Il mio amore per lei è una mela conficcata e incastrata nella trachea. La cosa migliore e peggiore che mi sia mai capitata. Sette anni. Duemilacinquecentocinquantacinque giorni. Sessantunmilatrecentoventi ore. Tre milioni seicento… al diavolo. Adesso sono tre anni che lei se ne è andata. Ma lei non se ne è mai andata. Lei è rimasta avvinghiata a tutto il mio corpo e non mi lascia mai in pace. Incollata ai miei pensieri come colla a presa rapida. Adesso lei è la bocca del mio stomaco chiuso, ogni volta che la sogno, al mattino quando mi sveglio… io non so più dove andare. Io fuggo continuamente da lei ma me la trovo sempre dietro. Perché lei è rimasta attaccata al mio cuore con una fune invisibile di centomila ricordi che mi perseguitano sempre, ovunque. Scappare, non serve scappare. Tanto lei… io ce l’ho dentro le vene. Il mio sangue, il suo sangue. A questo punto non si parla più di sentimenti. Qui si parla semplicemente di sopravvivenza. Tre anni e non mi sono mai mosso un millimetro da lì. Qualche volta ho avuto l’illusione di aver fatto progressi, piccoli passi in avanti. Ho fatto l’amore con donne che nella penombra della mia stanza diventavano lei. Quando accendevo la luce io spegnevo l’illusione di riuscire a restare.
Che senso ha tutto questo? Io lo so che niente ha senso, ma ho bisogno di trovare una giustificazione, altrimenti impazzisco.
La scorsa settimana, io l’ho vista ridere aggrappata a un altro uomo. Io sono di nuovo crollato. Uscivo dalla libreria con in mano un libro intitolato Ragioni per vivere e ho pensato: – hei, chi comanda la baracca, bè lui ha davvero uno strano senso dell’umorismo.
Non lo riesco ad apprezzare per niente.
Io sono di nuovo un manichino spalmato sul divano che rimane a fissare l’orologio alla parete e le sue lancette. Un gomitolo di carne e dolore arrotolato sul mio passato, è questo che sono.
Sette anni fa lei mi ha semplicemente detto di rifarmi una vita. Non era rimasto più niente di lei, quando mi ha detto come fosse la cosa più scontata del mondo: – È facile. Puoi tranquillamente farcela anche tu.
Io vorrei non averla mai incontrata. Se fossi un estraneo per lei, forse potrei conquistarla di nuovo. Io non devo incontrarla di nuovo. Devo solo distruggere chi sta riuscendo a distruggere me. È così banale la mia malattia. Ci sono milioni di persone che ne soffrono. Alcuni si rialzano. È tutto inutile. Come faccio a lottare contro queste cose? È assurdo, tutto quanto. Non sono nemmeno capace di controllare il mio cervello, il mio corpo, la mia vita. Se qualcuno tira un pugno a qualcun altro, giustamente, va punito. Se qualcuno lo pugnala tutti i giorni, per tutta la vita, facendolo restare a sanguinare per sempre, ognuno ha il diritto di trovare la sua felicità, ecco quale il giudizio, la pena, il verdetto. Io vorrei soltanto riuscire a respirare, ma con questa mela dentro la gola, io non sono in grado nemmeno di respirare.
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Categorie: - Amore e relazioni
Si chiama sindrome ossessiva/compulsiva, ed è una malattia a tutti gli effetti. Un buon terapeuta può certamente darti una mano ad uscire dal tunnel. E’ chiarissimo che qui la parola amore non deve venire nemmeno nominata, si tratta di tutto tranne che di quello.
Auguri sinceri, ne hai davvero bisogno..
Sono d’accordo con giallolimone..recati da uno specialista, un psicologo. Qui molto scrivono di storie finite, ma le tue parole sono troppo forti, crude, sofferte come non ho mai letto. Aiutati.
In bocca al lupo.
Rispondo per l’ennesima volta… la richiesta merita.
Innanzitutto no concordo con l’ossessione compulsiva etc…trattasi soltanto di persona molto sensibile.
Caro innamorato…. azione, non e’ importante perche’ ti senti cosi’ e’ importante eliminare il problema.
E a mio avviso lo puoi risolvere anche domani stesso. Comincia a non scrivere queste cose imperiose su……e che sara’ mai……e poi….hai avuto altre storie..secondo me ti piace soffrire perche’ delle volte la sofferenza puo’ essere un piacere…credimi….
Logicamente dico questo per destrutturalizzare il tuo discorso. Ed infatti io vedo nello stesso molte vie d’uscite, tranquillo….anzi gia’ il fatto che hai avuto storie significa che la cosa e’ molto piu’ lontana di quella che credi…
Ciao, in effetti tre anni sono veramente troppi! Ne devi uscire, devi smantellare dalla tua mente tutti questi pensieri e dedicarti di più a te stesso…Non puoi lasciarti distruggere e annientare così. Vedi lei vive la sua vita normalmente, non si preoccupa di te, ha cambiato strada e senza alcun ripensamento. Devi fare così anche tu…sputala quella mela! Ormai è marcia! Lo so che ti sembra impossibile…ma ci hai mai provato veramente? Con convinzione, con amore verso te stesso?
Se sì, e stai ancora così male, allora significa che hai bisogno di essere aiutato da uno specialista che sappia darti le giuste indicazioni per ritrovare la tua strada, quella che hai smarrito ma che è sempre là che ti aspetta.
Un abbraccio, ci siamo passati in tanti…
dai ma quale ossessivo compulsivo ragazzi! ma cosa dite?
nessuno di voi è mai stato innamorato DAVVERO? bhe l’amore è peggio dei disturbi ossessivi compulsivi, eppure pare che l’amore non sia una malattia ma una fase della vita, e non serve di sicuro lo psicologo
carto artfol, il tuo problema è che vivi nel passato, e credo anche che tu in tutti questi anni non ti sia iannmorato di nuovo, molto probabilmente perchè insegui ancora la tua chimera, cioè lei, cioè il tuo passato.
hai una vita sociale? hai degli amici? esci? ti chiedo questo perchè pare che tu sia rimasto fermo alla fase iniziale dell’abbandono, la “commiserazione di se stessi” e la sicurezza matematica che non c’è futuro. e per questo serve vita sociale
il fatto che tu abbia citato esattamente il numero di minuti che ti seperano da lei, è proprio sintomo che non stai vivendo il presente, ma il passato
tu dovresti realizzare con assoluta consapevolezza, che stai vivendo la tua vita adesso, non 7 anni fa! è difficile lo sappiamo tutti qua dentro quanto c.... si sta male per amore, ma quando è finita, è finita
e non ci pensare al fatto che lei ti abbia detto quanto è facile! è facile un gran paio di cosidetti .. è difficile, ed è proprio per questo che il giorno che ti liberarai del suo pensieri, starai festeggiando, magari con un nuovo amore e lei non sara’ che un ricordo a cui dedicherai GRASSE risate, fidati
non mollare mai
coda di lupo
Ascolta…la vita è una ..e va vissuta..al diavolo lei!ne troverai un altr!ti rendi conto i veri porblemi della vita quali sono^^^al mondo ci sono miliardi di perosne …troverai qlla giusta ch efa per te..non è una sindrome o una malattia..è semolicenìmente uno stato danimo.dv avere una reazione epr cambire le cose e un po di fortuna epr trovare un altra che ti stia accanto ..sii positivo!b fortuna!
Grazie dei commenti,
Giallo limone e simo90 mi danno dell’ossessivo compulsivo e xavier del masochista…
bè, poteva andare peggio…
🙂
Secondo il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders si può definire disturbo ossessivo compulsivo quando questo interferisca con le normali attività quotidiane… io lavoro, ho una vita sociale, ogni tanto perfino una ragazza.
e poi dov’è la compulsione? in quanto al linguaggio, a me piace scrivere e forse ho usato espressioni un po’ forti… ma chi ha sofferto una volta per amore sa che quello che si prova è davvero come una mela bloccata nella trachea…
Ho commesso un piccolo errore, purtroppo non c’è la possibilità di correggere i post dopo che si è già pubblicato…
vorrei precisare che sette anni è la durata della mia relazione.
E’ finita da 3 anni, non 7…
Sono tanti lo stesso, lo so…
per il resto in questi tre anni ho fatto parecchie cose, ho conosciuto molta gente, ho scritto 2 romanzi (spero di riuscire a pubblicarli presto), ho avuto tre brevi relazioni e un’altra di un anno circa, sono andato a vivere da solo e ho imparato a cavarmela meglio, ma non mi sono più innamorato…
non capisco quelli che dicono: vedrai che incontrerai la persona giusta… si, è possibile lo so. ma è possibile anche di no. la persona giusta, che significa? tutte le persone sono giuste, fin quando dura. Quando finisce la stessa persona che era giusta diventa sbagliata.
Grazie a tutti.
La mia era anche una provocazione, che ha ottenunto il suo effetto. Infatti, prima Arturo scrive “Lei è rimasta avvinghiata a tutto il mio corpo e non mi lascia mai in pace. Incollata ai miei pensieri come colla a presa rapida. Adesso lei è la bocca del mio stomaco chiuso, ogni volta che la sogno, al mattino quando mi sveglio” e simili, e poi fa una mezza marcia indietro nascondendosi dietro la voluta drammaticità stilistica.
Prima sembrava la versione moderna del Giovane Werther, ora semplicemente uno che ogni tanto pensa all’ex. Da che parte stiamo?
Secondo me i casi sono due:
a) Arturo sta davvero male ma sminuisce il suo problema negando la dipendenza affettiva retroattiva.
b) Arturo non sta poi così male ma gli piace fare il teatrante.
Mah…
Io una lettera del genere la inquadro facilmente tra i casi disperati, per me le parole hanno un peso. Ma è una mia opinione, ovviamente…
Peace!
Giallolimone, ma le persone che vedono soltanto il bianco e il nero, quelle persone che tipo di patologia hanno? bipolarismo? mancanza di fantasia? Come si fa a guarire dalla mancanza di fantasia? La disperazione è soltanto un aspetto della mia vita e non la rinnego. Poi mi rendo conto che si tende ad estremizzare per forza i concetti, visto che si commenta giustamente quello che si legge, e le situazioni che ci stanno dietro per forza non sono visibili… l’ho appena fatto anche io, in effetti…
poi non ho molta fiducia nella psicoterapia, e soprattutto non ho soldi da metterci su…altrimenti potrei anche farci un tentativo. Mi curi tu gratis? Io ti insegno la fantasia magari… scherzo ovviamente, ti ringrazio ancora e anche di avere, seppure ironicamente, accostato la mia prosa con quella di Goethe
🙂