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Lettera pubblicata il 27 Maggio 2016. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore NEMOPROFES.
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Correggerei la frase “Amo sia lui che la mia famiglia” in, “Ho bisogno sia di lui che della mia famiglia”.
Sono due cose MOLTO diverse.
Comunque che abbia scelto o meno la sua famiglia non è per me motivo di biasimo .
Ciò ch io vorrei sapesse è che non sono stato io ad informare il marito e tra le persone con cui si rapporta (avendo messo me fuori dalla sua vita) c’è chi la ha tradita ed è ancora in pericolo .. Non so come farle arrivare il messaggio.
Nemoprofes quanto ti capisco. .. Anche io lo amo da morire e avrei continuato in eterno la nostra magnifica storia. … ma lui mi ha mollato perché voleva tutto e io non me la sento di lasciarmi. ..Anche tu avresti continuato così in eterno vero?
Troppi ricordi affollano la mente… Ed in certi momenti Sto proprio male male. …mi manca troppo. …Sono passati mesi ma non passa mai quel senso di vuoto e di sofferenza … Quanto lo vorrei qui con me…
Francesca ti capisco perfettamente e sapere che chi le ha fatto del male le sta accanto magari a lavoro e nella vita e io non sono li a poterla difendere, mi fa stare peggio…E lei neppure vuole sentirmi e vedermi…addirittura minaccia di denunciarmi se la avvicino e io me ne guardo bene.
Ma mi manca un casino
Francesca, se vuoi capire meglio quello che ti succede, compra se puoi l’Internazionale della scorsa settimana (ormai). C’è un lungo articolo di una ricercatrice americana sugli effetti “droga” dell’amore. Di un certo “ammore”.
Ciao “disperata”.
Golem dimmi tu la cura per guarire. …Perché non riesco a non pensarlo? Io vorrei non pensarci, cerco di concentrarmi su altro ma inevitabilmente lo penso. …Anche se non vivo male e non sto male mi manca e lo vorrei con me, vorrei rivivere quei bei momenti con lui. .. mi manca tanto. ..È già passato un anno da quei magnifici momenti. ..
Cavolo un anno?
Per me solo due mesi…ma se dura tanto è un casino…
Devo scordarla….Ma secondo voi lei pensa le stesse cose che penso io?
Francesca, se vuoi guarire devi lasciarti tutto alla spalle e accettare che lui non ti vuole condividere (giustamente) con nessuno e quindi decidere, chi effettivamente vuoi nella tua vita.
Se non non ci riesci, significa che pensi solo a te e alle tue necessità e non t’importa un caxxo di nessuno.
Saluti
Ce n’è una sola Francy, mollare tutto e raggiungerlo e vedere come va. A me spiace davvero sentirti in quello stato, anche perché lo “cononosco” indirettamente per l’ormai nota vicenda di mia moglie, che si “allevava” nel ricordo un amorazzo giovanile da una ventina d’anni, ma nella realtà inesistente nel suo caso, perché non era neppure ricambiato, seppure non in maniera conclamata. Una di quelle cose che ci sono e non ci sono, alimentate dalla fantasia che lavorara sui pochi incontri avuti e sulle emozioni che producevano, quando il “bisogno” e non l’amore è guidato dagli istinti della giovinezza.
È una specie di rifugio ideale che serve a compensare la “banalità” della vita in chi ha un temperamento romantico. In realtà questi amori sono come le bolle di sapone che fanno i bambini, che regalano momenti di meraviglia ma che al primo soffio di vento scoppiano in mille goccioline inconsistenti.
Come nel tuo caso si vedevano raramente e riprendevano suppergiù da dove avevano lasciato, ma era un momento ludico, fatto più di immaginazione che di concretezza e non un amore che viveva di quotidianitá. È chiaro che quando questi “ammori” non si sono “compiuti” e messi alla prova della realtà, restano come cristallizzati in un’idealizzazione che non ha contatti con il “vero”, cosa che invece nelle coppie reali non può accadere, con tutta la “banalizzazione” dovuta alla normalità che inevitabilmente ne consegue, ma che tuttavia è l’unico parametro affidabile che dà il vero valore del rapporto.
Come ho detto mille volte, quella “fuga” immaginaria di molte donne, tra cui la mia, diventava il “ciucciotto” mai abbandonato che serviva a “non far passare” il tempo che porta problemi, pensieri, difficoltà, perdita della spensierata giovinezza, ma con l’amore come costruzione non ha niente a che fare, è solo desiderio. Inoltre ha capito che il soggetto “sognato” nella vita era un puro co......, scoperta che ha fatto quando lo ha potuto “vedere” senza l’aureola che gli aveva messo in testa.
Comunque se vuoi, quell’articolo lo trovi sul numero 1156 di questa settimana di “Internazionale”, che costa solo 3 euro. Sulla copertina vedrai il ritratto di quel pirla di Trump, mentre l’articolo della neuroscienziata Helen Fisher si intitola “Drogati d’Amore”, e vedrai che ti ritroverai molto in quelle descrizioni che assomigliano alle crisi di astinenza dei drogati di eroina. È molto interessante, non scherzo.
Bye