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Lettera pubblicata il 25 Giugno 2008. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Shaine.
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@ Marco: Ma pensa te, anch’io sono un chitarrista e anch’io proprio come te scrivo canzoni (musica e testi)…sopra ho detto che sono un “autore” senza precisare di cosa, ma in effetti sono principalmente un compositore/autore (da qualche anno lo faccio proprio di lavoro!). Ultimamente poi mi sono avvicinato anche alla scrittura vera e propria e ho iniziato la stesura del mio primo libro.
Io però alle mie chitarre non ho mai dato dei nomi, chissà magari inizierò adesso:-)
Cmq ti do un consiglio: le tue creazioni falle sentire, anche solo agli amici…se sei come me allora è l’unico modo che hai per raggiungere davvero gli altri e consentire loro di apprezzarti davvero x ciò che sei…è l’unico “ponte” tra il tuo universo e quello circostante!
Io personalmente ho tratto non pochi benefici aprendomi (almeno artisticamente) agli altri: ho conquistato molte donne, ho fatto piangere persone apparentemente “dure”, ho mostrato le mie qualità mostrando a tutti che valevo qualcosa ma soprattutto ho dato prova che io non ero solo quel timidone strano e introverso con un QI molto elevato ma apparentemente inutilizzato (se non al liceo, ahahah!!!), ma che ero “vivo”, sensibile (anzi superipersensibile!!!)e attento a tutta l’universo emotivo mio e di chi mi stava intorno…insomma, ho mostrato che anche se potevo sembrare un autistico un po’ suonato(e in piccola parte lo sono, per via di una leggera sindrome di Asperger)in realtà ero emotivamente molto più “vivo” delle così dette persone “normali”:-)
Tornando invece alla causa del nostro problema, direi che hai pienamente ragione: queste cose restano latenti dentro di noi finché non capita qualcosa che le risveglia…nel mio caso la causa scatenante è molto remota, infatti ricordo che quando ero piccolo mia madre, accortasi che ero un po’ troppo strano e asociale (cosa che ora non sono più fortunatamente) decise di mandarmi da uno psicologo, solo che mio padre x motivi economici si rifiutò…e dire che sicuramente la causa di tutto erano lui e le sue follie improvvise (oltre all’iper-severità ogni tanto dava proprio di matto, sclerava all’improvviso manco fosse stato un cocainomane in astinenza, ti dico un pazzo sembrava!).
E’ ovvio che io sono nato col terrore di farlo infuriare (cosa che poteva accadere in ogni momento anche x delle sciocchezze) e di conseguenza ho “imparato” a tenere la testa china e lo sguardo basso, come i cani che nella vita hanno subito maltrattamenti (che io xrò non ho mai subito fisicamente, x carità!).
Il bello è che ora mio padre è una persona diversissima, da quando ha lasciato il suo lavoro (probabilmente la causa del suo nervosismo eccessivo) è diventato un altro, complice anche l’età ovviamente!
Mi raccomando esprimiti artisticamente, fatti sentire e apri il tuo tesoro al mondo, l’arte è la madre di tutte le terapie e affinchè funzioni al meglio devi esternarla e non tenertela nel comodino!
Ciao!!!
torno a scrivere con molto piacere dopo aver letto le vostre storie, beh mi fa paicere che il gruppo si è ingrandito, io sono stato uno dei primi a scrivere e vedo che se ne sono aggiunti molti altri, io torno per dareun po di speranza, io mi ritrovo con quasi tutti i commenti lasciati da voi, però io non sono cosi dalla nascita, ho iniziato ad avere problemi a fine maturità. praticamente a scuola. se penso a quanto tempo è passato un po mi spavento, ma oggi quasi dopo 7 anni posso ridare speranza, ho fatto un percorso molto lungo , e devo dire che la guarigione e dentro se stessi, abbiamo un percorso da fare, ma toglietevi dalla testa parole e non criticatevi perchè non riuscite a guardare le persone, lo so è bruttissimo lo sguardo è troppo importante, dovete lottare giorno per giorno, non evitare le situazioni che ci creano problemi , andare avanti sempre e provare , non abbatersi anche se questo è impossibile, però tirate fuori gli artigli.. forse per me èp facile parlare perchè dopo sette anni, ma in 7 anni ho imparato a conviverci, e con il tempo si impara a trovare scorciatoie altre allo sguardo diretto, ce ne sono tante .. lo so il nostro problema e io posso dargli un nome, Fobia sociale ( di cui di divide anche in altre categorie, però di fondo c’è questo problema, cmq dicevo il nostro problema è veramente brutto , rende pesante quasi ogni interazione con gli altri, e si diventa molto stressati mentalmente, ma io vi urlo di non mollare mai , uscite lo stesso imparate a conviverci perchè una volta a accettato sarete in grado di incominciare a lavorare su come sviarlo, a una cosa importante, lasciate stare l alcool , non da nessuna cura, solo un momento di star meglio, ma è un metodo che fa male, io l ho provato su di me, lasciate stare il bere e alcool non cura ma distrugge.. tornero a scrivere appena ho tempo..
Ho letto i vostri commenti perché cercavo una risposta in quanto c’è un ragazzo che ho conosciuto da poco che mai mi guarda negli occhi quando mi parla. Pensavo fosse maleducato o che mi nascondesse qualcosa, ma qui dite che è un problema che avete da un bel po’ e che si porta dietro fin da bambini per motivi che nemmeno si sa spiegare… effettivamente da fastidio sta cosa… sembra che non gli interessa quello che dico e la cosa irrita parecchio! E fra poco gliene dico 4…
non dirgli nulla, lo faresti solo sentire di peso o rischieresti di farlo fissare, se sai anche tu che è un problema comportati di conseguenza. Quanti hanni ha qyesto ragazzo? e che comportamenti assume?
@Alessandro: forse tu hai ragione in merito ad alcol e droghe ma vivere sani fino a 80 è indice di ‘vivere’ o sopravvivere piuttosto? Preferisco morire in uno squallido motel di overdose che campare fino a 80 anni e ritrovarmi con le catarratte che oltre ad annebbiarmi seppelliscono le ultime cose che mi rendono un uomo, talmente rimbambito da aver dimenticato chi e cosa sono.. senz’anima. L’alcol e soprattutto la droga sono delle chiavi..devi conoscere quali porte aprono.. se no sei solo un idiota con una chiave (cit.).
@Ketty: Non capisco il tuo ragionamento. Ti è venuto il dubbio che abbia questo problema e dici “gliene dico quattro”… se hai questo dubbio non sarebbe meglio indagare e, soprattutto, avere pazienza? Se la risposta è negativa che problemi ci sono? Fai come la massa ed evitalo….
Anche io sono un po’ in difficoltà con questo stesso problema, ho pensato un po a tutto, probabilmente è un blocco psicologico ma non voglio che questo mi condizioni per tutta la vita.
Quando parlo con la gente tutti mi guardano, e io non ci riesco, è terribile!
Se ho una paura voglio superarla, innanzitutto, devo capire meglio dove guardare, perché anche questo non è per me facile da capire…
a volte punto il mio sguardo su un occhio solo dell’altra persona, altre volte alterno prima uno poi l’altro, altre ancora provo a guardare all’attaccatura del naso tra occhio e occhio, ma non sapendo quale sia il modo corretto tra questi lancio solo rapide occhiate e poi guardo subito qualcos’altro perché temo di sbagliare..
Questa cosa mette molto a disagio me, com’è per voi tutti, e spero di capire prima possibile come comportarmi e sbloccarmi da questa condizione mentale. Saluti!
Salve,
ho letto questo articolo, il quale mi ha interessato moltissimo, e i vostri commenti; mi rendo conto che l’oggetto della discussione riguardi un problema molto più comune di quanto si possa immaginare.
Sicuramente è un bene conoscere la storia di ciascuno di noi, e capire l’origine del problema, ma soprattutto dobbiamo sforzarci di “ideare” dei metodi per superare tali difficoltà.
Per quanto riguarda l’origine del mio “ostacolo”, credo che molto derivi dal fatto che mio padre sia stato poco propenso nel seguirmi nelle piccole vicende della mia vita (tipo, venire al campo sportivo per vedermi giocare, venire ad un colloquio con un mio insegnante per parlare delle mie prestazioni scolastiche, etc.); poi, ho capito che lui era il primo ad avere problemi di interazione, e questa cosa mi ha molto influenzato, a maggior ragione se penso che lui in passato utilizzava sempre degli occhiali da sole graduati (forse per evitare gli sguardi…). Oltre a tutto ciò, devo aggiungere che a livello psico-fisico sono molto simile a mio padre, e quindi, oltre ad una predisposizione genetica oggettiva, il fatto di riflettere proprio su quest’ultimo aspetto non ha fatto altro che rendere il tutto “ancora più grande di quello che è poi realmente”.
Inoltre, mi sono “fissato” sul mio deficit del visus, in quanto, oltre ad essere ipermetrope ad entrambi gli occhi con (più o meno), c’è una differenza di una diottria per quanto riguarda l’astigmatismo, e quindi l’occhio destro è ben più astigmatico. Questa situazione rende la cornea dell’occhio destro leggermente più ovale, e quindi, oltre a vedere in modo leggermente diverso rispetto al sinistro, mi accorgo che, quando vedo verso destra, il destro è direzionato un pochino più verso l’estremità rispetto all’occhio sinistro. Aspetto che viene sottolineato esteticamente usando gli occhiali con lenti che tendono “ad ingrandire gli occhi”.
Senza addentrarmi troppo nei particolari, nel mio caso ho capito che alla base di tutto ci sia una componente psicologica ben radicata legata ai rapporti familiari, una componente psicologica legata alla vista, ed una pratica sempre a livello di visus.
La cosa importante è capire quali strategie attuare per superare le proprie insicurezze. Nel mio caso, ho pensato di consultare uno specialista per una terapia cognitiva-comportamentale, e di prendere in considerazione la possibilità di fare un intervento di chirurgia laser agli occhi per eliminare od attenuare i deficit visivi, soprattutto per quanto riguarda quella pippa mentale di cui vi scrivevo.
È un nostro diritto vivere guardando senza paura, o per lo meno senza troppo timore, e dobbiamo fare in modo di superare, se non totalmente, almeno in buona parte…
Una domanda: ma nessuno di voi ha deficit legati alla vista?
Un saluto…
Salve a tutti
aver trovato questo forum è fantastico e liberatorio! Perchè tra noi possiamo parlare liberamente, capendoci profondamente e grazie a internet, senza guardarci negli occhi 😉 generando inutili freni e imbarazzi..
In ogni vostro intervento c’è qualcosa che sento un pò mio.. ho sempre cercato di non appesantirmi pensandoci il meno possibile.. questo ha portato una normalità altalenante, forse apparente, perchè a tratti tutto era normale e in altri casi non riuscivo ad avere una conversazione testa a testa con una persona. Nel mio caso il problema si è strutturato verso i 20 anni poco a poco, ma essendo molto socievole e amando tantissimo stare con tante persone, fare gruppo, la cosa non la prendevo sul serio. Ora ho 35 anni ho una vita normalissima e piena di interessi, faccio anche teatro e me ne voglio liberare definitivamente, mi sembra di correte con del cemento intorno ai piedi, davvero limitante e mi sono davvero rotto! Devo capire meglio alcune cose e penso che in ognuno di noi ci siano cause scatenanti differenti con lo stesso risultato, “risultiamo strani ai nostri interlocutori”! Tutto è iniziato perchè io ad esempio ho un leggero strabismo e in principio senza occhiali mi dava fortemente fastidio che la persona che mi stava davanti potesse avere l’inbarazzo che a causa del mio occhio pigro potesse non capire dove guardavo. Poi però la cosa deve aver preso un’altra piega, visto che ora uso gli occhiali da vsita e non si nota più lo strabismo.. quindi il problema deve essere diventato qualcos’altro! Vi volevo chiedere io elimino completamente il problema usando gli occhiali da sole, forse è banale ovvio, ma voi come la vivete ne traete beneficio nell’usarli? Qualcuno di voi ne ha mai parlato con uno professionista?
Ciao a tutti ragazzi! Tutto ciò che avete scritto mi ha interessato moltissimo! Ho cominciato a soffrire di questo”disturbo” da quasi 6 mesi..anche io mi trovavo a scuola… un’ansia pervasiva che ti rende nevrotico, e non riesci a interloquire con una persona tranquillamente e guardarla negli occhi, perchè il tuo “io” in quel momento è completamente assente dalla conversazione..non ascolta davvero ed è incentrato tutto su se stesso, cercando di fare la faccia giusta al momento opportuno e di non sembrare imbarazzato!!! insomma…è proprio una patologia del c...... non so come sia nata in me tale “fobia” dato che sono sempre stata un vero e proprio “animale sociale”.. ho sempre fatto serate ai centri sociali, pieni di gente dove si passano notti di eccessi…insomma sono sempre stata una tipa ultraestroversissima…Insomma dopo tutto ciò vi posso dire che ho scoperto che per queste sintomatologie nervose non bisogna curare la psiche ma il corpo. Comincierò a bilanciarmi tra una settimana…mio fratello soffriva dei miei stessi disturbi, si bilancia ormai da 4 mesi e non ha piu un sintomo. Il bilanciamento consiste nel ripristinare il giusto rapporto cranio-mandibila, ripristinando appunto la giusta dimensione verticale tra i denti. Le testimonianze sono milioni, ed ora vi lascio il link del sito, perche sono sicura che camberà la vita anche a tutti voi!! Buona fortuna ragazzi http://www.metodo-og.info/ ed anche: http://www.occlusionegravita.it/
anche a me capita:(