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Non so come uscirne

di Slayer

Quando ero piccolo, mio padre tornava casa e ci prendeva a botte in preda ai fumi dell’alcool, io e lui non ci siamo mai parlati, anzi si solo una volta, quando era sul letto di morte, avevo 17 anni, ma non mi fece nessun dispiacere né versai mai una lacrima, anche perché fece in modo che non mi spettasse niente dopo la morte.
Tornando indietro,  in seguito alle botte i miei genitori si separarono e rimanemmo con mia madre, ma lui non si prese mai cura di me e mio fratello, mai alimenti o contributi economici, la mancanza della stabilità economica causata da lui ha distrutto il mio passato, il mio attuale presente e probabilmente il mio futuro.
Mia madre pace all’anima sua, ha sempre lavorato in nero, sufficientemente da potermi dare da mangiare e pagare qualche bolletta, ma oltre non può poverina, non le posso chiedere di più.

Ora mi trovo a 25 anni, e grazie alla situazione precaria lasciatami in eredità da mio padre sono sull’orlo del precipizio, viviamo purtroppo in un mondo che gira grazie ai soldi, poiché ti permettono di avere un accesso alle risorse che ti consente di andare oltre la semplice e pura sopravvivenza.
Cosi senza soldi, mi ritrovo a vivere costantemente preoccupato, anche per andare a comprare un paio di scarpe, non so mai come fare, non ho nemmeno i soldi per curarmi dato che avrei bisogno di un dentista.
Non ho una macchina (e infatti ho perso un occasione lavorativa d’oro), e questo è un bel problema; una macchina è come una vera e propria macchina del tempo, dilata lo spazio e quindi il tempo, ti consente di raggiungere posti più lontani e quindi accedere a delle possibilità più ampie, in ogni sfera della vita, che sia sociale, ma anche lavorativa.

Per quanto concerne la vita sociale è un dramma continuo; le poche persone che conosco, non capiscono neanche lontanamente cosa significa condurre una vita come la mia. A causa del fatto che sono dovuto crescere in fretta, ho sviluppato una buona intelligenza che ho sempre coltivato leggendo molti libri su qualsiasi cosa.
Le persone mi chiamano, ma quando hanno bisogno di un ascoltatore come me, o di un buon consiglio, per il resto quando si tratta di divertirsi di chiamate non ne ricevo, classico opportunismo contemporaneo.
L’essere umano parla sempre di ideali e valori, l’importante che riguardino gli altri, poi ognuno per sé sceglie IL MEGLIO e del prossimo chi se ne frega.

Tornando ai miei coetanei li vedo belli che tranquilli, noncuranti della fortuna in cui vivono, sempre con i soldi sottomano, con la macchina di papi, coperti dalla famiglia, che l’unica loro preoccupazione è potersi comprare un paio di scarpe da 200€ o trovare i soldi per farsi le canne.
Vivo in un piccolo borgo nel sud Italia, uno di quei classici borghi da 1000 persone isolati, difficilmente raggiungibili con i mezzi pubblici, e per avere una vita sociale minima è necessario uscire da questo piccolo borgo (con la macchina) per recarsi nella provincia vicina, ma questo è un costo che non posso permettermi.
A peggiorare la mia situazione, ci sono forse il fatto che sono bruttino, quindi di ragazze manco l’ombra, anche perché senza soldi cosa speri di ottenere?
Non riesco nemmeno a trovare i soldi per partire definitamente all’estero, perché quei pochi soldi che ho, li devo costantemente spendere in beni primari, nessun hobby, nessun svago per il sottoscritto.
Sono praticamente solo. 
Ho un fratello, che a differenza mia ha avuto tutte le opportunità del mondo in ambito lavorativo, ma si è autodistrutto, lavora ma spende tutto in cocaina, questo mi fa incazzare non poco.

Quando avevo 8 anni, sono stato vittima di violenza sessuale, dai 10 fino ai 16 sono stato vittima di bullismo, sono sempre stato un combattente fin dalla nascita, non mi piace molto vittimizzarmi e mi sono servito della conoscenza in generale (grazie alla pila di libri letti) per trovare una soluzione ai miei problemi, anzi se penso a cosa ho sopportato e ho superato DA SOLO e cosa mi tocca vivere oggi, mi sento decisamente un leone.
Cose che voi avete date per scontato, per me sono semplicemente impossibili. 
Ad esempio, mai un natale, un capodanno, una pasqua, o un compleanno festeggiati.

Però poi penso anche che, un uomo vive in media 75 anni, io ne ho 25, e sono quei 25 più importanti dove si lastrica la strada per il futuro, si coltivano le amicizie più importanti, dove si fa il grosso insomma.
Io invece capisco che non ho praticamente niente in mano, essere un leone non mi è poi servito cosi a tanto, anzi direi che sono praticamente spacciato.
Non so come uscirne, l’ottimismo non funziona più, è solo un palliativo, la vita pratica è un’altra cosa.
Facendo una previsione, se entro 5 anni non ci sarà un grosso margine di miglioramento, credo che debba prendere in considerazione il fatto, che sono limitato, capire pacatamente e in maniera lucida e fredda che forse è il caso di appendere una corda al soffitto. 
E’ solo questione di tempo: se avrò le palle per resistere dovrò comunque arrendermi quando mia madre morirà (ha una certa età), allora li non avrò proprio più niente, nemmeno da mangiare e se nel frattempo non sarò riuscito a sistemarmi, credo che l’unica soluzione sarà appendermi al soffitto, altrimenti mi aspetterà una vita da barbone.

A tu che stai leggendo, se hai avuto una vita normale, goditela, guarda cosa ha causato a me la mancanza di un padre e di una stabilità economica.

Lettera pubblicata il 20 Maggio 2016. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 9 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Io penso che i genitori siano dei modelli in un mondo di modelli che non sono unici. Ne trovi tanti… non esiste un solo attore… dal tuo punto quell’attore sarà un vero attore, un grande artista. Ma il tuo punto di vista, grazie al cielo, non è legge. Per altri l’attore che non rispecchia il tuo modello sarà l’attore dell’anno. La vita è così. L’amore prescinde dalle possibilità economiche, culturali, ecc. Per tutti arriva il momento di prendere su si sé la responsabilità della propria vita e di diventare consapevoli della propria indipendenza. Quando viene meno questa consapevolezza si rischia di abituarsi a stare nelle retrovie e di abdicare alle decisioni degli altri. Ti consiglio di stare su di morale e di avere fiducia nel disegno buono che è scritto su ciascuno di noi… per quanto mi riguarda mi è difficile entrare nella logica che per vivere bene devi accettare di stare compresso tra due libertà. A ciascuno la sua… il mio motto è “vivere alla giornata nel rispetto di tutti”. Un grande abbraccio!

  2. 2
    Golem -

    Io mi imbarcherei. Navi da crociera, cargo, petroliere e quant’altro, hanno sempre bisogno di personale. Tenta, è un lavoro di merda ma è un lavoro. Se sei dalle parti di Napoli è più facile. Cerca su internet.
    Sempre meglio che leggere i consigli di Rossella.
    (Strano, ha dimenticato di chiudere con “che dire” e “non ti scoraggiare”.Molto strano).

  3. 3
    bateman -

    Che dire…mi dispiace molto per quello che stai passando e per quello che hai passato.Ai tempi nostri è molto difficile uscire da una situazione del genere dato che l’italia è un paese che non offre proprio nulla, sopratutto il sud italia.Potresti provare a mandare dei curriculum in tutta Italia(qualcosa troverai),trasferirti nella cittá in cui ti chiamano per lavorare,(prima dovresti raccogliere un po’di denaro,per poterti mantenere il primo mese,pagare l’affitto ecc)e le cose prenderanno il via(facile a parole, lo so,ma puó essere un tentativo).Altrimenti rivolgiti al comune del tuo paese, qui da me fanno lavorare un ragazzo come netturbino,o puoi lavorare in nero come muratore ecc(qui da me lo fanno, e anche io vivo in un paesino)è pur sempre un inizio per raccimolare qualche soldo.In bocca al lupo.

  4. 4
    Diego -

    1
    Rossella – 20 maggio 2016 12:26

    A volte buttarsi a capofitto per raggiungere l’indipendenza a tutti i costi porta su strade senza uscita, ciò in un mondo pieno di trappole, e sono tante le ragazze che ci cascano, poi verso l’età della menopausa vanno definitavamente in crisi esistenziale perniciosa, non avendo rraggiunto l’ambita meta del successo e nemmeno della famiglia, ormai denudate completamente dei loro svenduti valori interiori .

  5. 5
    marinella -

    Ti posso capire, mio padre non ci picchiava ma si è sputtanato tutto e ha fatto debiti per i prossimi 100 anni lasciandoci in un continuo stato di bisogno economico. Mia madre fa lavori precari ma è sempre depressa e da un po trova poco anche quelli. Hai ragione che nessun’altro ti può capire, ma sei di sicuro più forte della media, anche se tante volte essere forti stanca. Anche io ti consiglio navi da crociera o lavori simili dove ti danno vitto e alloggio (tipo stagionali). Ti auguro la forza di vedere alternative sempre. Piuttosto che suicidarti fa i l’autostop e girati il mondo. Comunque con questa storia dei 25 anni che getti le basi per tutto sono solo parzialmente d’accordo… io ne ho 30 e ho capito che possiamo contare solo su di noi, gli amici anche cambiano, e spesso non è tutto oro quel che luccica. Le cose possono cambaire molto velocemente, di stabile non c’è praticamente nulla, la vita è un continuo cambiamento. Puoi fare davvero quello che vuoi con la tua vita. Cosa ti piacerebbe? Hai delle passioni?

  6. 6
    marinella -

    Ciao, spero che risponderai presto perchè ci sono tante cose che puoi fare e nel mio piccolo mi farebbe piacere provare a darti una mano, ciao ciao

  7. 7
    Diego -

    Slayer, il mondo va verso questa nuova frontiera e i giovani se la vedranno molto amara, a prescindere dai debiti o dalle eredità acquisiti, comunque l’unica medicina per tutti i violenti e i dementi gratuiti sono il calci nel retro, appena possibili, perchè i vermi vanno sempre trattati da tali, e senza immunità parentali, solo allora strisciano come dovrebbero.

  8. 8
    Sofia -

    Con Ross..uno può anche essere mezzo nella bara…che sta per morire..ma lei con tutte ste cose assurde che dice riuscirebbe ancora a farti ridere!!!

  9. 9
    Sofia -

    Caro slayer….io non ho avuto un padre di merda come il tuo..anche se nella mia famiglia ci sono una valanga di problemi ed è tutta divisa…e io ovviamente non vado d’accordo con lui…
    Sull’aspetto economico..sulla sensazione costante di soffocamento e acqua alla gola…per la mancanza di sto soldi bastardi..ti posso capire perfettamente!
    Anche noi non abbiamo soldi per le medicine.. E quando le compriamo per emergenza dopo quasi una settimana a mangiare patate!

    I soldi sono la felicità e la risoluzione a tutti i problemi di una persona… Risolvo tutto e danno tutto…tranne l’immortalità!

    Io sono anni che non festeggiò il natale..primo perché con la famiglia divisa nessuno si riunisce…secondo quasi mai abbiamo avuto soldi per cene o pranzi! Si mangiava quello che c’era e basta!
    La vita dei poveri è persa in partenza sotto ogni aspetto e punto di vista…immaginabile possibile…!
    Mi spiace pure che hai un fratello così…. Io gli sputerei in faccia! E a calci in culo gli farei uscire tutta la droga che ha in corpo!
    Perché hai perso un occasione lavorativa d’oro?

    Non aspettarti che gli altri ti capiscano…non immaginerebbero..solo quelli come noi ti possono capire…
    Ragazzo sei stato forte fin ora! Un vero duro e combattente! Non ti dico le balle e minchiate sulle solite frasi fatte ” andrà tutto bene tranquillo”…_io ti dirò che dovrai ancora lottare tanto..ma dovrai farlo per tua madre ma soprattutto per te stesso…e per la tua salvezza dell’_anima…cosa che perderai togliendosi la vita!
    Devi trovare anche lavoretti per mettere soldi da parte ..

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