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Lettera pubblicata il 14 Aprile 2009. L'autore, antonella1, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Si…sono totalmente d’accordo con golem..
Tu Itto di donne non ne capisci nulla!
E di certo sono anche sicura che tu non abbia mai amato davvero!
Il nome giusto è Itto Ogami.
https://www.youtube.com/watch?v=zzALmG3IhFE
Certo che ti auguro la felicità Itto, perché dovrei volerti male, ma ti dico quello che penso, perché sono onesto.
Anzi, tu indirettamente mi hai già reso felice, col tuo ultimo post, dove emerge un ego che definire ipertrofico e grottesco allo stesso tempo non basta. Ma quando penso che chi ti sta appoggiando con entusiasmo diceva le stesse cose di me, ma con toni diversi dalle blandizie usate nei tuoi confronti, io non posso che ringraziarti per avermi involontariamente riconfermato quello io e altri utenti avevamo già notato riguardo certe “eoliche” parzialità di giudizio, e del perché di queste. Quindi come non volerti bene.
Quanto al pene piccolo temo (o meglio, spero) che tu non abbia compreso il parallelismo contenuto nell’esempio che ho portato. Perché non ci interessava sapere le dimensioni del tuo membro. Rileggilo, non vorrei avessi confuso “il pene” di tutti col “bene” di tutti.
Io piuttosto credo che tu faresti anche la felicità di uno studioso di Neuroscienze. Uno ne avevamo, e pure emerito, e ho timore che abbiano fatto fuori anche lui, anche se spero sia assente solo perchè ha esagerato con la Narda. Tra l’altro deve avere della qualità santifiche se le sue periodiche invocazioni hanno riportato in “vita” Beppino, che si era impiccato nel 2010. Leggi il thread dedicato al suicidio. È successo un miracolo su LaD. Sarà LaD nuova Medijugorie? C’è bisogno di miracoli qui.
Itto, io spero che ci delizierai ancora con le tue amenitá. Sorrideremo a denti stretti, pensando che Chernobyl ha dato luogo a mutazioni mostruose anche a migliaia di chilometri di distanza. Una di queste devo averla subita io, visto che rispondo a certe lettere
Cordialezze.
P.S. È che restando in ambito nipponico, Origami sembrava più adatta come metafora onomastica, per come “pieghi” i fogli della realtà e ci tiri fuori, chessò, un uccello. Ancorché piccolo
Golem, c’ha pure ragione e tu non gli devi storpia’ il niccke. Sennò fai come il comune de Firenze che storpia ar nome a Giappo Lanni. Origami in giapponese significa bergamotto. Siccome una fettina di questo nobile agrume in un bicchiere di narda ci può stare, mi è venuta sete.
Risposta a 111.
Cito: “Si…sono totalmente d’accordo con golem.. Tu Itto di donne non ne capisci nulla! E di certo sono anche sicura che tu non abbia mai amato davvero!”
Rispondo: Anche io sono d’accordo con Golem! Fa Cool !
“Itto, voglio vedere donne con la loro femminilità nei gesti morbidi e gentili, nei sorrisi aggraziati, nelle movenze seducenti, ma accennate, dalle parole dolci e decise allo stesso tempo. Dai pensieri originali e nuovi. Vorrei vedere donne indipendenti, non succubi dell’uomo a cui immolano la propria dignità, femmine dai cuori di ghiaccio fuso, compagne e amiche dell’uomo, libere e sincere. Vere”
Tuo, Charles Bukowski
Quindi, essere d’accordo con Golem e come andare a fa ‘n cool?
Risposta a 113 Golem
Cito: “Certo che ti auguro la felicità Itto, perché dovrei volerti male”
Rispondo: Parli come la strega cattiva di Biancaneve, mentre regala la mela…. ah ah ah
https://www.youtube.com/watch?v=EuFFyHtkYLA
Cito: “Ma quando penso che chi ti sta appoggiando con entusiasmo diceva le stesse cose di me”
Rispondo: C’è qualcuno che mi sta appoggiando ??? Non ce n’è uno d’accordo con me… forse ti riferisci al fatto che sono educati nei miei confronti, ma quello non è appoggiare. Dalle tue parole capisco che hai questa strana concezione del mondo, fatto di persone che appoggiano le altre… Infatti vedo che ruotano intorno a te alcuni satelliti da marketing che dicono “come hai ragione, come sei giusto, come condivido, come apprezzo”. Io invece vivo senza queste palle rotanti (o pale eoliche, come preferisci, tanto ruotano sempre).
Cito: “Perché non ci interessava sapere le dimensioni del tuo membro.”
Rispondo: Neanche a me interessa, meglio non sapere.
Cito: “Itto, io spero che ci delizierai ancora con le tue amenitá. Sorrideremo a denti stretti, pensando che Chernobyl ha dato luogo a mutazioni mostruose anche a migliaia di chilometri di distanza.Una di queste devo averla subita io, visto che rispondo a certe lettere”
Rispondo: Non credo che tu abbia subito una mutazione. Credo che tu fossi originariamente così fino dagli albori dell’umanità.
Cito: “È che restando in ambito nipponico, Origami sembrava più adatta come metafora onomastica, per come “pieghi” i fogli della realtà e ci tiri fuori, chessò, un uccello. Ancorché piccolo.”
Rispondo: Quando eravamo piccoli c’era un gioco in cui si diceva una parola a testa, da legare per affinità alla successiva, senza alcun significato preciso. Per esempio: banana, giallo, sole, stella, telescopio, occhiali, ecc. Ho letto il tuo ultimo messaggio e sembra che tu componga le frasi in questa maniera, associando le cose per forme, figure e colori. Bravo!
Risposta a 116 Golem:
Cito: “Vorrei vedere donne indipendenti, non succubi dell’uomo a cui immolano la propria dignità, femmine dai cuori di ghiaccio fuso, compagne e amiche dell’uomo, libere e sincere. Vere.
Tuo, Charles Bukowski”
Rispondo: “Vorrei vedere donne che non chiedono gli alimenti, non succubi dell’uomo che le tratta come bambole gonfiabili, femmine che non passano la giornata a mettere il ghiaccio nel martini, mogli e non solo misere compagne di letto, libere dal femminismo e sincere come solo un uomo può essere. Serie.
Tuo, Itto Ogami”
Itto Ogami,
onestamente sono dell’idea che tu non abbia tutti i torti, soprattutto in riferimento alla tua concezione della vita di coppia. Un’unione dovrebbe avere delle radici più profonde della sfera fisica, anche se ne resta indubbiamente uno dei collanti. Mi ritrovo anche nel concetto di esclusività, che se sottratto riduce la coppia nello stesso piano dell’amicizia. E sono dell’idea che tu non sia troppo fuori strada nemmeno quando affermi che si sta cercando di minare alla famiglia, al suo valore come punto di incontro e di forza per i componenti, nucleo che si sta sempre più disintegrando sotto il fardello di società fondate su valori che personalmente reputo aleatori e vuoti.
Sì, la tua visione risulta ai più rigida e anacronistica, razionalmente lo capisco e in parte condivido io stessa questo punto di vista se devo essere sincera. Da un lato, però, sento istintivamente di capirla e di apprezzarla, oltre a rivedere dei miei personali vissuti e delle mie convinzioni. C’è della profondità, della sensibilità e del romanticismo intrisi nella tua idea, spero di non sbagliarmi. Quantomeno è indice di un’integrità che, a condizione che sia reciproca, in un certo senso rappresenta un doppio dono di sé.
Nel complesso, quindi, pur con una mia maggiore elasticità (che non è per forza sempre positiva) non trovo bizzarro o così assurdo il tuo modo di intendere un rapporto di coppia, anche se a costo di ripetermi devo ribadirlo: purché sia reciproco.
Se non l’hai ancora trovato, ti auguro di trovare quanto prima ciò che vai cercando.