Come si può continuare a vivere con la paura di morire giorno per giorno con l’unica “colpa” di amare l’angelo più bello che il tuo animo abbia mai incontrato…
Nata da genitori musulmani ma mai rispecchiata in loro.. sofferente di molteplici danni fisici e psicologici… riconosciuta dai tuoi genitori come oggetto e non figlia, come un qualcosa da possedere e gestire a proprio intento..
Partendo dal fatto che la nostra singola vita è solo di dio, e quindi non è nemmeno nostra.. passo ogni giorno con la paura che sia l’ultimo.. con i miei semplici 16 anni ho dovuto e continuerò ad affrontare difficoltà che un normale adolescente non dovrà mai superare… guardo gli altri bimbi con le tasche piene di caramelle a nelle mie nemmeno l’ombra.. non vengo mai presa in considerazione e loro mi mettono a casa a fare la serva…
Come può una 16 enne a stare sempre in casa? Non lo so.. so solo che da un anno e più non esco di casa se non accompagnata, vado solo a scuola e quelle poche volte cerco di fuggire dalla prigione per vedere il mio angelo.. minacciata per la singola cosa..
Non riescono a capire.. non voglio più saperne di loro… sono solo animali.. ma il punto centrale è la mia vita, la mia libertà di individuo, di pensiero, delle semplici fondamenta di ognuno di voi.. non posso avere un fidanzato per loro..
Ormai è da due anni che stiamo insieme e ora come mai abbaiamo paura che tutto finisca per colpa loro… potrebbero uccidermi…un incubo perenne diventerebbe.. tanti sogni e progetti buttati all’aria…
Amare così tanto una persona è la cosa più bella.. come potrebbero uccidermi solo per aver amato.. ? Bella domanda peccato che sia una delle realtà più crudeli.. Io non voglio finire come Hena e Sana..
Attendo una risposta…… Black wing angel
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Categorie: - Amore e relazioni - Famiglia - Spiritualità
Carissima Sanji, leggendo la tua lettere non sono nemmeno arrivata a leggere l’ultima frase che in testa mi è saltata Sanaa.
Abito nel pordenonese, ad una manciata di chilometri dal luogo del delitto, aggiungendo che il mio comune di provenienza confina con quello dell’assassino. Non ti so descrivere lo sgomento che ho provato in quei giorni e la compassione che ho provato per Massimo, il suo ragazzo. Parlava di lei come “la mia bambina”.
Erano due giovani che si sono incontrati, voluti e amati. Non c’è ombra di dubbio che non c’è colpevolezza, mi sembra perfino superfluo doverlo scrivere (pensando che c’è qualcuno che ha il coraggio di definire la caparbietà di amare una “colpa”. E’ vergognoso). Non esiste cosa più dolce, sensazionale, emozionante, meravigliosa, straordinaria di un amore limpido e vero.
“Il tuo angelo”, questa espressione mi fa capire che lui non solo è innamorato, ma anche tenero, comprensivo, affettuoso e capace di starti accanto nonostante questi “disagi” (usiamo l’eufemismo giusto per non scrivere parolacce!).
Sanaa è scappata di casa, ma purtroppo non abbastanza lontano per sfuggire al suo carnefice. Quando la frittata ormai è fatta si sentono ipotesi aleggiare insieme alle colpe. Se, se, se.. I se non servono, i se non risolvono nulla, e gli alibi dovrebbero essere sostituiti PRIMA da una presa di coscienza e dalla voglia di intervenire ai gridi di aiuto. Come mi sembra questa lettera.
Ti consiglio di tutto cuore di sostenerti alla famiglia di lui -non ne parli, ma magari può aiutarvi-, affidati ad enti che intervengono a favore di queste situazioni, fatti tutelare dalla legge, chiedi aiuto a scuola, a qualche professore -nella mia esperienza personale i miei docenti di italiano erano particolarmente sensibili al tema- non ti vergognare: parla loro con sincerità. Non aspettare che sia troppo tardi, senza volerti mettere paura, è ora che tu prenda coraggio e ti faccia aiutare CONCRETAMENTE, non in internet. E ti prego…vai via da casa!
Mi dispiace che sei in questa situazione. Spero almeno che tu possa staccarti dai tuoi genitori quando compi i 18 anni. Non so le leggi della tua religione o del tuo paese ma questa cosa la spero, che tu possa essere libera quando sarai adulta. Non esiste una risposta per la tua domanda,almeno non per me. La stupidità e l’ingiustizia esisterà sempre. Ma tu continua a lottare, continua ad amare, non smettere di sognare. Rispetta i tuoi genitori, per quanto odiosi possano essere, così non avranno niente per accusarti e sarai più sicura e (forse) soffrirai meno. Fai capire a loro che sei la “figlia ideale”, e fai quello che vuoi alle loro spalle. Ormai credo che hai abbastanza “esperienza” per sapere queste cose. Studia, così potrai conquistarti la libertà, l’indipendenza. Sii matura e non cedere. Ti voglio bene! Ciao.
NON rispettare i tuoi genitori, NON te li ca.... proprio, fai solo come vuoi tu, e se ti gira di scappare di casa fallo e non tornare più. Siamo in Italia, e puoi denunciarli per un milione di motivi. Svegliatevi, voi muslims, oppure tu diventerai come loro.
Io ti consiglio di denunciarli alla polizia! Poi con l’aiuto del tuo ragazzo risolverai gli altri problemi! Lui ti aiuterà!
ciao sinij sono perfettamente d’accordo con the dreamer, purtroppo quì sopra non possiamo fare ninet’altrp che darti consigli ma tu hai bisogno di aiuti concreti. Fatti aiutare dal tuo ragazzo cerca di trovare una soluzione al più presto. Io ho solo un anno più di te e mi rendo conto di non poter capire che situazione è la tua ma l’amore in questi casi aiuta e molto pure. Non farai la loro stessa fine però devi prendere dei provvedimenti subito prima che sia troppo tardi. Ma come si può essere così insensibil da uccidere una ragazzina o meglio una donna, che l’unica colpa che ha è amare ed essere amata da un ragazzo?! che razza di persona è una così? Fatti forza sanij perchè solo così riuscirai ad uscire da questa situazione.. un bacio
…capisco molto bene la tua situazione.
ci sono dentro fino al collo.
a gennaio ho conosciuto la donna della mia vita.
ho 32 anni, lei 10 meno. ho capito subito fosse lei.
l’intesa su tutto è fantastica ci basta uno sguardo x capirci, a volte nemmeno quello. ci amiamo da morire e ci vediamo tutti i giorni. di nascosto. nata in bosnia da genitori musulmani lei vive in italia da 20 anni! non da ieri da 20 anni!
la farò breve perchè la faccenda è lunga. al mese di maggio i suoi genitori scoprono la nostra storia. inizia il nostro incubo. che dura tutt’oggi.
minacce di morte e nel giro di un paio di giorni la caricano in macchina e la riportano in bosnia dai parenti. riusciamo a sentirci dopo una ventina di giorni nei quali nn sapevo neppure se fosse viva o morta. ero disperato. l’hanno minacciata di sgozzarla, le hanno messo il coltello alla gola e procurato un taglio che ha necessitato di 12 punti di sutura! botte. la facevano lavorare ai campi. le dicevano che non l’avrebbero + fatta tornare in italia. ero disperato.
a inizio luglio con un sms mi da l’addio tra le lacrime, dicendomi che pur avendo insistito molto per far accettare a loro una mia conversione all’islam a loro la cosa non bastava. non ci credevano. io lo avrei fatto. andando contro tutti…amici, famiglia…dicevano che ero pazzo. ma ero (e sono) solo innamorato. qualunque cosa per lei. qualunque.
mi dice che è stata “obbligata” a rimettersi insieme ad un ex fidanzato della zona con cui era stata tanti anni prima. l’alternativa era che la obbligassero a sposarsi con un cugino:(
volevo morire. ed ho fatto di tutto per farlo. ma tralasciamo.
dopo 3 mesi ad inizio settembre grazie al cielo l’hanno fatta tornare a casa. ma tra noi le cose purtroppo non possono cambiare.
ci amiamo. ma non potremo mai stare insieme. per colpa di una religione
continuiamo a sentirci di nascosto… per provare a rimanere almeno amici. ma è difficile dire amico a chi hai detto amore.
dimenticalo dammi retta. soffrireste solo..
Questa è una situazione grande dovuta ad un grande amore, affidati alle mani di Dio saprà lui qual’è la strada giusta per voi.L’amore vero supera ogni ostacolo, anche la morte..Spero in dio che illumini i vostri cuori sulla via giusta da percorrere.
Vattene subito di casa e renditi irreperibile in qualunque modo possbile, cerca un avvocato, meglio se donna, meglio se agnostica, meglio se cerchi alla Casa Internazionale della Donna, abbandonali per sempre e non pentirtene mai, non provare mai nessuna pietà per loro, potrebbero usarla per ingannarti e riportarti a casa, dove faresti una brutta fine. ricorda che gente che si comporta così coi figli non è degna di esserne genitore. i miei, cattolici, fecero il contrario di come si usa nell’islam: mi ripudiarono e mi cacciarono via dalla famiglia per motivi simili, modalità assurde opposte, ma simili nella loro bestialità, e per cosa? per andare appresso a stupide religioni? guai a coloro che buttano via la propria vita per la religione e si lasciano truffare da chi la amministra. la religione è veleno mortale per l’umanità e va combattuta sempre, cominciando dal dare una lezione a genitori e “padri spirituali” troppo zelanti. agisci subito e con decisione! anche se nei primi tempi può essere scomoda la vita in esilio, poi ti abituerai alla libertà e niente potrà più fermarti. un abbraccio.