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Lettera pubblicata il 10 Gennaio 2020. L'autore ha condiviso 13 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore salvo ruotolo.
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Ruotolo: “In pochi – credo – hanno avuto la buona sorte di non vivere un sentimento non corrisposto”.
Sono uno dei pochi. Ma solo perchè non mi sono mai preso una cotta se questa non era reciproca. Perdere la testa per “l’immagine” che si ha di una persona che “non si conosce” non è diversa dall’innamorarsi di un cantante o un attrice. E’ puerile.
L’amore non corrisposto è il trionfo dell’illusione, non dell’amore ma dell’ammore, quello con due emme. Il più conosciuto.
@maria grazia
È vero quello che dici: un Amore non corrisposto può essere frustrante anche per chi, questo Amore, non lo corrisponde.
Deve trattarsi – io credo – di una persona estremamente sensibile ed empatica, però. 🙂
@Golem
Ti invidio, e non immagini quanto! 🙂
Innamorarsi solo se c’è anche il coinvolgimento sentimental-emotivo dell’altra persona … 🙂
“Infatti, credo che si fantastichi molto, negli anni, sul «come sarebbe stato quel mancato Amore».”
Ti assicuro che si fantastica molto anche su come sarebbe stato se non si fosse lasciata una persona che amava onestamente ed alla quale si diceva ti amo anche io.
È sempre sull’allungo che si vede chi la sfanga e chi patisce..
@Bohemien82
Non v’è dubbio si fantastichi anche su «come sarebbe stato se non si fosse lasciata una persona che amava onestamente (…)». 🙁
Talvolta, credo si fantastichino anche rapporti finiti per decisione nostra, perché lo scorrere del tempo ci fa vedere, retrospettivamente, quel rapporto finito, in maniera – anche assai – diversa.
Io, invece, darei una connotazione anche positiva alle parole di lei.
Una donna che dice così esprime due cose: una esplicita e una implicita.
La cosa esplicita è la delusione. E’ delusa e ferita dal comportamento di lui. Ci capita di fare scelte – anche legittime – che aprono squarci nella vita degli altri e li lasciano soli, smarriti e feriti, con tante domande non risposte che fanno perdere equilibrio e fiducia nell’altro. Da qui, l’esplosione della delusione, magari scomposta e inappropriata, che ferisce a sua volta.
La seconda, però, è una fortissima attribuzione di valore. Una donna che dice “non sei l’uomo che sognavo!” ha pensato che quell’uomo fosse eccezionale e non si capacita che lui faccia o abbia fatto certe scelte. Gli sta dicendo “come è possibile che tu, per come ti ho conosciuto, ora mi faccia questo?”
Ci sono due fragilità in gioco: quella di lei, che vede sbriciolarsi i suoi sogni, e quella di lui, che non ce l’ha fatta ad essere partecipe della loro…
“Una donna che dice non sei l’uomo che sognavo!…” è una donna che non troverà mai un uomo. Se non nei sogni, appunto.
Elizabeth,
nella tua ottima capacità d’analisi trovo equilibrio e buon senso.
ovvio e scontato che in OGNI tipo di desiderio si sia indotti a ipotizzare in grande, sogno che poi la realtà non può che ridimensionare.
molto triste quando l’immaginazione si è tanto allontanata dall’esistente da concludersi in un pressoché totale errore di valutazione. capita spesso, soprattutto in amore, che spesso è il desiderio dei desideri, quello che maggiormente coinvolge ogni aspetto del presente e del futuro…
Se non corrisponde ai requisiti, sfanculalo senza perdere tempo a calcolare l’errore di percorso.
@Golem:«”Una donna che dice non sei l’uomo che sognavo!…” è una donna che non troverà mai un uomo (…)».
Se mi guardo attorno, non mi pare affatto sia così. La realtà mi sembra dica questo. E cioè, di donne unite a uomini che non rientravano esattamente nel loro Modello di uomo. E di uomini uniti a donne che non rientravano esattamente nel loro Modello di donna.
Poi, ci sono le unioni dove Lei è unita a Lui, quel Lui che ha sempre sognato. E altre unioni dove Lui è unito a Lei, una Lei che ha sempre sognato.
Infine, unioni dove, ciascuno rispetto all’altro, rappresenta il Sogno sempre avuto, e quindi finalmente realizzato.
Vabbè, Salvo.
Sogni o non sogni, o stai accoppiato o non lo stai.
C’è chi fa i botti nell’una e nell’altra situazione.
Chi non è accoppiato di solito passa le giornate a studiare Platone e indulge sul “mito della caverna”, vaniloquendo dottamente di sogni e donne o uomini ideali.
Gli altri, accoppiati anche in maniera imperfetta, spesso si gargarizzano una narda e si piazzano in sdraio a godersi il sole sentendo il rumore della risacca e assorbendo iodio.
La vita è così, non è necessariamente bella per tutti, come dice il Manzoni: “a chi la tocca, la tocca”.
E l’Alessandro non parlava di una tetta, ma di peste bubbonica, sappilo.