Non ho visto il tuo volto. Siamo stati lontani. Conosco la tua voce, le tue parole, la musica che mi dedicavi e che facevano di me e di te una cosa sola, uniti in un’emozione condivisa, in una lacrima e in un sorriso. Ora tutto è perso. Ora tutto è finito. Ho gettato via quella preziosa chiave che mi conduceva nel tuo mondo magico e rarefatto, di una bellezza delicata e luminosa…ora continui a splendere senza di me, senza la mia ombra che toglieva Vita alla tua luce, ma che tu mi donavi…
“..in qualche spazio tra le stelle, vaga il riflesso di un universo passato. Da qualche parte sopra il mio cuore, un piccolo seme è stato gettato…ci incontreremo di nuovo, per la prima volta, oltre i satelliti e le stelle..” Coldplay, Moving to Mars
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Categorie: - Amore e relazioni
meraviglioso.
Questa lettera è un scintillio di emozioni dolci e bellissime eppur sofferte, però mi suscita diverse sensazioni, di cui vorrei farti partecipe… Nel farlo mi sento quasi in colpa perchè capisco di non averne nessun diritto… Però sento una discrepanza fortissima fra le parole della lettera, parole cariche di speranza, magia, fiducia… E il titolo, che percepisco come straordinariamente egoista. Scusa se ti parlo così, ma son le stesse identiche riflessioni che ho fatto su me stessa in una situazione simile. Il titolo è proprio egoista e non c’entra tanto con la lettera, secondo me. Scusa per l’invadenza. Ciao.
“jeg kann ikke laeve uden dig”…questo era il titolo originale della lettera. Una frase che mi scriveva nella lingua della sua terra d’origine, la Danimarca, e che ieri ancora mi ha scritto. E’ una lettera rivolta ad un amico, non ad un amore, l’unica persona che mi fa sentire vivo, e non un involucro senz’anima.
Scusa allora, comunque è una frase che non approvo, penso sia terribile da rivolgere a qualcuno, qualunque sia il tipo di rapporto. Ciao.
Io non posso vivere senza musica. Se la musica fosse una persona, le direi che non posso vivere senza di lei, senza il timore di modificare la sua natura e il suo essere. Perchè la musica è e rimane libera. Non la legherei a me, non limiterei la sua libertà e il suo respiro universale. Rimarrebbe intatta nella sua bellezza e universalità, libera di allietare o commuovere chiunque e non solo me. Questo è il senso delle mie parole, o forse il non senso. Questo è il senso di questa amicizia fatta di parole inviate nel silenzio e solitudine della notte.
Penso di non poter capire quel che dici, non ci arrivo, abbi pietà 🙂