Ciao a tutti, volevo chiedere consiglio urgente perché mi sembra di impazzire, due mesi fa sono caduta in depressione dopo attacchi di panico, era il periodo più bello della mia vita, sono andata da un psichiatra che mi ha dato degli antidepressivi, ma adesso il problema è più grosso, ogni mattina mi sveglio con l’ansia e ho paura di non amare più il mio partner, dopo un grosso appiattimento emotivo, sto impazzendo, piango sempre, ogni cosa mi ricorda noi quando eravamo felici e appassionati, adesso sto male, malissimo, non so se mollare o no, ma più mollerei più lo cerco, però quando ci sono insieme ho ansia e mi manca la passione che avevo prima, vorrei solo tornare ad essere felice con lui come prima, non riesco a fare niente, ho perfino smesso di studiare, faccio fatica a mangiare, mi manca quel noi.. aiutatemi, cosa devo fare? Tutto colpa di sta depressione stento a ricordare cosa ci legava.
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso
ecco amici uomini che fine fanno le femmine di oggi!!! e non è la sola. ormai è la maggioranza! quante ne ho conosciute e quante ancora ne sto conoscendo così: depresse, in cura dagli psicologi, sotto medicine, che vedi durante il giorno apparentemente felici ma che in realtà sono acide e scontrose e piangono di nascosto le sere nei loro letti stringendo freddi cuscini, esperte solo delle pippe mentali e schiave delle loro paure, sopratutto schiave della felicità perpetua come fossero bambine!! ma come si fa???
prima distruggono storie d’amore fantastiche, schifano ragazzi innamorati per correre dietro a chi le fa soffrire e poi finiscono a macellarsi da sole!!
questo sono le femmine amici uomini!!
questo è il risultato dell’emancipazione che si ritorce contro loro stesse!
vedrete tra una decina d’anni…
L’unica è farti aiutare da uno specialista e parlarne con le persone a te care come il tuo ragazzo.
Prima di lasciarlo io ci penserei non dieci mila volte, ma un milione. Io non sto più con l’amore della mia vita da quasi due mesi e tu non ti rendi conto di quanto sei fortunata. Se non lo ami più mollalo, ma pensaci, magari sei solo confusa a causa del momento difficile che stai passando.
Ciao cara. Io mi sento di dirti solo una cosa: pensi veramente che la tua vita, tutta la tua vita, possa ruotare solo intorno a una persona? Certo, ci sono dei momenti difficili, momenti in cui si soffre da impazzire, a volte a causa di una persona sola, ma bisogna trovare la forza di spostare lo sguardo per vedere anche le cose belle che abbiamo… Fai un sorriso, la gioia fa spostare montagne, la tristezza immobilizza. Un abbraccio
purtroppo quello che stai vivendo e’una cosa terribbile lo so ma e’sopratutto una conseguenza della malattia,ti dico questo perche’ ci sono passato anche io e so quanto e’ dura se posso darti il mio consiglio stai vicino al tuo partner e non dare ascolto ora alle tue sensazioni perche’ora come non mai sono distorte,non mollare e vedrai che quando il buio passera vedrai tutto con altro occhio fidati.
Gli attacchi di panico sono un messaggio ben preciso che il tuo corpo e la tua mente ti stanno dando! Te lo dice una persona che ha sofferto di problemi d’ansia e che piano piano ne sta uscendo…
Sei sicura che la tua situazione attuale ti soddisfi in tutto e per tutto? sei sicura che la storia che stai vivendo ti completa? Ascolta le tue sensazioni e le tue emozioni…non cercare delle giustificazioni ad ogni cosa e non sentirti in colpa per quello che ti sta accadendo. Guarda dentro te stessa e cerca di capire quello che realmente vuoi…la risposta la puoi trovare da sola.
Lo psicoterapeuta o lo psichiatra ti possono dare un aiuto ma fidati…la via d’uscita la puoi trovare solo ed esclusivamente tu.
@Gli attacchi di panico sono un messaggio che il tuo corpo e la tua mente ti stanno dando!
Concordo.
@Lo psicoterapeuta o lo psichiatra ti possono dare un aiuto ma fidati…la via d’uscita la puoi trovare solo ed esclusivamente tu.
La psicoterapia ecc può darti degli strumenti per ascoltare i messaggi che vengono da te. Ma non sono strumenti così banali se non si conoscono…
Un terapeuta non potrà mai fare “il lavoro” al posto tuo, ma il fatto di chiedere aiuto è fondamentale, anche per non fare autodiagnosi e per poter per esempio dipanare dei sintomi propri di uno stato d’ansia. Anche il fatto che certe sensazioni siano profondamente attutite e altre profondamente enfatizzate.
Che messaggio voglia darti la tua ansia lo scoprirai tu. Che messaggio ti stai lanciando tu. E’ normale però che una persona che sta male provi uno “scollamento” emotivo, si senta confusa nelle proprie sensazioni e che non abbia energie “appassionate”, non solo inerenti all’amore e al sesso.
Può darsi che alla fine di un percorso all’interno di questo tuo malessere tu scopra che questa relazione non era quella in sintonia con te, o il lavoro, o lo studio o altro… Non sono gli altri a poterti dare queste risposte, che stanno all’interno del tuo percorso e della tua vita. Di solito, ti posso dire, da queste esperienze si esce conoscendosi molto meglio. Se ne farebbe volentieri a meno, ma hanno un senso.
Ma posso senza dubbio dirti che ci sono persone che hanno attraversato attacchi di panico, in cui ovviamente non potevano essere “in forma” come quando non li avevano, e non per questo si sono separate dalla persone che avevano accanto, perché l’attacco di panico di per sè non provava che non amavano più o che non sarebbero mai state più capaci di amare.
Vivi, il momento che stai vivendo è molto pesante, e lo capisco.
Non conosco la tua relazione e quindi non so.
Ma posso dirti che le sensazioni che provi ora sono compatibili con il malessere che stai provando adesso.
E’ come se tu pensassi, perché hai 41 di febbre e non stai correndo sotto il sole in forma, che non sei più te stessa e che non correrai mai più.
E’ naturale pensarlo quando l’ansia attanaglia, perché le sensazioni presenti sono molto acute. Ma al contempo non è affatto vero.
Non colpevolizzarti per uno stato d’ansia ecc. Affrontalo, anche con pazienza, ed abbine cura. siamo esseri umani, non macchine.
Anche un periodo di semplice stress, stanchezza o preoccupazioni possono alterare, anche
inconsapevolmente, il nostro modo che consideriamo “usuale” di rapportarci con le nostre abitudini e il circostante.
Pensa ad una persona che ha appena affrontato una piccola delusione o un’arrabbiatura banale… comunque le sue emozioni in quel momento subiscono una variazione, comunque una persona stanca può non essere concentrata come al solito o non avere le energie che avrebbe l’indomani…
Quando uno stato acuto di ansia si presenta di solito c’è in ballo uno stress pregresso o comunque della ragioni per cui dei sistemi di adattamento ecc sono andati momentaneamente in tilt…
esempio banale: litigo un attimo sul lavoro o sono preoccupato per una giornata su qualcosa ci metto un tot a “riprendermi”, più brevemente.
Litigo ogni giorno sul lavoro o una preoccupazione per una persona cara è prolungata nel tempo… il tempo per riprendermi può essere più lungo.
Ma ciò accade non perché siamo fatti “male”, ma perché funzioniamo.
Purtroppo quando lo stress o l’adattamento si tramutano in ansia, panico, depressione non è affatto piacevole :/ anche perché avremmo l’umano desiderio di poter scappare immediatamente da quelle orribili sensazioni…
Invece ci vuole del tempo per ripigliarsi.
Per ritrovare un proprio equilibrio.
E’ normale avere nostalgia di quello precedente, che si sente di aver perduto.
In realtà però il discorso non è il passato.
E’ il nuovo equilibrio che nascerà da questa tempesta…
Ciò spaventa?
Ma se si chiama “equilibrio” non sarà una cosa brutta, no?
Essendoci passata posso dirti che avrei fatto molto ma molto ma molto volentieri a meno del panico e compagnia brutta. Certo!!! Ma posso anche dirti che mi hanno insegnato delle cose che poi mi hanno permesso di vivere meglio, non peggio. Anche perché ho capito che il mio sistema aveva funzionato, non era vero che mi aveva “tradito”, come invece si pensa quando l’ansia sbuca…
Ti abbraccio.
Mi capita spesso di guardare questo sito, ma non scrivo mai. Leggendo il tuo post però mi son sentita in dovere di rispondere.
Non conoscendoti non posso dare giudizi, quindi non prendermi alla lettera.. ti invito però a fare delle ricerche sul doc, in particolare il “doc da relazione”, che è un disturbo dell’ansia.
Ciò che scrivi mi ha fatto immediatamente pensare a quello, ma non significa lo sia davvero ovviamente (infatti ripeto, non prendermi alla lettera :P), è solo un pensiero che mi son sentita di condividere.
Volevo però che almeno fossi a conoscenza dell’esistenza di questo disturbo. Ovviamente sconsiglio le autodiagnosi, se davvero ti ritroverai nella descrizione di alcuni sintomi, beh potresti parlarne ad uno specialista e capirci di più 🙂 l’importante per me era farti conoscere questa cosa sperando di aiutarti.
Spero che questo possa farti sentire meglio, e di aver fatto almeno una cosa buona,
un abbraccio 🙂