Innamorarsi ci fa girare la testa, c’è chi le chiama farfalle nello stomaco, ma la parola adatta può essere riassunta con “emozioni”!
Non ci si emoziona solo per una cotta, fortunatamente abbiamo la possibilità di farci coinvolgere, afferrare, anche da aspetti che esulano dal rapporto con qualcuno, ma è pur vero che si vive di scambio e che nello scambio e nell’incontro ci arricchiamo. L’amore non si autoalimenta, l’amore è una combustione fatta di interazione, se tagli fuori dalla tua vita la possibilità di lasciarti afferrare, sorprendere, spiazzare, anche un po’ stravolgere, ti ritrovi come una candela sotto teca…il vento non la tocca, ma senza ossigeno presto si spegnerà.
Non butterei al cesso la mia vita per intero, non posso dire “fa tutto schifo, come sono insoddisfatta”, ma qualcosa manca. Un compagno? No, no o non solo! Anche? Ma ovvio, incontrare qualcuno dovrebbe essere il semplice effetto collaterale.
A me manca la possibilità e non per qualche handicap particolare, perché è venuta meno la fantasia.
Esatto quella fantasia che ti fa tenere gli occhi accessi e le antenne addrizzate, quel gioco per cui quando esci metti fuori quel dettaglio curato: quel vestito, quel trucco diverso dal solito, una combinazione di attenzioni che ti dedichi.
Non c’è una persona ad aspettarti alla porta, ma c’è un potenziale di entusiasmo e il desiderio di scoprire.
Ecco, dopo l’ennesima relazione naufragata e l’ennesimo svilimento sentimentale, sento che è venuto meno quel potenziale, è venuto meno il DESIDERIO.
Quindi no, non tirerei tutto al cesso, ma obiettivamente la mia vita è monca.
Come una bella candelina dentro il suo cristallo fa fatica a rimanere accesa, io pure non riesco ad autoalimentarmi solo di me stessa.
Vorrei vivere a pieno, godermi questa libertà, ma manca il vento, manca l’aria.
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso
Cara enoyl
Mi ritrovo nelle tue parole. Chissà se un giorno potremmo gioire di qualcuno vicino. Io in fondo ci spero ma già so che non accadrà perché non tutti devono accoppiarsi, qualcuno deve pur essere paladino del “il mondo è bello perché vario”. Con la speranza nel profondo del mio cuore ti mando un abbraccio affettuoso.
Bellissima lettera, veramente. Mi fermo qui e non commento oltre perchè voglio lasciar riecheggiare liberamente le parole che hai scritto nella mia mente…
Grazie per i vostri commenti…essere letti rende i propri pensieri vivi!
Potrebbe essere una buona trama per un libro. Se non te la senti, fa un tweet, occorrerà un po’ di sintesi, ma si può fare. Bella la storia della candela: è il classico esperimento del bicchiere rovesciato in mezzo al piatto colmo d’acqua con la candela dentro la cui fiamma dopo un poco traballa e alla fine si spegne per asfissia.
Se il termine non fosse stato già abusato per indicare altre più sapide – anzi, sapidissime – istanze, si potrebbe parlare di “smorzacandela”.
Ciao,
Stessa situazione da ormai 4 anni. Complice l’età, ormai 40, e la disillusione data dal momento difficile nel quale mi trovavo, quando la mia relazione crollò come un castello di carte. Io che la ritenevo solidissima.
Come dire, l’orologio del cuore si è fermato e, nonostante le amiche che mi circondano, non faccio mai quel passo in più che da lo slancio necessario a conquistare una donna.
Va così, per adesso.
Vabbè, Oldboy, l’importante per il cuore è buttar sangue. Per il resto, se a 40 sei a ‘sti passi, lascia perdere. È tardi.
Grazie Yog,
Il mondo è pieno di persone come te che sanno affossare, sentenziare e dare buoni consigli, come cantava De Andrè.
Tardi, per qualsiasi cosa, è solo quando si è in orizzontale.
Ma poi, voglio dire, se il tuo commento fosse stato diretto ad un depresso (che per fortuna non è il mio caso). Fatti due domande quando scrivi.
Prego, Oldboy.
Te lo ho detto, e non ti faccio la faccia compassionevole solo perché queruli invano: È TARDI.
Poi ascolta De André, impara da lui, sai a me chemmifrega, se quella è la tua Bibbia seguine i precetti.
Non è colpa mia se il tempo è tiranno ed irreversibile, ci siamo tutti soggetti e il mio è un parere di parte terza onestissimo.
Se eri leggermente depresso ti avrei consigliato SSRI accompagnati da BDZ le prime tre settimane. Ma fortunatamente non lo sei (come dici tu).
Segui le altre opinioni sul tuo caso, ne vedo molte, moltissime, saranno meglio delle mie e sceglierai quelle che ti servono.
Enoyl,
ho letto la tua bella lettera come lo sfogo di un momento di sconforto, in cui già conosci le risposte.
secondo me la più decisiva è “è venuta meno la fantasia”. è noto come questa componente sia fondamentale, per lasciarsi andare in un incontro che racchiude un’alchimia di attrazione fisica, mentale ed emotiva, in diverse misure, in gran parte facenti capo alla propria essenza inconscia. solo così, nella SPERANZA di trovare nell’altro la realizzazione delle più pregnanti aspettative, possono cadere tutte le barriere di autodifesa. senza una buona dose d’IMMAGINAZIONE è ben difficile che possa verificarsi un innamoramento.
l’altra ragione: è venuto meno il DESIDERIO (inteso nel senso di innamorarsi) è forse quasi altrettanto importante. chi s’impone di non volersi innamorare, avrà davvero poche possibilità di farlo. si torna alle barriere di autodifesa, che si può decidere o meno di lasciar cadere, quasi sempre a motivo di pregresse sofferenze amorose.
tuttavia, poichè in questo ambito la volontà può essere esercitata solo fino a un certo punto, se ti accadrà di nuovo d’innamorarti sarà quasi certamente in modo talmente forte da non potervi resistere.
questo è il mio augurio per te e per chi sta patendo la stessa carenza.
Auguri ai “patendi” quindi. Enoyl “compressa”.