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Lettera pubblicata il 27 Marzo 2017. L'autore ha condiviso 30 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Itto Ogami.
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Pax,
la gelosia retroattiva maschile è IN GENERALE diversa dalla gelosia retroattiva femminile. Ho appurato questo parlando con diverse donne. Per le donne il problema è proprio nella insicurezza legata al fatto che il suo “lui” possa prediligere un’altra nel passato. Per l’uomo invece il problema è di tipo piu’ materiale, cioè sta nel fatto che un altro uomo VIVENTE conosce il corpo della propria signora (per non dire peggio).
Tutto ciò in generale. Poi nel caso particolare ci possono essere uomini gelosi retroattivi come le donne, e donne gelose retroattive come gli uomini, ma sono particolarità.
La gelosia retroattiva maschile (l’unica di cui posso parlare in modo estensivo perché mi appartiene) NON NASCE dalla logica. E’ istintiva e non cancellabile da BALORDE TERAPIE propugnate da sedicenti psicologi, in quanto appunto NON E’ UNA MALATIA, NON E’ UNA PATOLOGIA, ma una caratteristica di SCELTA SESSUALE propria dell’individuo, che determina REPULSIONE verso l’impudicizia femminile.
Riguardo agli orientamenti sessuali, mi sono “limitato” alle categorie principali. Se ci fosse una commissione di studio su tutte le categorie, sicuramente si potrebbero creare nuove definizioni, per ciascuna. Non vedo il problema in questo. Anche perché sembra incredibile che a questo punto sia indicato se una persona è maschio o femmina… Mai visto in dogana far tirare giu le mutande.
Inoltre sono d’accordo con Arcigay se ho inteso quanto hai scritto (ma preferisco approfondire direttamente con quanto scrivono loro, per essere certo).
* * *
Suzanne,
spero di averti chiarito che il messaggio che sto urlando col megafono non è quello che avevi interpretato tu in prima battuta.
Itto in Italia c’è il rispetto dei dati sensibili previsto per legge. Quindi se una persona rende noti i dati sensibili può farlo, gli altri o schedare quelli di altri no, se non in forma riservata e con accorgimenti previsti dalla legge.
Sono a livello di battuta, ma i bisessuali vanno al cesso in forma alternata o hanno diritto ad uno tutto loro?
Sugli orientamenti sessuali ne viene aggiunto uno ogni due tre anni, tantoché al penultimo congresso si è iniziato a trasformare l’Arcigay in federazione.
Oggi c’è una forte discussione sugli asessuati, c’è chi esclude che sia un orientamento od identità sessuale e chi organizza convegni ed incontri sul tema come dei miei amici. Ho la tessera Arcigay e nel passato ho frequentato il gruppo della mia e di altre città.
Sui GR, come in ogni categoria fatta di persone ognuno segue una propria strada personale a volte simile ad altri, ma mai a tutti.
Golem,
non sei molto costruttivo.
Come ho già detto alla tua amichetta IGNOrarroGante, e ripeto a te in modo gentile, non siete medici per poter esprimere pareri riguardo alla mia persona.
Vedendo i fiumi di parole su questo sito, a firma tua, potrei dire che ti ci vuole uno specialista serio, in grado di curare il mal di scrivere. Ma non sono qualificato per esprimere questo parere, per cui ti lascio stare nei tuoi vaneggiamenti. Non si capisce perché non ti limiti ad esprimere il tuo personale punto di vista, come fanno le persone normali, senza dover attaccare me.
Sei invidioso del mio successo ? )))
Rossana, la GR abituale non esiste nei termini e nei modi descritti da molti siti web farlocchi.
Se leggi wikipedia, l’unica che fornisce un certo punto di vista obiettivo, potrai ricavarne:
“La gelosia retroattiva è un tipo di gelosia che riguarda il passato amoroso e sessuale, del proprio partner. Esso E’ UN SENTIMENTO (non una malattia !!!!) capace di insidiarsi nella mente del soggetto, generando stati d’animo quali l’ansia, la rabbia, la depressione, ed un’ossessione per il tradimento.
Solitamente vengono indicate due cause che riguardano la gelosia retroattiva. La prima riguarda l’insicurezza, l’idea di non essere all’altezza delle vecchie storie del partner (ALCUNE PERSONE HANNO QUESTO, PREVALENTEMENTE DONNE); la seconda riguarda il possesso (ALCUNE PERSONE HANNO QUESTO, PREVALENTEMENTE UOMINI).
E poi recita: “Ma il problema è infinitamente più complesso e chiama in causa modelli culturali, storici e di percezione del mondo.”
INFATTI, proprio perché nessuno psicologo sa esattamente di che cosa si parla, farebbero meglio a studiarla meglio…!!
https://it.wikipedia.org/wiki/Gelosia_retroattiva
L’unica correzione (a mio avviso) da apportare alla wikipedia è appunto la massima del pederasta, il quale non capiva un c.... di gelosia retroattiva maschile.
Innanzitutto, la piaggeria del pederasta per la categoria DONNA non è accettabile quale trattazione medica obiettiva.
Peraltro ci sono UOMINI che non sono gelosi retroattivi e/o che NON VORREBBERO ESSERE IL PRIMO UOMO PER UNA DONNA. Quindi il pederasta ha detto una solenne cagata (errata per i non gelosi retroattivi ed errata per i gelosi retroattivi, ed errata anche per le donne, le quali hanno solo un istinto diverso dagli “uomini” ma non certo piu’ “sottile”, e comunque non c’entra nulla avere l’istinto piu’ sottile con il fatto di volere il partner vergine o meno”).
Ma Pax,
qui non si tratta di “schedare” la gente. E’ proprio per VINCERE contro questi pregiudizi che bisogna ANDARE fieri di quello che si è. Se io fossi gay, perché dovrei vergognarmene ?????
Io non credo che riportare sulla carta di identità la libera scelta di identità di ciascuno sia sbagliato. Se no perché chiamarla carta di IDENTITA’ !!! ???
Inoltre quando si va nel letto con qualcuno quello ha diritto di sapere se sei nato uomo e diventata donna ecc. Queste cose non possono essere taciute. Si viola la libertà dell’altro di poter scegliere.
Per cui secondo il mio parere è giusto scrivere come sei nato e che cosa hai scelto di essere. Io non sento alcun pregiudizio in questo. Se domani voglio farmi donna e andare con un uomo, quello ha diritto di sapere che ero un uomo prima… e se io taccio DEVE parlare la mia carta di identità (oppure bisogna fare una carta di identità elettronica, in cui certi dati possono essere visti non da tutti, ma per esempio solo da chi sta con te). Così’ quando vai ad aprire il conto in banca vedono alcune cose, e quando parli di sesso con il tuo partner quello può vedere chi sei realmente.
Diciamo… un documento di identità con vari livelli di rilascio delle informazioni, così si preserva la privacy dell’individuo ma al tempo stesso si salvaguarda la libertà degli altri.
Itto, essendo architetto sono molto “costruttivo” invece. E comunque, stai tranquillo che non ti distrugge Inoltre hai un’autorevole opinionista che “concorda” con le tue idee. Dovrebbe bastare per sentirti sicuro.
Ciao
Itto,
devi riscrivere completamente la legge sui dati personali. A me va bene così anche se preferirei meno obblighi formali.
Certe cose me le tengo per me, alcune per pochi altri e certe alre sono pubbliche. Io non sono GR ed i vissuti delle persone che ho intorno li lascio alla voglia di aprirsi o meno.
Itto, chiamasi carta d’identità, non di sessualità! Ci scrivi sopra se preferisci la pasta al pomodoro o al ragù? Non mi pare, e allora perché dovresti specificare le tue preferenze sessuali?
Sai che un’università americana ha condotto una ricerca su un campione di 200 uomini che utilizzano abitualmente i bagni pubblici e ha riscontrato un fenomeno definito “ritiro penico”. Hanno infatti osservato come il membro dei soggetti in esame sia timidamente rientrato nel suo “guscio”… Pare che la causa sia soffrire di “guardeira”, ossia sentirsi costantemente osservati nelle parti basse da uomini di dubbia natura. Gli scienziati consigliano come metodo preventivo di munirsi di tendina penica, affinché al pisellino sia riservata una certa privacy di fronte ad occhi indiscreti.
Pax,
infatti sarebbe opportuno conoscere i dettagli della vita delle persone STRETTAMENTE INERENTI rispetto a quello che devi fare con queste persone.
Quando vai a lavorare ti chiedono il casellario giudiziale. Non mi sembra che ti lamenti per la privacy.
Quando chiedi un prestito ti guardano sulle banche dati per vedere sei sei un cattivo pagatore.
Non capisco perché quando ti metti insieme a qualcuno, questa persona debba essere IGNARA di tutto quello che ti riguarda. E considera che rispetto al lavoro o al prestito, qui si parla di DANNI alla persona, morali e psicologici. Quindi dovrebbe esserci maggiore “cura” degli altri.
Se ad esempio una tizia ha avuto 1000 uomini, ritengo che sia opportuno che chi si mette con lei ne sia consapevole, onde evitare danni a quest’ultimo (o ai figli).
Sto compilando le “50 domande” da fare al partner, da sottoscrivere come atto di notorietà. In caso di frode, ci si può rivalere penalmente e civilmente su chi ti ha tratto in inganno.
Esempio di domande:
1) quanti uomini hai avuto ?
lei risponde: nessuno.
E firma sottoscrivendo come dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà art. 47 d.p.r. 28 dicembre 2000, n. 445.
Se si scopre che ne ha avuto qualcuno, è penalmente responsabile di quanto dichiarato, nonché civilmente.
Sono certo che le persone starebbero in campana e non andrebbero in giro a fare del male agli altri.
Rimane la libertà di NON firmare questo atto. E quindi l’altra persona sa già che c’è qualcosa di marcio (quindi si garantisce la privacy di chi non vuole parlare e anche si tutela chi voleva sapere !)
E dato che quest’atto è già in vigore secondo il nostro ordinamento, non serve creare una legge speciale per le coppie. Basta far firmare al partner le famose 50 domande !
Suzy, mi fai morire!!???Ahahahahahah!La tendina penica!!! Bravo Itto proponi un disegno di legge… tanto visto come siamo messi in Parlamento rischi che te le approvino sul serio le tue 50 domande del c…o e pure l’annessa responsabilità PENALE ( Ahahah…Scusate di solito non sono mai scurrile, ma mi è scappata ‘sta battutaccia…)