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Non ne vedo uscita ahimè

di Penzo

Egr. direttore,
scriviamo così questa “lettera al direttore”….
39 anni e , come i partecipanti a “Ciao Darwin”, “SFIGATOOO!!!”; almeno in amore.
E una, e due, e tre, e … alla fine provo una forte stanchezza e demoralizzazione.
Sembra quasi che ogni ragazza che mi risulta interessante, diventi l’ingresso per un ring dove credendo di essere ben allenato al combattimento, ne esco poi KO. I colpi subiti, le delusioni.
Delusioni. Delusioni per cosa?
Deluso sempre per lo stesso motivo: l’idea, la consapevolezza, il sospetto, che ci siano altri interessati a lei; l’idea, la consapevolezza, il sospetto, che possa essere, (o che “sia”), lei stessa ad essere interessata ad altro/i.
Non è possibile fare di tutta l’erba un fascio, lo so bene, ma sembra che, seppur per una sfortunata coincidenza, quelle (e mi riferisco alle ragazze e alle situazioni) in cui mi imbatto siano davvero simili tra loro, e non per aspetto fisico.
Spiego meglio..
“Sfigato sfigato” con le donne, non lo sono… in 39 anni ho avuto modo di vivere momenti di … “passione”.
E forse sarà questo il punto del mio “dilemma”.
Le donne, le ragazze con cui ho avuto modo di condividere certi momenti così intensi, alla fine erano, chi in un modo, chi in un altro, impegnate.
Da quella che “ma ti sei innamorato di me? Ah, allora finiamola qui perché sono fidanzata da 7 anni”, a quella che vive momenti intensi con me senza che fossimo l’uno il ragazzo dell’altra, e poi torna dall’ex; a quella sposata con figli, a quella che, con vivavoce davanti a me: “caro, dove sei? Ah e quando vieni a casa? Ah … alle 9? Non riesci proprio a venire prima? Va bene, ti aspetterò”, e a conversazione chiusa, eccoci a …
Forse sarà questa sommatoria di situazioni con donne che mi hanno vissuto come amante, a non darmi la serenità verso chi di volta in volta ho avuto modo di conoscere, davvero non lo so.
Sta cosa in effetti non mi fa essere sicuro, non tanto di me, ma della ragazza, della donna che ho davanti.
Io poi di mio ho contro il mio essere quello che sono: sono il classico “bravo ragazzo”… vizi zero.
Sono gentile, educato, galante, cortese, elegante, molto colto, disponibile, dinamico, presente, premuroso, protettivo, generoso, divento un “problem solver” dei suoi problemi, sono uno cui piace farle regali e sorprese, e che per amore fa cose che per molti sono “pazzie”….
Le piacciono delle caramelle straniere? Beh, le faccio trovare la confezione da 1 kg ….
Percepisco che le piace una cosa, un libro, un indumento, un oggetto, un profumo, un qualsiasi cosa, e sono molto attento, beh … se non subito, ma alla prima occasione/ricorrenza, quel suo “mi piace” è lì in un pacchetto con tanto di fiocchetto sopra, tra le sue mani.
In regali, in uscite fuori, spendo abbastanza, ma è come se mi “comprassi”, mi si passi il termine, la serata in sé, il momento, perché cose “uniche”.
Tra le altre cose, non mi ricordo se l’ho già scritto, sono anche molto romantico… sono il tipo che si vede nei film degli anni sessanta: il tipo da rose e cioccolatini che è capace di chiedere ai genitori di lei il permesso di poter uscire con la figlia..
Mi piace regalarle le rose, perché per me hanno un senso quei fiori…
Sono uno forse davvero, come qualcuno mi ha definito, di “altri tempi”, uno “arrivato qui con la navicella spaziale”…
E da questo mio essere me stesso sempre, essere quello che sono, cosa ne viene fuori?
Si, scattano baci, scattano abbracci, scattano, come ho già detto, anche i momenti piu’ “passionali”, ovvio non con tutte… Ma quando vado lì a non impedire che le parole “Ti” e “amo” escano dalla mia bocca, ecco che giunge il vuoto.
Sembra che quel “ehi ma ti stai innamorando di me?” detto dopo l’ennesimo momento di intensa intimità, e seguito da “ah allora dobbiamo finirla qui perché …” siano la mia maledizione.
Ho per curiosità cliccato proprio di recente su quei link su facebook dove si parla di problemi con le donne… al telefono subito mi raggiunge sta telefonata dove al costo di oltre 2000 euro mi si propone un corso per aumentare la mia autostima, e la mia sicurezza. Ma io, a parte che se devo pagare 2000 euro per arrivare a vivere una relazione (anche) sentimentale con una donna, preferirei comprare altro, anche perché le persone cambiano e magari potrei essere io con il tempo a ricredermi sulla storia, se non proprio la ragazza di turno, si, chiedo scusa per questo “di turno”…
Ma davvero na donna guarda all’autostima e alla sicurezza in se di un uomo e non guarda al bello/brutto, fisicato/non fisicato, ricco/non ricco, etc etc????
La mia insicurezza, se così vogliamo chiamarla, è non in me, ma nelle donne, come ho già detto, il mio passato “vanta” diversi “precedenti”.
Come posso fare a vivere una storia che abbia almeno una bella durata?
come ho già fatto comprendere, non ho solo vissuto storie di sesso, l’unica vera storia vissuta è durata un paio di mesi..
E’ nata con un bacio ed è finita con un “non possiamo stare insieme perché tu fai il cameriere, e poi sei ancora lì all’università e non ti sei ancora lauretato”.
Dannato bacio, mi vien da dire!
Un bacio scattato all’improvviso in un pub, dove entrambi ci siamo trovati a venirci incontro per baciarci, dimenticandoci di essere lì davanti a tutti i presenti, testimoni di una storia nascente, e che all’indomani mi ha fatto appellare, dalla ragazza, con il nome di “amore”.
Ricordo ancora la mia stupida e stupita replica: “mi hai chiamato amore? Quindi stiamo insieme? Quindi io sono il tuo ragazzo? Quindi sei la mia ragazza? Quindi ho una ragazza?”
sono passati oltre dieci anni da allora, me la ricordo ancora quella telefonata…. Tra l’altro è stata l’unica ragazza che ho avuto.
Ah poi c’è stato un altro “ti amo”, questa volta ricevuto in una telefonata… ma qui fu diverso…
Lei sposata, e dopo l’ennesima volta insieme, forse avrà apprezzato di piu’ la situazione vissuta, sta che mentre rincasavo mi ha chiamato piu’ volte dicendomi “ti amo”.
Poi la cosa fini’ perché col senno del poi realizzai che purtroppo non poteva andare avanti una storia così, all’epoca, sebbene fossi già ultra maggiorenne, ma ascoltavo molto i miei…
Ora invece sono in questo limbo…
Caro direttore, cari lettori, mi sono stancato davvero di andare avanti così. Se solo avessi un interruttore sul mio corpo “ON/OFF”, ora come ora non farei fatica a spingere su “OFF”.
Ora che ne è di me?
Sto qui dietro una tastiera…. Qui a scrivere di me e delle mie disavventure, delle mie delusioni…
E l’ultima la sto vivendo ora.
La mia prima delusione mi fece conoscere il libro “il mestiere di vivere”, di Pavese, mi pare..
trovai sul web alcune frasi che sentivo ben calzanti con me e , “googlando” vidi estrapolate da questo libro; lo comprai e davvero quel povero Pavese aveva vissuto le stesse mie sensazioni al fronte della delusione d’amore con la sua “Connie”. Lui però poi si uccise per questo amore non vissuto come voleva.
Ancora oggi non so se si sia suicidato con un colpo di pistola, o con del veleno, o impiccandosi.
Ricordo ancora come egli concluse quel suo libro che poi era il suo diario: “non una parola, un gesto, a mai più”.
Ho conosciuto una ragazza, di recente riesco a scambiare messaggi con lei… ha molti “fans”/”followers” …
Alcuni le scrivono “amore”, altri “te quiero”, altri “a bonaaa”…
Non posso fare il geloso perché non sono nessuno per lei… anche se scattano baci, però credo che anche lei mi abbia messo in quella che oggi si chiama “friend zone” …
Le ho detto di amarla, di desiderarla, di volerla, ma lei che fa? Dice quell’”anche io” che però sembrano solo parole.
Poi le ripeto spesso di amarla, ma lo faccio spontaneamente.. sbaglio?
Anche a lei non mancano i miei presenti..
La sua replica/reazione? “ma sei un pazzo!!!” ed io le confesso: “si, di te”.
Che posso fare?
Sono ancora recuperabile?
Devo rivolgermi da uno specialista?
Chiedo scusa per il mio essere prolisso, ma scrivere è diventato, grazie anche a passate delusioni, un modo per sfogarmi,

Distinti saluti,

“Penzo”

Lettera pubblicata il 2 Dicembre 2020. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    Rosa -

    Non sei sfigato. Occhio non vede cuore non duole. Nel momento in cui non trovi la persona che ti vede come suo erede spirituale devi sapere che se non trovi un motivo per ritirarti a vita privata sarai sempre tiranneggiato dalla natura. Io ho trovato una monaca, ma è morta senza lasciare una parola per me perché non voleva essere un rifugio dei peccatori. Questo me lo dice sempre. Infatti non parlerò più di lei perché io per lei sono la vita. Se trovo un uomo che mi ama sto a casa. Per adesso ho la famiglia e quindi sto a casa, ma sto all’interno di un limite perché conto su quello che si vede. Il resto arriverà. Non penso che mi avrebbe lasciato così se non avesse avuto una fede grande. Quello che lascio alle spalle non esiste. E’ un viatico di morte.

  2. 2
    white knight -

    Caro Penzo, il tuo problema è che (forse) hai elevati standard e un’idea un po’ troppo sacralizzante della donna. Per esempio ti innamori di queste qui, ed è inevitabile che innamorandoti le vai poi ad idealizzare come creature divine/pure. Ma ti sei accorto che, mentre tu le idealizzi, queste pseudo vestali cornificano i loro compagni-mariti? Non vedo altra spiegazione perchè altrimenti le prenderesti semplicemente per quello che sono, ti faresti i tuoi bei giretti in giostra e poi cari saluti. Con l’insoddisfazione da un lato di “non aver trovato l’amore della tua vita” (ti capisco, anche io ho delle derive romantiche) ma dall’altro sussiste il premio di consolazione composto dal piacere della loro compagnia (anche una zo...... può regalare qualche emozione), esperienze in più, tacche da mettere sulla pistola, e la (scorretta ma al contempo soddisfacente e autocompiacente) consapevolezza autocontemplante dell’essere amante e non cornuto. Non male alla fine se ci pensi.

  3. 3
    Bottex -

    Primo: dici che le donne che hai avuto erano tutte in qualche modo impegnate. Allora, quando si cerca di conquistare una ragazza, in genere si è sempre, in qualche modo, in competizione con altri. Sicuramente non sei l’unico interessato, specie quando non si è più giovanissimi e devi fare in modo che lei ti scelga. Poi, dopo i 30 diventa difficile trovare una donna completamente libera. In genere si trovano delle divorziate o donne con un una situazione un po’ complicata. Quando le hai conosciute quindi, queste donne?
    Altra cosa: stai bene attento a dire quelle due famose paroline. Non farlo mai se non sei pienamente convinto e soprattutto non farlo troppo presto (tipo qualche giorno).
    Per il resto non demordere, se perseveri puoi trovare una donna “all’antica” come te.
    Ho infine una brutta domanda da farti. Attualmente frequenti ancora l’università facendo il cameriere? Perché se è così, capisci anche tu che non puoi attrarre molto e dovresti lavorare prima su questo. Saluti.

  4. 4
    Penzo -

    @white knight e @Bottex, grazie…
    In effetti è vero che le sacralizzo troppo… Le rendo persone da rendere sempre felici, sorridenti, anche col rischio, forse, di condurre alla noiosa formula : “voglio, me lo compra”, diventando più che amico o “ragazzo”, un bancomat che cammina.
    Oramai si è creata una grande distanza tra me e l’università.. Intanto professionalmente sono sempre nella ristorazione ma promosso sul campo : sono diventato responsabile di sala e sono anche un sommelier in realtà dalla stella Michelin.
    Nel piccolo paese dove lavoro, godo di ottima stima da parte di tutti.. Forse anche amministrazione comunale compresa..
    Sembra quasi che nell’approccio sentimentale ci sia un qualcosa che nn va.. Purtroppo so che non ci sono leggi o regolamenti.
    La cosa che mi tedia è vedere coppie che si ricostituiscono anche se ciò che ha creato la rottura, o le rotture, è stato il tradimento, se non proprio una “vita parallela” del partner.
    Io questo privilegio non…

  5. 5
    Captain+Rhodes -

    Penzo… chiacchieri troppo. Poi, com’è possibile tirare fuori storielline di bacetti… risalenti a 10 anni fa?!? E anche adesso, che fai? Ti perdi dietro ai messaggi di una stronza qualsiasi che manco conosci e che non te se incula proprio… e sostieni pure di amarla? Scusa la franchezza, ma pensi forse che le donne siano una specie in via d’estinzione, che appena ne vedi una ti ci attacchi in questa maniera?

  6. 6
    Penzo -

    ciao @Captain+Rhode,
    intanto grazie per la replica.
    Si. è vero , è così.
    me ne rendo conto tardamente, dannazione!
    sto lì, la guardo, mi piace, spero che mi possa considerare, e magari la frequento.
    Alla fine il mio saper essere simpatico e socievole fà si che riesca ad intrannere… e magari quando vedo , riconosco, una opportunità di consumare un’avventura, non mi spreco in messaggi subliminari e riesco abbastanza bene ad ottenere quel che in quel momento voglio.
    Però … quando invece parte il lato platonico, quando sto lì che la penso, che la desidero, che penso che mi farebbe piacere uscire con lei, fare due chiacchere, etc etc, oltre al desiderio ovviamente maschile, beh … lì divento uno zerbino..
    Ed è vero, è come se non ce ne fossero altre!!
    Sto lì a venerarla quasi, a farle complimenti, a starle vicino….
    Divento quel tipo che viene descritto nelle parole della canzone “Teorema” di Ferrandini, e prima o poi vedo che “mi lascerà, chi meno ama è piu’ forte si…

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