non serve poi molto (io sono laureata e attualmente disoccupata). Il mio ragazzo finite le superiori è andato subito a lavorare e ora si può permettere cose che io mi sogno, ma del resto se non avessi fatto l’università avrei avuto il rimpianto per tutta la vita. Vabbeh…
    L’idea di Nobody’s di NON PENSARE è ottima: se cominci ad agitarti non ne vieni fuori. Smetti di pensare e agitarti e inizia ad ascoltare, anzi ad ascoltarti. Perchè sono sicura che c’è qualcosa che ti piacerebbe fare, solo che pensi che sia una scemata, o che sia impossibile, o che non sia la cosa giusta da fare. Quando capisci quello che ti piacerebbe fare allora puoi stabilire come arrivarci e inizierai a sentirti un po’ meno frustrato. Tu infatti ti lamenti di non saper fare un mestiere, ma un mestiere non è un lavoro: fare il falegname non è fare l’impiegato in un ufficio inserimento dati, ti pare?
    Comunque è incredibile: moltissimi di noi che abbiamo commentato questo post ormai storico vorrebbero fare dei MESTIERI e questo mi convince di una cosa che ho sempre pensato: i nostri problemi nascono non dal fatto che non sappiamo chi siamo e cosa vogliamo, ma dal fatto che il mondo che ci circonda sembra basarsi su valori che noi non condividiamo e su modelli che per noi non funzionano. E’ interessante!

  6. 116
    Amelie -

    Ciao a tutti..leggo dopo quasi un anno tutti questi commenti ed è incredibile che mi sento così inutile anch’io.e non perchè non ho un lavoro,ma perchè ho un lavoro che non mi piace e ciò che penso di me e che purtoppo non ho la possibilità e credo,neanche il fegato di riuscire a trovare altro.avrei voluto studiare dopo il diploma,ma non avendo la possibilità economica ho dovuto trovare un lavoro e mi sono detta che una volta trovato avrei potuto,ma non è facile come a dirlo,lavorando 40 ore a settimana la mia testa ha deciso che non c’è la facevo senza neanche provare,mi sono abbattuta prima di iniziare.faccio lo stesso lavoro da 6 anni,e da 3 ho un capo che è una merda umana,non è solo stronzo,ma anche sadico e non c’è la faccio più!mi piacerebbe fare un sacco di cose ora come ora,ma la mia situazione economica non è di certo migliorata,sono da sola,e non vedo una via di uscita,ciò che penso ogni giorno,e che sto sprecando la mia vita,che sono inutile,ma che non voglio di certo morire,tutto il contrario invece,vorrei vivere a pieno la mia vita,ma la mia mente non sa come superare gli ostacoli,non avere un soldo,essere da sola,pensare di non sapere fare niente.sono bloccata in questo limbo maledetto e non so dove appigliarmi per uscirne..sono stufa stufa stufa…

  7. 117
    Franci -

    Ciao a tutti, dopo almeno un decennio nel sentirmi inutile per chiunque e per fare qualunque cosa, provo finalmente a cercare su internet qualcuno che si senta come me! Ma anche in questo caso mi sento il peggiore di tutti in quanto leggo di ragazzi laureati o diplomati mentre io oltre ad essere lento di comprensione in qualunque cosa voglia fare sono sempre stato anche abbastanza stupido a scuola nelle materie, specialmente se parliamo di matematica, geometria, lingue eccetera!
    Ho quasi 27 anni, ho imparato per metà un mestiere dopo anni che lavoro nell’edilizia, guidare piccole ruspe ma non sono mai stato al quanto bravo, ho una figlia avuta con una ragazza che mi rispetta poco e niente, conviviamo in una casa acquistata tempo fa dai suoi perché io sono troppo inutile per avere uno stipendio dignitoso. Dopo sei mesi di disoccupazione sono riuscito ad entrare in una cooperativa di facchinaggio per supermercati ma dopo 5 giorni di prova mi sento ancora più stupido di prima, credevo fosse un gioco da ragazzi ed in effetti lo é, ma non fino in fondo per uno come me.
    Ho fin troppa paura anche di farla finita, seppure sia un essere vivente in grado solamente di respirare (ironicamente mi verrebbe da dire che sbaglio pure in questo perché a volte mi strozzo con la saliva stessa…immaginate quindi a che punto sia arrivato), non so neanche ballare, scrivere bene, leggere libri, essere affascinante o sapermi relazionare, bravo a disegnare, essere simpatico e avere fiducia in me.
    Sono un minimo carino esteticamemte ma non riesco nemmeno a togliere quei pochi chili in più, nessuno mi rispetta, mi sento idiota e forse il mio essere si adatta a qualche pianeta nascosto nell’universo…ecco l’unica consolazione che ormai mi sono creato!
    Voi che siete intelligenti dovreste sentirvi già più pronti ad imparare cose nuove ma io non servo proprio a nessuno, sono una delusione sotto ogni aspetto!

  8. 118
    leon -

    Caro franci ho inserito un post tale e quale al tuo molto tempo fa, purtroppo ormai sono arrivato a pensare che quelli come noi siano inferiori, la gente spesso nei post ci risponde che dobbiamo impegnarci di piu e che possiamo farcela,questo probabilmente perche benche le lamentele generali… il mondo di oggi e anche molto civile e chi riesce piu di noi cerca cmq di incoraggiarci e non farci buttare giu e dobbiamo ringraziarli, io pero alla fine penso che esista veramente gente vincente e gente perdente… Perche li vedi che i vincenti fanno quello che vogliono anche cavolate magari se ne fregano pure di tante cose hanno anche comportamenti controproducenti pero alla fine vincono sempre… perche non so per quale arcana legge, ma io, non dico questo per chissa quale “credo” ma semplicemente per una constatazione di fatto , esiste gente che nasce vincente fin dall embrione proprio. gia da bimbi sono superiori a te riescono meglio di te, e se vogliamo mettercela proprio tutta hanno piu successo di te con le altre ragazzine anche,(uno dira che e una stupidaggine a quell eta, ma quando perdi sempre non lo è) e c’e’ gente che nasce perdente, bhe caro mio,… noi siamo i perdenti, e sinceramente arrivato a 30 anni non so se esiste una soluzione, non so se veramente apparte la famosa “botta di fortuna” possiamo fare altro, tanto qualsiasi cosa facciamo o falliamo o va male.

  9. 119
    Franci -

    Ciao Leon, hai proprio ragione adesso andrò a cercare per curiosità il tuo post perché anche da ciò che scrivi sulle piccole conquiste adolescenziali mi riconosco in pieno.
    Già da li cresci consapevole che non hai mai ricevuto fin da bambino una di quelle lettere d’amore tra compagni di scuola, potrebbe sembrare qualcosa di stupido a prima vista ma non è altro che l’inizio di una vita come la nostra!
    Tra poche ore dovrò recarmi al nuovo lavoro, mi viene da piangere vorrei mollare ma non saprei dove andare, almeno aspetto che mi caccino loro! Devo dire non sono mai riuscito bene in nulla, qualsiasi cosa faccia commetto minimo sempre un errore.

  10. 120
    aldo -

    dopo un anno esatto torno a scrivere qui…e’ cambiato poco dall’ultima volta ma sto un po’ meglio ho accettato questa situazione…ormai il mio cuore vive senza sussulti su una linea piatta e non provo piu’ emozioni di nessun genere.ho capito che probabilmente non lavorero’ mai e che sn destinato a stare a casa dei miei finche’ nn campano e accetto la cosa con cristiana rassegnazione….ho imparato a non avere piu’ speranze nel futuro che le cose possano cambiare perche’ poi ci rimani solo male…..come dice una canzone di max gazzè ho maturato la mia realta’

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