Ho riflettuto molto sul senso di inquietudine da me provato ieri, ed ho capito qualcosa.
Il senso di disagio che provo in determinati momenti della mia vita, quello che a volte chiamiamo anche malinconia, si ricollega a determinati episodi. Quando sto male in determinate fasce orarie, molto probabilmente è perché in qualche parte della mia memoria, risiedono delle vicende non molto piacevoli. Sola, sono sempre stata sola da bambina e, quando mi trovavo in compagnia, non essendo preparata ad affrontare il prossimo, io provavo ansia. Sola mi sentivo nelle prime ore del pomeriggio d’estate, quando il caldo era asfissiante e trascorrevo il tempo in casa. Persa, mi sono sentita quando mia madre morì, quando ero poco più di una bambina, ed ero spesso in casa, sola. La mia precoce maturità, o sensibilità elevata, mi portava a non avere una buona opinione delle mie coetanee… preferivo rimanere sola, con i miei pensieri. Non riesco nemmeno a ricordare una vacanza trascorsa in serenità, questo mi impedisce di organizzarmi per il tempo libero. Il ricordo dell’uomo a cui ho permesso di privarmi della stima in me stessa, è legato alla Sardegna, quindi… Invece, il periodo che stavo con il mio primo amore, quando trascorrevo l’estate sulla spiaggia davanti casa sua, lo ricordo con tanto, ma tanto piacere. Ecco perché per me le vacanze si possono trascorrere anche vicino casa. Ricordo il disagio che provavo per non aver continuato gli studi… soffrivo, mi sentivo diversa, fallita per non aver provato ad elevarmi… ecco perché il pomeriggio lo odio. Non mi ero mai soffermata sul perché di questo mio senso d’inquietudine, credevo che facesse semplicemente parte della mia natura ombrosa, ma io so anche ridere e divertirmi, quindi qualcosa non quadra. Ho necessità di sviscerare tutte queste sensazioni… devo capire perché le provo, cosa le ha originate.
Anche oggi ho pensato a lui, l’uomo che mi ha lasciato. A ciò che provavo nel sentire la sua voce, l’emozione legata al desiderio di vederlo, di vedere il suo volto… poi, improvvisamente, il suo stesso volto che ho tanto amato, l’ho ricordato per come era: corrucciato e triste. Lui, con me, non era felice! Aveva già capito di aver fatto una cazzata nello sposarmi. Lui che vuole vivere di sola passione, spaventato dall’amore profondo. Quanto ti amo, ancora ti amo! Tu, ormai, sei anni luce da me. Come ero felice nel guardare la fede che portavamo al dito, vedere che, quando facevi una gara, la baciavi…
Trascorrere la vita come sto facendo, non mi porta a nulla. Potrei in seguito provare un ulteriore senso d’inquietudine nel rivivere… non so come descrivere… altri momenti di solitudine. Quindi, tutto sta nel ricordare nel migliore dei modi la mia vita. Devo puntare sulla serenità, sulla piena soddisfazione nel fare le cose, quindi, trovare delle OTTIME cose da fare, come tante ne ho fatte (tra cui riprendere e ultimare gli studi) per poi collegarle tra loro.. e sorridere, sorridere tanto! Sono stufa di piangermi addosso e considerarmi una vittima. Sono stufa di ricordare solo brutti episodi legati tra loro… sono stufa. DEVO FARE QUALCOSA! Voglio dei bei momenti da vivere… il caldo estivo non mi deve mettere tristezza, quindi, devo FARE qualcosa. Voglio ricordare il mare, azzurro, fresco, il sale sulla pelle, i miei capelli asciugati al sole e al vento… voglio ricordare i bei momenti vissuti con lui, ma non con malinconia, solo per sapere che sono stata anche felice. Voglio ricordare che ho anche avuto una sorella, a volte complice, nonostante ora non ci parliamo che tramite avvocato. Voglio ricordare quando, da giovanissima, tanti ragazzetti mi correvano dietro, facendomi sentire importante, piacente. Voglio ricordare la persona che ho amato tanto, senza essere corrisposta, che a modo suo mi ha voluto bene e che, nonostante il suo duro comportamento, desiderava il meglio per me, che mi ha “spinto” a trovare il coraggio di osare. Voglio ricordare anche la sofferenza, perché un giorno essa sparirà ed io mi sentirò GRANDE per averla superata. Non mi resta che vivere… e sorridere per quello che ho!
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Categorie: - Me stesso
voglio seguire il tuo esempio
Claudia mi ha colpito molto la tua lettera perchè sembra quasi la fotocopia della mia vita. Io ho 37 anni e vorrei darti una dritta in privato.
L ia mail: comepmailsardo@libero.it
Ciao
Brava! …Hai forza da vendere…
La miglior amra è sorridere alla vita, e tu lo sai!
Forza VIVI! Un abbraccio! Isis
Claudia ti ammiro davvero molto per la forza delle tue parole. Spero che tu riesca in fretta a guardarti indietro e capire che il dolore lo hai lasciato alle spalle e che non ti raggiunge piu. Io sto cercando di scappare dall’estate, troppi ricordi mi legano ad un luogo splendido pieno di lui e di tanti amici che non rivedrò. E’ la mia prima estate dopo 15 anni in quel luogo, di cui 11 con lui. E’ la mia prima estate da sola, la prima estate con una ferita aperta che non si rimargina ma si lacera sempre piu con il suo silenzio e la sua indifferenza. Superare l’estate sarà difficile e il mio cuore comunque sarà dove non potrò esser io. Questa cosa mi strugge perchè so che lui invece sarà li ma nessun posto per lui avrà importanza, niente gli ricorderà me. Il suo cuore è già di un’altra. E’ dura…
é strano…leggendo la tua lettera ti ho seguito passo passo, ti ho visto sola in casa tua chiusa nel tuo dolore, con i tuoi pensieri, ti ho vista sulla spiaggia davanti casa del tuo primo amore… mi è sembrato di viaggiare nel tempo e nello spazio insieme a te. il tuo modo di raccontare la tua vita è davvero coinvolgente. e se una di quelle cose belle che dici di voler fare fosse scrivere la storia della tua vita? io la leggerei molto volentieri perchè sono convinta che sarebbe ricca di spunti di riflessione come lo è la tua lettera. il titolo ce l’hai già ed è stupendo. hai dentro un mondo meraviglioso, continua a “sviscerarlo” condividendolo con gli altri.
buona fortuna, claudia.
Salve, mi piacere aver condiviso i miei pensieri con voi. La forza che avete “letto” dalle mie parole, mi viene guardandomi intorno. Molta gente é presa dall’aspetto superficiale che la vita gli da, ignara di quanto può prendere dalla vita stessa. Si accontena dell’apparenza..io avverto l’esigenza di andare “oltre” questo muro. Desidero entrare completamente nella mia vita, senza permettere, ulteriormente, a nessuno di poterla influenzare. Coloro che mi sono intorno, sono importanti, ma non determinanti. Questo perché nei momenti che vivo, mi capita di fare i conti con la mia coscienza e non é giusto attribuire ad altri, la responsabilità di eventuali miei errori. E non é altrettanto giusto, sentirmi felice solo quando sono innamorata, poiché dipenderei da un altro essere. Io devo rispondere solo a me: quando soffro, quando gioisco, quando piango…il resto é una bella cornice. Non desidero sminuire l’importanza degli altri, loro mi consentono di essere un animale sociale, rispecchiano, attraverso i loro comportamenti, la mia persona. Interagire fa bene, mi fa capire l’energia degli altri, le loro debolezze, conoscere. Ora, però, avverto la necessità di scavare, trovare le radici che hanno determinato in me tante ansie, timori, paure e vederle sotto un’altra luce, per non temerle più. E’ dura, é pesante ma la fatica che comporta sarà realmente compensata!
Per Chicca,
carissima in questo periodo sto cercando di sbrogliare tutto ciò che mi fa soffrire, affrontandolo. Cos’é che, generalmente, può spaventarci se non l’imprevisto che ci viene dall’anima?!? Noi non siamo preparati ad affrontare il dolore, fuggiamo a gambe elevate quando ne percepiamo soltanto l’odore. Io lo voglio affrontare, considerarlo come parte integrante delle mie emozioni, come la gioia, l’amore…lo devo saper accettare. Soltanto dopo, senza essere fuggita prima, questo sparirà. Si possono cercare e trovare dei palliativi, ma non risolvono il problema. Tu stai soffrendo per amore, nel ricordare dei meravigliosi momenti vissuti con un altra persona…il tutto rimarrà sempre parte di te.Ci saranno altri momenti meravigliosi che faranno apparire i ricordi come tali, sfocando sempre di più la sensazione di dolore che stai provando. Tu ti evolvi, giorno dopo giorno, cresci, maturi anche attraverso le esperienze che ti hanno tanto tormentato…ma vai avanti, per la tua strada. Questo é anche “essere uomo”, inteso come genere. Non spaventarti se, ogni tanto, inciampi,cadi, ti sbucci le ginocchia:le crosticine sulla pelle andranno via, forse lasciando il segno, ma sicuramente sarà andato via il dolore che hai provato nell’essere caduta. Ti consiglio di non concentrarti sul suo silenzio, sulla sua indifferenza: sei te stessa la persona verso la quale concentrare la tua attenzione e, se vuoi, le persone che ti vogliono bene. Ti abbraccio forte
Claudia lo so hai perfettamente ragione e le tue parole mi colpiscono al cuore. Purtroppo facoic fatica a pensare che 11 anni possan finire in quetso modo brutto. E la cosa piu sciocca di tutte è propr io questo pensiero perchè 11 anni sono già finiti in questo modo brutto1 E’ già accaduto tutto ma è come se io sperassi che da un momento all’altro tutto torni come prima, come se non fosse successo niente. Mi manca ogni singolo momento di felicità e ho paura di non essere piu felice come prima. 11 anni sono tanti, è tutta la mia parte di vita dai 20 ai 30 anni…. un terzo di vita passati con una persona che adesso non vuole piu condividere con me nulla e senza che io gli abbia mai fatto un torto! Ma come è possibile? Purtoppo finchè non la smetto con tutte queste domande non ne esco. E il dolore continua a ripresentarsi.. mannggia
sono anziano,83 anni,per ubbidienza alla volontà del signore,ho dovuto rinunciare a colei che,incontrata e amata,avrebbe potuto essere lamia felicità.-dopo 50 anni,in attesa della fine della vita,è sgorgato dal cuore tutto l’amore represso.-
vorrei terminare la vita offrendo quel ricordo indimenticabile
alla memoria di cole che ho amato senza vivere l’amore.-
quanto dolore!- Mario Caccioppoli.-