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Non so fare niente, sono solo uno che non serve alla società

di Battipanni
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 1 Febbraio 2007. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 211 commenti

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  1. 101
    risma -

    l’avete fondata questa comunita? è una bella idea! capito per caso su questa pagina perche mi sento anche io cosi, come nella lettera..

  2. 102
    aldo -

    non abbiamo fatto un bel niente…..daltronde forse non abbiamo manco voglia di migliorare

  3. 103
    nobody's hero -

    Ciao, no purtroppo non abbiamo fatto niente, è stata in parte colpa mia che ho voluto aspettare che ci fossero un pò più di persone.
    Ora per fortuna sto meglio ma mi rendo conto che molti con cui ho condiviso la mia sofferenza stanno esattamente come prima. Vi mando un abbraccio. Nel caso voleste organizzare un gruppo di discussione, mi iscrivo volentieri anche io per condividere i miei pensieri sull’argomento.

  4. 104
    Anna -

    Ciao,
    alla fine il progetto non ha trovato realizzazione ma a dirla tutta nessuno ci corre dietro e le idee non hanno una data di scadenza, quindi più che un progetto abbandonato lo definirei un progetto accantonato: forse ora come ora stiamo tutti bene, altrimenti ci saremmo già dati da fare :D!
    In realtà però una comunità esiste già, ed è proprio questa pagina: chi si sente male ha solo voglia di sfogarsi e farsi consolare/consigliare un po’ e a quanto pare questa pagina riesce a far sentire le persone un po’ meno…sole? Poi come vedi ci sono persone come me e Aldo che continuano a rispondere nonostante siano passati mesi dal nostro primo post hehe!

  5. 105
    aldo -

    gia’ scrivo da forse un anno o piu’….cmq io sono ancora depresso…putroppo mi servirebbe un lavoro per uscire dalla mia situazione…vivo con i miei genitori e la cosa mi pesa…anche perche’i miei sono un po’ pesanti e autoritari e non mi concedono gran che…ho 28 anni e non ho una macchina,sto cercando di prenderne una usata con un mio amico che e’ nella mia stessa situazione, non vado in vacanza, ecc…anche con le donne giustamente non puo’ che andare male, e lo capisco… in effetti mi ritengo un ragazzo carino, solo che le ragazze cercano altro in un uomo,sicurezza in loro stessi, oltre che anche nella situazione economica…e quindi non e’ che posso corteggiare una ragazza nelle mie condizioni…non potrei offrirle nulla e oggi almeno la macchina e i viaggi fuori contano parecchio …. in realta’ la cosa piu’ brutta e’ che una ragazza ce l’ho pure solo che e’ colpa mia se non la amo…ora sto cercando di non vederla piu’…lo so sono un mostro ho sbagliato, mi sentivo solo e ho commesso l’errore di andare con una che non mi interessava…spero che non mi giudichiate male per questo solo che uno preso dalla solitudine e dal senso di inferiorita’ fa cose sbagliate

  6. 106
    Sfigatta -

    Mi chiedo sempre se anche io riuscirò a concludere qualcosa nella vita. Sono stanca di svegliarmi ogni mattina e sapere che il nuovo giorno in realtà non ha nulla di nuovo ed è tutto come sempre. Sono insicura e incapace.. insomma, cosa ci può essere di peggio? Vorrei svoltare! Ma non ce la faccio. Mi basterebbe una spintarella. Mi basterebbe lavare i piatti in un ristorante. Mi basterebbe sentirmi utile. Sto per esplodere.

  7. 107
    aldo -

    e allora scusa manda i cv…. io purtroppo sono vittima dei miei genitori che vorrebbero vedermi con un posto fisso….ma oggi e’ impossibile loro nn si rendono conto…dicono fai i concorsi…ma sinceramente nn mi sembra fattibile vicerne uno

  8. 108
    nobody's hero -

    @sfigatta: anche io qualche mese fa mi sentivo inutile e non trovavo alcun senso nella vita. Nei momenti peggiori volevo morire. Nei momenti in cui stavo meglio ero comunque focalizzato sul e fare qualcosa di “utile”, tipo entrare in un corpo di polizia o lavorare nel volontariato. Insomma qualsiasi cosa che mi facesse sentire più vicino alla gente. Ovviamente tutto ciò presupponeva mollare tutto il resto, cioè nel mio caso l’università (ma anche modo di vivere, in fondo). Poi ho chiesto aiuto a uno specialista, oltre che ai miei familiari, e lentamente mi sono allontanato dal baratro di disperazione… sì ogni tanto torna lo sconforto, ma non ho più avuto voglia di morire. E non ho dimenticato tutto il dolore. L’idea di voler aiutare gli altri è ancora presente in me. Solo che mollare non è mai la soluzione. Bisogna cercare di andare avanti, con qualsiasi mezzo lecito. Non mi stancherò mai di dire che BISOGNA chiedere aiuto, questa è la malattia del nostra società e moltissime persone stanno come noi o peggio. Io sinceramente mi sono aperto, prima con le persone più intime, ma ogni tanto anche con altri. Insomma, non mi vergogno di dire che ho avuto problemi di questo tipo.
    Ora sto per laurearmi, e ho deciso di imparare una nuova lingua. Inoltre, in futuro non escludo di poter cercare un lavoro completamente estraneo al settore per il quale studio, ma che mi dia soddisfazioni immediate e mi permetta di esprimere la mia creatività. Perché anche io mi sento incapace, ma sto cercando di rimediare. Vorrei apprendere uno o più mestieri “di una volta”, ad esempio mi piacerebbe lavorare il legno e fare il fornaio. O magari saper aggiustare il motore di una macchina. Insomma, sono tante le cose che puoi imparare. Solo dopo essermi aperto a tutte queste meraviglie del mondo potrò effettivamente pensare di aiutare gli altri.
    Ma, prima di tutto, devi uscire dalla gabbia che la mente ti ha costruito intorno. E farlo da soli è molto difficile. Serve che ti dica altro? Sì, hai detto di sentirti inutile, incapace e insicura. Delle prime due sensazioni te ne ho parlato, della terza no. Anche io sono insicuro, e non riguardo alle mie capacità intellettive. Sono insicuro con le persone che non conosco. Al limite della patologia. Ma non voglio entrare nei dettagli su questo aspetto. Te lo dico solo per farti capire che ce la puoi fare. Per farcela:
    1)Poniti ogni giorno un mini-obbiettivo da raggiungere.
    2)Poniti un obbiettivo a medio termine (medio tendente al breve), ma
    3)NON PENSARE a lungo termine, è deleterio, fidati. Nessuno può controllare il futuro, neanche la persona più ricca del mondo o quella più intelligente.
    Gli obbiettivi aiutano a sentirti vivo. Possono essere anche molto semplici, specialmente quelli giornalieri (per me era studiare, ma anche andare a correre, iniziare a leggere un libro…). Certo, sono solo un primo passo, ma da qualche parte tocca cominciare.

    A breve pubblicherò un commento rivolto ad aldo e un pensiero più generale sul tutto.

  9. 109
    anna -

    ciao mi chiamo anna ho 38 anni e sono separata da quattro,ho due figli di 13 e 9 anni,da quando mio marito è andato via ogni giorno affronto seri problemi,avvolte la mattina non ho voglia nemmeno da alzarmi dal letto… ma non voglio far finire la mia vita quindi affronto tutto cio che mi accade con forza e voglia di vivere,lo faccio x i miei bamb e sopratutto per me stessa. questo nuovo anno mi ha portato problemi ancora più grandi,mia madre in ospedale quasi in fin di vita per un edema polmonare,dopo qualche settimna perdo il lavoro per mancate vendite,e per finire qualche giorno fà mio marito mi chiede il divorzio…io chiedo al Signore di darmi la forza di affrontare tutto questo nella speranza di rifarmi una vita più serena,perche avvolte non vi nascondo che faccio un terribile pensiero…Ciao tutti e che Dio ci indichi sempre la strada giusta

  10. 110
    aldo -

    ciao anna mi dispiace per la tua situazione, cmq che tua madre stia male e’ normale che tu ci stia male ma e’ nell’ordine delle cose tutti prima o poi dobbiamo passarci e devi accettare la cosa in maniera serena perche’ e’ la natura…. il fatto che ti ha lasciato tuo marito, beh oggi succede sempre piu’ spesso, anche per questo non intendo sposarmi sono solo problemi….i figli penso debba invece considerarli come una cosa bella, e non come un problema….il tuo unico reale e concreto problema e’ il lavoro, perche’ senza lavoro non si tira avanti….tenta un call center ti danno poco ma prendono tutti anche se i licenziamenti sono elevati, ma almeno tiro avanti

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