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Lettera pubblicata il 26 Maggio 2011. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore crema.
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Ciao simbabimba, provo anch’io un po’ di invidia come te quando vedo gli altri pieni di impegni specie quando vedo le coppiette in giro che si scambiano abbracci, baci e scherzano tra loro; invidio queste persone perché, come te, resterò solo non credo che troverò mai amicizia o amore ho troppe insicurezze e forse non credo neanche più che possa accadere, in ogni caso ritengo sia ormai un po’ tardi per questo genere di cose. Per il fatto di sentirmi in qualche modo diverso dagli altri, non penso sia solo una sensazione io sono in qualche modo diverso dagli altri, non superiore o inferiore semplicemente diverso, come se non appartenessi a questo mondo ma, se così non fosse probabilmente non sarei io.
Grazie comunque per le tue parole fa sempre piacere essere compresi e ricevere qualche parola di conforto ti ringrazio molto.
Ricambio il tuo abbraccio.
P.S.: Posso chiederti di dove sei? Forse un giorno un raduno di “diversamente fortunati” riusciamo ad organizzarlo.
P.P.S.: Se ti chiedessi se hai una mail per scambiarci due parole sarebbe troppo sfacciato?
Avete tutti un pò descritto quella che è pure la mia situazione.
Anche io sento profondamente di essere un tantino fuori luogo in questo mondo…stare con gli altri mi è gradito quanto basta…quando i miei ‘amici’ mi cercano cerco sempre una scusa per starmene da sola…odio la gente comune e conformista,odiole masse informi,odio le finte amicizie dalle quali sono circondato,odio le persone ipocrite che nemmeno ti conoscono e giàdicono di volersi bene,odio le ostentazioni di una felicità fasulla..se mi guardo intorno vedo solo tanta cattiveria e superficialità…e più passano gli anni più aumenta la mia voglia di isolarmi…
Ciao a tutti.
Avete mai pensato che l’invidia che avete nelle persone, che hanno molti impegni è mal riposta?
Mi spiego.
Al contrario vostro, probabilmente queste persone, sono vuote e colmano questo vuoto con gli impegni.
Probabilmente non si sono mai fermate allo specchio a guardarsi interiormente, o probabilmente non ne hanno voglia.
Vedete, a mio parere avete inconsciamente tirato il freno a mano, per paura, e aspettate che arrivi una persona a togliervelo.
Non ne avete alcun bisogno.
Se siete così profonde da analizzare il vostro io, siete anche sicure per prendervi cura di voi stessi.
@simbabimba, non trovo cosa ci sia di strano nello star bene da soli.
E’ il primo passo per stare bene con gli altri, e amare.
Hai bisogno che qualcuno ti metta lo specchio davanti ai tuoi occhi e ti dica:” hai visto come sei bella dentro? Non rattristarti e sorridi. “.
Ciao
Guardate qui…dopo tanta sofferenza questa è stata la mia risposta:
http://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_di_Asperger
Se avete domande:
http://www.spazioasperger.it/
Ovviamente non è riferito a tutti voi, ma ad un paio di commenti che ho letto.
🙂
Ciao a tutti voi, finalmente, trovo i miei simili e con persone così, che dicono le cose come realmente stanno, mi sento profondamente a mio agio. In tutti voi noto, come è nel mio caso, una introspezione notevole, e una vera coscienza di sè. Il fatto è che, non sono mai stata sola, ho sempre avuto relazioni lunghissime, ma con tutti provo la sensazione di solitudine e la colpa è solo mia. Sono io che voglio stare sola, ma ultimamente non accetto più questo mio stato d’animo. Sembra che gli altri avvertono la mia esigenza di stare sola, e appositamente faccio vedere la parte peggiore di me per allontanarli. Eppure come Simbabimba, sono una bella ragazza, intelligente, ma non ho interesse a fare nulla. Non ho programmi e il farli mi crea ansia e insicurezza. Non ho avuto un’infanzia felice, quindi nemmeno tutto il resto a seguito. Sono arrabbiata per questo, perchè il mondo non mi ha capito e allora provo odio, forse è come se mi volessi vendicare per tutto ciò che mi hanno fatto, perchè una volta ero sensibile, adesso non ho più intenzione di farmi fare del male, perchè ero veramente troppo buona. Spero vivamente di uscirne presto da questa situazione…anche se ormai è una vita che sto così. Scusate se mi sono dilungata, e sfogata. Un abbraccio a tutti voi.
Leggendo alcuni commenti, mi è venuta un’illuminazione, e se fosse che il nostro io, non riuscisse a venire fuori? Se fosse perchè ci sentiamo inadeguati, se ci fossimo abituati alle frustrazioni alla mancanza di affetto? Se fosse perchè abbiamo ricevuto e donato poco amore? Se preferiamo lasciarci andare, invece che di reagire? Io non so voi, sentendomi accettata e libera, comincio a sentirmi meno sola…..eppure soffro di solitudine cronica da 39 anni..
Ciao Alloranonsiamosoli
Ho letto il tuo pensiero. Ti dico una cosa.
L’uomo/donna alla nascita è già solo/a, ma questa solitudine non si avverte perchè per i primi anni sei con i genitori.
Poi subentra la necessità di stare con i propri amici, riconoscersi quindi in un gruppo e adottare dei codici, come può essere la moda.
Sai che ti dico?
Gli amici sono pochi, al massimo 5, se ci sono. Il resto sono conoscenti.
Quello che tu scrivi, lo avvertono tutte le persone, ma c’è chi lo avverte meno e chi lo avverte di più, come te e qualcun altro.
Questo scavo introspettivo, cara mia, ti rende unica e consapevole di te stessa.
Non so come sia la tua vita affettiva, se hai un compagno, ma avverto in te il bisogno di affetto, vero e sincero.
Un affetto che non si misura in regali, perchè non è materiale.
E’ un affetto che si misura in “prendo la macchina e ti porto in spiaggia, prendo un sacco a pelo e abbracciati guardiamo le stelle”.
Momenti univoci.
Fammi sapere.
Ciao.
Ciao Gabriele grazie dell’attenzione che mi hai dedicato. Ho scelto di vivere da sola alla giovane età di 23 anni, ma questo mi ha portato tanta sofferenza e senso di ineguatezza. Spesso ho preferito subire, che difendermi perchè mi sentivo più vulnerabile, rispetto a chi ha una famiglia che anche in modo invisibile ti tutela. Dopo tanti anni di sottostare alle sofferenze e avendo creato un muro attorno a me, mi sto rendendo conto solo adesso, di quanto tempo ho perso a pensare agli altri, alle loro impressioni su di me, piuttosto che curare le mie sofferenze. Ecco la vita ora mi chiede il conto, il mio fisico si ammala di sciocchezze un giorno si e l’altro pure. Ecco ora ho bisogno di pensare a me, ma non so come si fa. Non riesco a crearmi un’amicizia sincera e leale, un pò perchè non mi fido del prossimo e un pò perchè non so cosa offrire ad un amico, non so cosa dirgli, se non il peso che porto dentro. Ma dentro me, mi ribello ecco perchè sto male. Ho un compagno che è una vera manna dal cielo, ma rimango pur sempre io, con i miei fardelli pesanti e una vita da ricostruire, sia emotivamente che a livello pratico. Concludo poi, dicendoti che confermo quello che tu dici, do molta importanza al senso di giustizia, alle cose spirituali e morali.Ti saluto e grazie ancora.
Ciao Alloranonsiamosoli
Ti porgo delle domande secche, che potrebbe risponderti.
Cerchi la felicità?
Immagina di essere felice; cosa hai che ti manca ora?
ciao a tutti!
gabriele, grazie delle tue parole…ma quello che mi chiedevo…quando una sta molto meglio da sola perchè segue solo i suoi ritmi e non deve preoccuparsi di essere sempre “perfetta” o anche solo trovare compromessi sulle cose da fare, bè, nn so quanto sia sano! anche se ha i suoi vantaggi..