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Lettera pubblicata il 31 Agosto 2014. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore iosonoio (ex user).
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D-Ego dicci la verità.. cosa ti hanno fatto per farti sbarellare in questo modo? Quale trauma hai subito ?
Forse più che un trauma è stato un…tram, Xenia.
Ed è l’unica cosa alla quale potrebbe attaccarsi il nostro Didacus con le sue elucubrazioni.
Forse è stato un imp-rinting oltre che un imp-atto.
(Stanotte mi sono chiesto se sarò uno dei 3,6 miliardi di cadaveri che lui preconizza, e se lo sarà anche lui)
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Xenia – 6 giugno 2016 22:47
Più che trauma è il peso della responsabilità, mi hanno affidato un manicomio con 6 miliardi di matti e devo decidere cosa farne. Difficile optare per il global game-over, ma ormai inevitabile. Soffro molto. :(((
Quindi Diego tu avresti la responsabilità delle sorti del mondo ? 🙂 Accidenti!
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Xenia – 8 giugno 2016 13:33
Perchè, tu no?
Io penso che, a prescindere da tutto il resto, la religione sia importante perché l’uomo ha una parte spirituale che potrebbe portarlo a restare prigioniero di suggestioni. Io ad esempio, proprio stanotte, ho fatto un incubo che sul finale è diventato un sogno. Un sacerdote, senza rivolgersi direttamente a me, mi accusava di essere una persona che, a suo dire, non meritava l’interesse, o comunque l’aiuto di Dio, perché il vero uomo, sia esso ricco o povero, deve voler diventare bisogno per vincere tutti i tipi di povertà. Io, che sempre a suo dire, non mi potevo certamente paragonare a chi mi aveva preceduto per onori e ricchezza sarei stata una povera illusa. A quel punto, davanti al sacerdote, che per me rappresenta le realtà escatologiche (e quindi immagina la paura nel sogno. Nella vita si ragiona diversamente) ho cominciato a piangere e il letto tra sudore freddo e pianto è diventato umido. Con questa desolazione del cuore, convinta di essere ormai lontana dall’amore di Dio, mi sono diretta da mamma e papà senza dire niente. Al sacerdote ho detto questo “ se non merito l’amore di Dio (visto che lui imprecava) si vede che il Signore assiste la mia famiglia”. Sola non ci volevo stare.
Allora ci siamo affacciati al balcone (dell’altra casa). Era buoi. I miei genitori raccoglievano il basilico. Io zitta. Zitta anche dopo aver visto nel cielo una luce che mi ricordava la sagoma della Madonna. Ma si trattava di associazione d’idee. Aspettavo che loro alzassero gli occhi al cielo. La prima immagine luminosa che si è formata per me era evidente (Madonna in coro con angeli e santi), ma loro mi sono sembrati alquanto scettici. Quando in cielo è comparsa l’icona del Papa Buono, così come l’abbiamo in casa, si sono fermati e hanno creduto a quello che avevano visto. Sotto l’immagine la preghiera del padre nostro. In quel momento le armi sono cadute e ho avvertito nel cuore una gioia che mi ha fatto uscire da quello stato d’angoscia perché quando trionfa l’amore comincia la vita eterna. La chiesa, in fin dei conti, ti accompagna lungo questo cammino.