Tra le tante nefandezze per cui sarà ricordato, lo scrittore inglese Oscar Wilde ha espresso uno dei piu’ disturbati concetti che un individuo classificato geneticamente “uomo” potesse pronunciare: “Gli uomini vorrebbero essere sempre il primo amore di una donna. Questa è la loro sciocca vanità. Le donne hanno un istinto più sottile per le cose: a loro piace essere l’ultimo amore di un uomo”. Lasciando alla storia il giudizio morale su di lui, e per nulla criticandolo per le proprie tendenze sessuali (per le quali ognuno ha il diritto di “raccontarsi”), mi soffermo maggiormente sul concetto da lui espresso in merito agli uomini in generale (dei quali purtroppo egli NON faceva parte). E’ proprio qui che sta il problema delle sue parole, nel fatto di aver cercato di interpretare ciò che non lo riguardava (cioè il comportamento maschile).
Essendo io eterosessuale, non mi permetterei mai di esprimere una massima in merito agli omosessuali, in quanto le mie parole sarebbero fuori luogo, inappropriate, e sicuramente non conformi ad una realtà che non mi appartiene. Così talvolta capita di sentire persone esprimere opinioni su ciò che rimane distante dalla loro realtà, e che quindi di conseguenza è errato fin da principio. Il fatto che un uomo voglia essere “il primo” per una donna NON è una sciocca vanità. E’ un diritto sacrosanto, inalienabile, facente parte della istintiva natura di moltissimi maschi. Wilde non poteva saperlo, perché lui non era un uomo con i corretti attributi e caratteri distintivi di tal genere.
A ciò si aggiunga che il fatto che le donne vogliano essere l’ultimo amore di un uomo non significa assolutamente che abbiano “un istinto piu’ sottile”. Semplicemente molte di loro hanno UN TIPO DIVERSO di istinto. Nessuna particolarità o pregio è da attribuire ad una diversa psicologia. E’ solo un’altra psicologia. Nulla di piu’. Ad ogni modo è importante notare come moltissime donne condividano questa massima (a parte per la piaggeria di Wilde verso il loro sesso, ma proprio per il fatto che in generale le donne vogliono essere “le ultime” nella vita di un uomo).
Mi rivolgo pertanto a coloro che sono gelosi retroattivi, e che magari hanno accettato l’idea di convivere con una donna che ha avuto precedenti esperienze oppure sono stati incastrati e adesso piangono lacrime amare per aver scoperto le zozzeria delle loro signore.
Invito proprio queste persone ad applicare un principio di grande equità e giustizia. Se la tua donna NON TI HA PERMESSO di essere il primo della sua vita, allora NON PERMETTERE A LEI di essere l’ultima. Non concederle piu’ di quanto ti abbia dato lei stessa. Se per te è stata la prima, allora sii l’ultimo per lei. Se ne ha avuti altri PRIMA, allora cerca di averne altre anche tu DOPO.
Non permettere alla tua donna di sedersi sicura nella poltrona della calma familiare. Falle capire che visto il passato, ogni giorno sarà una incognita, in cui le cose potrebbero cambiare. Non fornire alcuna “sicurezza”, alcun “punto di appoggio” o alcun riparo.
Se hai la tempesta nel cuore, fai che la pioggia arrivi anche su di lei.
La donna ideale e’ quella che permette di migliorare le proprie potenzialità e condurre una vita relativamente serena e soddisfatta.
Se un uomo si unisce la donna giusta puo’ riuscire nella vita sorprendentemente bene, meglio di quanto potrebbe fare da solo o se coinvolgesse persone non adatte.
Tutto cio’ e’ possibile solo vengano favorite (“selezionate”) donne che procurano un vantaggio adattativo migliore per se stesse e per il proprio compagno, risultato non raggiungibile senza vagliare un certo numero di caratteri entro un tempo utile.
quanto vorremmo invece che fosse l’ultima lettera della tua vita,almeno su codesto argomento
Io penso che dovremmo avere più a cuore la nostra discendenza perché la liberalità di una persona si giudica da quello. Io, te lo dico con grande franchezza, da nuora ho delle aspettative. Pensa che anche quando mi è capitato di relazionarmi con un uomo che aveva perso la madre il mio interlocutore non è stato il figlio. Mi sono presa a carico la sua storia familiare e in base a quella ho capito come avrei potuto muovermi… ci devono essere delle motivazioni valide per abdicare a quella parte in esubero di amor proprio che ci rende egoisti ed indifferenti alle pene e alla sorte degli altri. Il resto non è un problema. Ogni famiglia ha i suoi usi e costumi. Dico semplicemente che da donna mi prendo in carico la cura della casa comune. Quando mi accorgo che un uomo non è felice stai pur certo che non lo invito a costruire il suo futuro sul compromesso. Significa che ci caricheremo la nostra vita sulle spalle e andremo a cercare fortuna altrove. Dico sul serio. Penso di essere un caso unico al mondo perché le persone sono molto ferme sulle loro posizioni. Probabilmente fanno bene. Ti dico che un uomo che porta avanti questi principi, perché li tiene scritti sul suo cuore, e non si cura delle apparenze, potrebbe diventare anche il mio tutto. Per il resto non so fino a che punto –dopo tante batoste- me la potrei sentire di mettere la mia vita nelle mani di qualcuno che – in maniera innocente e forse meno colpevole- tradirà la mia fiducia. Non ho la struttura fisica per potermelo permettere. Si tratta di un mio limite. Invece un uomo che ha il senso delle piccole cose difficilmente potrebbe arrivare a mancarti di rispetto. La mia sensibilità non mi consente di ricucire. Cosa vogliamo fare? Si tratta della mia sensibilità! La vivo come una doccia fredda, mi procura un senso di vertigine che mi rende svogliata, angosciata, impaurita… resto atterrita! Cosa dovrei fare?
Angwhy ci sono delle lettere che, scritte da persone diverse. sono uguali e decisamente pallose. Le salto e non scrivo nulla.
Itto, hai definito Ow un non uomo, almeno la prima delle due volte che hai descritto i suoi orientamenti sessuali.
Non accetto la definizione.
E passo alla provocazione scherzosa. Visto che le vedove puoi considerale vergini, come GR, se ammazzi il marito vanno bene?
E difendo OW con una frase di un teologo ad una femminista arrabbiata con pregiudizio: Per parlare di uova non occorre essere una gallina. Ed una mia con una giovane donna a proposito di amore materno: tu hai figli? Allora siamo uguali io e te sul parlare di amore materno…… incredibilmente mi diede ragione.
Nonostante le decine di donne con cui mi sono accompagnato nei miei congressi carnali e le tre lunghe relazioni eterosessuali che ho avuto sin qui, leggendo Itto Ogami scopro ora di essere un culattone come il vecchio Oscar, o quantomeno una mezza checca: infatti non ritengo nemmeno io che il voler essere il primo sia “un diritto sacrosanto, inalienabile, facente parte della istintiva natura di moltissimi maschi”.
Non si finisce mai d’imparare.
Mio caro Pax,
ci sono cose che non possono essere interpretate con la logica, ma occorre l’esperienza. Per quanto la mente sia allenata all’astrazione e al ragionamento, non potrà mai eguagliare il vissuto emotivo diretto.
Per questa ragione un uomo non potrà parlare dei profondi sentimenti vissuti da una donna durante le prime mestruazioni o la maternità, così come una donna non potrà capire che cosa sia le gelosia retroattiva maschile.
Così come gli uomini non sapranno mai che cosa significhi essere Oscar Wilde, così Oscar Wilde non saprà mai che cosa significa essere uomo.
Tu hai detto: “per parlare di uova non occorre essere una gallina”. Io sono d’accordo. Ma per capire che cosa intimamente significhi produrre un uovo, covarlo e avere il pulcino, DEVI essere una gallina. La differenza è tra una conoscenza di tipo enciclopedico e una conoscenza di tipo esperienziale (ben piu’ profonda).
Che è poi il motivo per cui mi incazzo quando donne e/o uomini NON gelosi retroattivi vorrebbero STRAPARLARE in merito alla gelosia retroattiva, di cui non capiscono un BENEAMATO …..
* * *
Le vedove sono come le vergini PER ME STESSO, intimamente.
Non ho la minima idea di come si sentano loro dentro loro stesse. Dato che vivo dentro il mio corpo e non dentro il loro, a me basta stare a posto con me stesso, quindi il confronto con la donna vedova sostanzialmente non c’azzecca rispetto al mio discorso su Oscar Wilde. Se per te OW rappresenta in modo adeguato i tuoi intimi pensieri, sappi che per me non è così. Partendo dal principio che tu sei un uomo come me, significa che OW non rappresenta e non capisce TUTTI GLI UOMINI, che è poi quanto ho scritto.
Pax, tanto accanimento nei confronti degli interventi di Sofia e poi, ad una dichiarazione omofoba e ignorante come quella di Itto rispondi con una battutina? Mah.
Itto, trovo le tue lettere sempre più deliranti e mi domando se l’utilità sia autoconvincerti di vivere sereno nonostante questo pensiero ossessivo ed estremamente limitante.
Comunque, se dovessi giudicare gli scrittori e gli artisti in genere dalle loro nefandezze ti conviene limitarti alla lettura di Topolino. Anche se probabilmente nemmeno Minnie è vergine, e non è sposata.
“mi soffermo maggiormente sul concetto da lui espresso in merito agli uomini in generale (dei quali purtroppo egli NON faceva parte!!!!)” ahahhahhahahh
“Tra le tante nefandezze per cui sarà ricordato,..” nefandezze???????? lui??? ahahahahhahahhah
ma quali nefandezze? non ha mai fatto del male a nessuno.
le nefandezze le hanno fatte a lui, a causa dei quaquaraquà e degli ominicchi di m. del suo tempo e gli sono costate la vita .
non sai nulla. non sai nemmeno che era stato sposato e aveva avuto dei figli, ma questo è per dirti la complessità di quest’uomo, un dettaglio della sua vita pazzesca.
uno dei più’ grandi geni della Storia e conoscitore profondo dell’animo umano e soprattutto degli ominicchi del suo tempo e del nostro tempo . basta leggere i suo aforismi, di 200 anni più’ avanti rispetto al suo tempo.
vale più’ una riga del suo De Profundis, un capolavoro assoluto autobiografico di forza, coraggio e di onestà che tutte le tue lettere.
egli faceva parte degli UOMINI con la U maiuscola, con un coraggio che non ti puoi nemmeno sognare.
Io posso dire altrettanto di me? NO
tu puoi dire altrettanto di te?
che tristezza.
Itto, ma rompi le palle pure ad Oscar Wilde! 😀 Perchè invece non ti decidi a curarti le tue turbe?
Itto
l’avevi detto che sarebbe arrivato un tuo post…
Comunque una donna vergine, una volta “usata”
per usare il tuo termine…, appunto non è più vergine,
dunque è come le altre ..
lapalissiano
…e allora
tanta fatica per nulla! o se preferisci,
per restare in tema “molto rumore per nulla”
(Shakespeare)