Buonasera a tutti.
Scrivo così a caso dopo una giornata apatica.. costantemente sto a pensare e soffrire e fare niente.. cerco la mia forza e le mie motivazioni ma è davvero difficile a volte..perchè cerco di essere onesta con me stessa e a quel punto se ci penso bene bene… forse sono una persona brutta e destinata a fare una brutta fine.. mi ha fatto riflettere un po’ il fatto che se penso alle persone belle.. tipo le famiglie, genitori amorevoli, bambini vispi e stimolati, gente che fa gite in montagna e cerca sempre di dare qualcosa fare o creare qualcosa di positivo per sé o per gli altri.. insomma quando penso a loro mi sale il nervoso..come mi sale nel momento in cui provo ad immaginare me stessa nell’atto di pulire la casa con soddisfazione o di fare una torta. C’è qualcosa in tutte queste cose buone e carine che mi fa arrabbiare.. ma cosa esattamente? Se ci penso bene è perchè io non mi sento come loro.. come se fossi di un altro pianeta… non mi interessano i bambini..non mi interessa fare le torte, le cene con amici.. fondamentalmente molte cose mi causano grande sforzo e ben poca soddisfazione.. sono introversa e malinconica da quando sOno nata.. nonostante abbia qualche talento o sia piacevole esteticamente penso con normalità che potrei finire nel peggiore dei modi.. inbruttita dai miei stessi vizi, mangiare fumare bere, sola, sempre più scontrosa e stupida..con forti tendenze a fare schifo. Mi chiedo proprio questo..perchè tendo verso lo schifo piuttosto che tendere verso il buono? Perché non mi piacciono le famigliole? Tutto quello che è prevedibile, strutturato e costante mi innervosisce molto.. e sono portata a finire in qualcosa di molto peggiore di questo. Qualcosa di simile alla morte..Ma con in più lo schifo.. tipo morire in fianco ad un cesso dopo un’abbuffata.. cose così. Mi chiedo cosa mi manca? Cosa non ho avuto..perchè tendo verso quello e non verso le cose buone per me? Sono anche egoista. Forse non so amare.. sono comoda e leggermente manipolatrice sopratutto di me stessa. Mi sembrano tutti inutili gli sforzi che potrei fare se so che tanto io non potrò essere felice come quelle persone. In tutto ciò ho 33 anni.. e spesso ragiono come una di 16.. mi sento quasi indegna. Si può uscire dallo schifo? Smetterò di odiare le persone carine? So che fino a quì sembro quasi un mostro viziato e senza cuore ma in realtà sono molto sensibile.. tanto che a volte devo disattivarmi e diventare di ghiaccio. Ma insomma.. non è definibile vita, non è vitale.. tutto quello che faccio istintivamente è molto più mortale che vitale. È come se mi mancasse una parte del cervello che gli altri hanno e io non ho. Forse è il cuore non so. Qualcuno sa dirmi qualcosa a riguardo? Qualcuno si è mai sentito miserabile e poi ha cambiato prospettiva..ma davvero?
Grazie a tutti..
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Me stesso
Guarda, le famiglie stile mulino bianco sono le più ipocrite e pAtetiche da sempre. Sono le meno credibili. Meglio soli che male accompagnati. L’ipocrisia di certa gente é senza limiti. Sinceramente meglio essere diversi cheuguali a certa massa. Non cambiare
Una lettera copia incolla della mia esistenza. Se ti va di condividere qualsiasi pensiero a riguardo e non solo, a te e chi lo desidera lascio la mia mail anche per essere meno isole. allenginsberg1900@tiscali.it
Ciao,
penso che non dovresti essere tanto severa con te stessa. La verità è che fino a quando non ti capita una storia che ti convince ti senti quasi in dovere di vivere di quell’istinto di conservazione della specie che ti porta a comprimere le tue aspirazioni. A immaginare come sarebbe stato se avessi accettato di smussare alcuni lati del carattere… le cose accadono. Io ti posso dire che fino ad oggi sono riuscita ad isolare delle emozioni, ma non c’è stato niente di fisico, e lo dico con grande dispiacere perché da parte mia c’è grande rispetto, che mi ha portato a pensare che avremmo potuto essere una coppia nella quotidianità. Non c’è stato niente, ma il fatto che non ci sarebbe potuto essere mi ha fatto scoprire l’importanza dello spirito che anima la coppia. Perché lo spirito che ha sostenuto le mie emozioni aveva un ché di vacanziero, con tutto il rispetto per gli amori estivi. Anzi, spesso e volentieri questi amori si trasformano perché al ragazzo basta uno scambio di sguardi per mettere in discussione la sua giornata. Se un ragazzo si prendesse delle ore di permesso per attraversare tutto lo stivale forse da parte mia potrebbe nascere qualcosa. Vedi la rinuncia. E’ lì che l’amore, secondo me, diventa fisico. Io ti posso dire che in 32 anni di vita ho potuto contare solo sulla mia famiglia… dalle lezioni di guida, al compleanno passando per tutte le volte in cui ti capita di perdere l’autobus. Ma la vivo bene e adesso che sono più grande non intendo precludermi la possibilità di uscire con un ragazzo, ma senza impegnarmi in prima persona. L’armonia è relativa… dipende dalle cose della vita. Ti auguro una buona giornata!
Forse sei…
http://www.lastessamedaglia.it/2011/07/infj/
“… Il loro bisogno di essere anticonvenzionali può portarli a rifiutare il matrimonio e la famiglia poiché sono istituzioni socialmente costruite per le persone meno riflessive. Nei momenti di estrema debolezza possono essere catturati dall’inconscio e dalla sensazione estroversa. In questo caso possono cadere nella droga, l’alcol, il sesso, vacanze stravaganti, shopping compulsivo per soddisfare questa brama inconscia. Uno dei maggiori problemi degli INFJ è che devono imparare ad apprezzare il momento presente per come arriva. Anziché continuare a interrogarsi e pianificare il futuro, devono capire come aspettare quello che succederà. Tramite un cambio di prospettiva impareranno ad apprezzare i piaceri semplici dell’esistenza che avevano ignorato e disprezzato in precedenza. Agli inizi questa strada apparirà insipida, priva di significato. Si chiedono se cosí tutti i grandi sogni e piani saranno vani e se dovranno vivere un’esistenza ordinaria. Gli INFJ possono spendere interi anni per imparare a vivere sul momento prima di riuscire a farlo in modo maturo.”
Per uscire dallo schifo ci vuole una forza mostruosa e indescrivibile…. Impossibile se non ci si mette di buona volontà …
Non è un problema di cuore o anima…è semplicemente che ti sei abituata alla tua vita patetica e di merda…e ti sei accomodata senza volerla cambiare…
Inconsciamente e dentro di te odi le cose carine e buone e normali …perché NON LE HAI TU! tu le odi con il cervello….ma la tua anima invece le vorrebbe con tutta se stessa!
Invece è più facile adeguarsi ed adagiarsi allo schifo piuttosto che tirare fuori le palle e cambiare definitivamente!
Invece di bere o mangiare vai a camminare per smaltire i chili che hai in più…. Cerca di rapportarti in modo gentile e amorevole con gli altri .. Fai del volontariato sia nei canili che all’ospedale; vedere gente che soffre e aiutarla apre la mente e il cuore….comincia a fare qualcosa di cui puoi andarne fiera..
Se anche abbiamo aiutato un solo essere in questa vita…non saremmo vissuti invani!
Scopri le tue qualità e lo vedranno anche gli altri…
Una cosa è certa….se vai avanti così non farai una bella fine!
La vita è nelle tue mani!
Secondo me è un caso conclamato di nardopenia. Per rimediare vai al super (non in farmacia, non la trattano), ne prendi alcune confezioni e ne assumi 500 cc al dì per os. Non annacquare perché la narda in formulazione omeopatica non funziona assolutamente. Vedrai che la vita torna a sorriderti, forse anche a sbregarsi dalle risa.
Cmq a parte la mia risposta… molto teorica.
trovo molto centrato il parere di chi ti ha proposto di aiutare gli altri, però in genere PUÒ DARE SOLO CHI HA GIÀ DENTRO DI SÉ… potresti provare però!
Io trovo molto centrata l’opinione di chi ha detto che si tratta di nardopenia. Deve essere un tecnico, fidati.
Io ti consiglierei una psicoterapia per iniziare a cambiare certe cose dentro di te che non ti rendono felice..
5Sofia
Sofia! 🙂