In realtà prima pensavo non fosse una cosa normale arrivare a quasi 30 anni con questa dose di sfiducia nei confronti dell’amore. Sono trascorsi su per giù 6 mesi da quando ho finalmente concluso la mia ultima storia importante, durata quasi 7 anni, prossima al matrimonio, logorata fino alle radici. Una chiusura indolore da entrambe le parti, era scontato per entrambi che ormai tutto fosse finito.
Dapprima mi sono lasciata prendere la mando dall’euforia dell’essere tornata single, quindi non ho fatto molto caso a cosa si sviluppava intorno e dentro di me, ora trascorso un po’ di tempo me ne rendo conto… Niente mi attira più come prima. Ho persino provato a reinnamorarmi dell’amore. Forse ho sbagliato perché ho scelto il primo che capita, una persona con la quale ho un forte legame di amicizia. È stato così facile scambiarlo per amore, ma ora razionalizzando non era la persona adatta a me, ben poco in comune e soprattutto nessun sentimento forte, niente di particolare, l’ennesimo niente di che… Ho iniziato a chiedermi come tutto ciò sia possibile. Il mio ex fidanzato nei primi periodi, soprattutto prima di metterci insieme, sembrava dover essere l’amore della mia vita, ed invece sono riuscita solo a trascinarmi per 7 lunghi anni una storia mal funzionante, priva di anima, priva di estro… Eppure se mi guardo indietro sono così convinta di essermene innamorata. E così è stato per tante altre storie vissute a cavallo dell’ufficiale, sembravo sempre stra innamorata, aprivo blog in cui descrivevo ogni battito del mio cuore, dettagliatissimi colori delle farfalle che svolazzavano nel mio stomaco… E poi? Poi nulla più, rileggo cose scritte e non capisco da dove venisse tutta quella passione. Possibile che io sia capace di rimuovere così a fondo i miei sentimenti? Oppure in realtà non li ho mai provati ed era solo un illusione, la disperata ricerca di qualcuno da amare e che possa amarmi. Non sapevo darmi una risposta, ma vissuta quell’ultima esperienza, quell’ultimo disperato tentativo di attaccarmi a qualcuno, sfociato poi in una bellissima amicizia per carità, ma che nulla ha a che fare con l’amore, bè credo proprio che i miei dubbi siano stati risolti. Non posso più fidarmi di me stessa perché tendo a confondere l’amore con il bisogno di credere ancora che esista, quindi di conseguenza non mi fido dell’amore perché non si è mai fatto riconoscere, a tal punto che mi ha convinto della sua non esistenza… Ed infine non mi fido degli altri, degli uomini, perché con quattro parole e quattro moine sanno illuderci ed il nostro cervello femminile è così in grado di lasciarsi illudere, di leggere fra le righe di un qualsiasi dialogo, bacio, approccio cose che in realtà gli uomini, in tutta probabilità, non sono nemmeno in grado di provare, anzi meglio, certe cose forse non sono nemmeno in grado di pensarle.
Lascio a voi il mio sconforto, ma non crediate che io sia una donna depressa, in realtà ho scoperto altri piaceri dalla vita, l’arte, la musica, il teatro ora sono tutto ciò di cui ho bisogno per riempire questo vuoto che la mancanza tangibile di prove sull’esistenza dell’amore ha lasciato in me. E mi è più che sufficiente, è appagante, è reale.
Saluti a tutti.
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso
Beh…io credo che l’amore fondamentalmente sia tanto affetto…
All’inizio c’è sempre la passione, c’è sempre il fuoco poi è ovvio che si affievolisca, non deve spegnersi, ma si affievolisce 🙂
Quando accendo il camino faccio un grande fuoco iniziale, poi a mano a mano che si formano le braci lascio quelle, non più la fiamma ma i resti di essa a scaldare la casa, e non spengo mai il camino, lo tengo sempre acceso ma a bassa temperatura, quel tanto che basta per scaldare la casa 🙂
Una volta ho provato una grande passione, per oltre due anni era il fuoco, poi mi ha mollato, per questo non so se dirti che davvero tutto si deve affievolire o meno…
Sta a te vedere se vuoi accontentarti o no…
Bene, credo tu abbia detto la parola che più odio sulla faccia della terra. Accontentarsi.
Non l’ho mai considerata una cosa positiva… o si è appagati di ciò che si ha o non lo si è, accontentarsi vuol dire desiderare di piu ma accontentarsi di ciò che si ha… e perchè? perchè farlo?
Tutto si affievolisce? Non sono perfettamente daccordo, direi che cambia, quello è certo, non c’è più la passione della scoperta, questa però dovrebbe essere sostituita da qualcosa di nuovo, qualcosa chiamato complicità, volontà di stare insieme e pertanto di dimostrare e di ricevere dimostrazioni. Costantemente. Ho sempre pensato questo, e vedendo ad esempio la vita di mia sorella e di suo marito sono convinta che possa essere cosi. Dapprima credevo fosse una regola, ad oggi scopro che forse loro sono un eccezione che conferma la regola.
Conosco molta gente, e nessuna coppia purtroppo è come loro, perfettamente sintonizzati, litigano per riflettere e non per darsi fastidio l’un l’altro, per migliorare, e crescono, giorno dopo giorno, insieme. E’ questo che si dovrebbe creare dopo la passione, ma è questo che fondamentalmente non si cra…
Eccezioni che confermano la regola non mi danno la speranza di guardare in positivo… non posso accontentarmi no. non lo potrò mai fare.
Io voglio il meglio, e se il meglio non c’è, ci sono io che molto probabilmente sono e sarò sempre la miglior compagnia per me stessa.
Stessa cosa dopo 9 anni insieme di cui 6 di convivenza.
Boh. Non capisco.
L’unica spiegazione che ho è che l’amore sia un sentimento a scadenza.
Ciao
Nick_mi
non amo i discorsi di genere. Dire che gli uomini in genere non sono in grado di pensare, provare sentimenti (e coltivare progetti e ideali), a parte che tante lettere in questo forum ti smentiscono, mi sembra più una tua proiezione del momento, di come tu ti senti. Capitano, nella vita, delle fasi di inventario, che son utili anche a conoscerci meglio. Fasi più vuote delle ‘euforie’ che descrivi. A parte che, alla fine di una lunga storia, tanto più logorante, mi pare più naturale una fase come la tua, di introspezione, che essere pronti a saltare su un nuovo treno. Perché gli esseri umani hanno difficoltà ad acettare dei periodi non voglio dire di convalescenza, ma anche di riposo, contatto con la propria identità innanzitutto? Tra l’altro avevi 20anni quando ti sei messa con l’ex, ora ne hai 30, forse c’è una donna in te che vuole farsi conoscere da te. Non totalmente diversa, ma neanche identica a chi eri. Parli di storie a cavallo. Cioè flirts? Se così fosse, nella storia logorata e logorante che dici, le hai cercate proprio per darti una spruzzata euforizzante. E forse in realtà l’amore, l’essere innamorata, tu, e da un bel po’ che non sai cos’è. Tornando a fidarti di te, spazzando via un po’ di luoghi comuni e non cercando nè rifiutando l’amore forse potresti goderti ‘una vacanza’, un bel reset purificante. E anche fidarti di te. Non credo che tutti gli uomini dicano consapevoli o inconsapevoli cazzate. Nè che ogni donna ci caschi facilmente. Non credo neppure che la passione e l’entusiasmo cedano per forza, se la base c’è. Credo però che innamorarsi, davvero, noi per primi, non sia così facile, banale. E che l’euforia non sia per forza un sintomo d’amore. Se siamo più chiusi (e a volte è inventario, no rifiuto) non ci euforizziamo facilmente, se abbiamo nostalgia di emozioni e di noi stessi euforici, o persino per paura di star soli o per distoglierci da noi, ok, possiamo anche avere… L’imprinting euforico per chi in realtá non ci siamo neanche dati il tempo di conoscere. Ma questo è di per sè un difetto dell’amore?
Mi riconosco molto in quello che hai detto in quanto potrebbe essere una qualsiasi delle possibilità da te citate, nostalgia delle emozioni e di noi stessi euforici forse è quella che mi si addice di piu, e che indi mi “frega” anche di piu…
Sono perfettamente consapevole che forse è davvero da tanto, moltissimo, forse addirittura mai, no mai non lo posso dire, che non amo più davvero… troppo presa dalla voglia di euforia come la chiami tu. Spesso mi sono ingannata.
Vorrei smettere ed il mio essere delusa in generale non rappresenta altro che questa pausa, questo inventario…
Ma non è che io non voglia stare sola, io preferisco la solitudine ad un altra fregatura autoinflitta, sia ben chiaro.
è che non mi sembra facile distinguere la realtà dalla fantasia… tutto qui… quindi non mi fido piu di me stessa per questo, perchè essendo una persona che ama l’amore, ama la sensazione dell'”euforia” rischio dinuovo di ingannarmi da sola…
mi chiedo… riuscirò a capirne la differenza se verrà l’amore, quello vero? non lo so… probabilmente lo snobberei per paura… e non è proprio bella come cosa… sbaglio?
Ciao, capisco moltissimo come ti senti, ho 30 anche io e sono veramente stanca di queste storie “a scadenza” come le chiami te, la differenza è che, diciamo, il più delle volte a me il sentimento dura oltre i due anni, ma non in chi è di là.
Non mi sento una donna da meno se non ho un uomo accanto, ma anche io come te nonostante le tante storie non penso di aver mai trovato quello “giusto” con cui ci fosse un’intesa reale, e penso che comunque ci sono tantissimi maschi superficiali e immaturi che non hanno certo voglia di spendere il loro tempo e le loro energie in sentimenti, anche se parecchi postano qui dentro, non significa praticamente nulla perchè fuori la stragrande maggioranza vuole storie disimpegnate.
Ormai a me sembrano tutti tristemente uguali quelli che conosco fuori: senza interessi, calcio, discoteche e vestiti di marca, non hanno mai aperto un libro, non sanno mettere in fila due parole in un italiano accettabile, non sanno discutere di temi profondi, e lo riscontro anche negli uomini fino ai 40, purtroppo quelli decenti son stati già “presi”. Anche io non accetto, come le altre persone che hanno scritto sopra, di accontentarmi, perchè lo trovo triste e di comodo, vorrei una persona da cui essere presa davvero e con cui durasse , ma per questo tipo di relazione purtroppo corrono tempi davvero bui.
Ciao,
sono Roberta.
Sono d’accordo con te, noi donne facciamo presto ad illuderci mentre gli uomini nemmeno ci arrivano a capire che danni fanno sulle persone che non meritano la loro cattiveria.
Loro pensano solo al loro piffero dei paesi bassi, del resto per troppi uomini, nel loro corpo, chi tiene le palle è chi le ha in senso fisico e non metaforico ;).
Gli uomini sono deboli solo quando s’innamorano e spesso delle stronze come noi lo facciamo con gli stronzi.
Uomini umani ben pochi, molti vedono solo il desiderio di soddisfarsi sul sesso, ma se esiste Dio, lui non sapeva cosa sarebbe successo su tutto?
Ma dice che ci ha dato fiducia. Ma!….
Quando sei giovane sogni e ti sembra che si possa tutto, ma man mano che invecchi non ti rimane nemmeno la speranza e disilluso/a in tutto, alla fine tamponi con l’arte, la musica ecc. che è cosa bella e giusta (ne so’ qualcosa) ma ad un certo punto ti senti solo uno schifo dopo un po’ e come ti mancasse qualcosa.
Siamo dei primati come le scimmie e quindi esseri predisposti a socializzare ed è triste tornare a casa da soli, dove al massimo, vi accoglie Fido e Fiffi che al massimo ti parlano a modo loro ma loro capiscono noi e noi non loro. Ma non eravamo esseri intelligenti? Bo! Con l’età si capisce sempre di meno come và il mondo, quello che mi sembra d’aver capito è che l’amore dura un batter d’occhio, che siamo predisposti, con questi trucchetti della natura, a procreare ma poi nulla.
Alla fine l’amore cos’è? Ci sono diverse forme d’amore, anche tra due persone che hanno profonda fiducia l’una dell’altra ma il sesso rovina sempre tutto e lo dice una che tutto sommato gli piace pure…..
Io ho scelto “sempre sola che mal accompagnata” e per cui c’è chi dice che sono volubile. Non forse che sono molto attenta a chi mi porto a casa?
Quello che mi da’ fastidio, sinceramente, è che a parte gli uomini, che sono così e basta ma qualcuno di diverso c’è, mi lascia sfiduciata il fatto che siano le donne che prima di tutto ti vanno contro su troppe cose, che vengono a criticarti su quasi tutto.
Quark diceva una volta, gli uomini devono stare attenti agli uomini ma le donne hanno contro gli uomini e pure le donne. Amara verità direi.
L’amore esiste secondo me ma quella tranquilla di due persone che semplicemente stanno bene insieme anche senza il sesso, anche quasi più amici direi, o fratelli. E’ troppo stressante tutto questo su e giù d’alchimia che la natura ci riserva quando iniziamo un rapporto sentimentale.
E’ meglio il dopo all’amore passionale, ma come tra amici si sta’ bene solo se si hanno tante o fondamentali cose in comune tipo i valori etici.
Ragazza mia, a vent’anni, ero svuotata dopo la fine di una relazione, mi ci sono voluti 4 anni per riprendermi e sinceramente maledico d’essere risorta da quel periodo vuoto ma almeno pieno di tante altre cose.
L’amore come troppo spesso la intendimo, è troppo impegnativa per i miei gusti, forse lo è oramai pure per te. Ciao:)
Ammazza che crociata “anti-uomini”.
Meno male che almeno alcune di voi ammettono che non siamo tutti dei decerebrati erotomani..
Ad ogni modo mi permetto di dire la mia. Ho una buona e una cattiva “notizia”. Quella buona è che, selon moi, l’Amore esiste. Quella cattiva è che è a tempo determinato.
Le provi tutte, magari anche il partner e non solo tu è impegnato a reinnamorarsi di te, ma non c’è niente da fare…
Io ci ricasco sempre, nella speranza che duri per sempre, ma non mi faccio illusioni.
Adesso per esempio sono insieme ad una ragazza che amo con tutto me stesso, le cose vanno bene, stiamo bene, parliamo tanto, di tutto. Eppure io non riesco ad essere felice al 100% perché il timore che possa finire, non dico tra un’ora, in un indefinito futuro, mi fa stare sulle spine. Quali sono gli unici giorni in cui provo la felicità? Quando per 24 (va bhè anche 48/72) ore riesco a non pensarci..
Ci sono amori eterni, ma sono veramente rarissimi. Sono appunto l’eccezione alla legge universale.
A livello esistenziale però… dovremmo comprendere la caducità di qualunque sentimento, anche del più grande. Siamo precari a questo mondo per definizione, penso all’ultima utente che si rivolgeva (spero ironicamente e non sul serio) a dio. Io sono agnostico però credo che uno dei problemi sia questo: ci hanno inculcato il mito dell’immortalità, quindi l’Amore, cioè l’espressione più alta della nostra anima immortale, dovrebbe essere eterno. Invece vivendo scopri che ci sono amici che ti accompagnano per tutta la vita… e amori che dopo qualche anno, a volte dopo una manciata di mesi.. ti abbandonano. Per non parlare di quando siamo noi stessi che, a volte inspiegabilmente, non riusciamo a provare per il partner più niente se non un fraterno affetto. tenterei anche una spiegazione non religiosa ma legata all’evoluzione socio/culturale dell’essere umano. Viviamo non più nella cultura dell’essere, in cui le energie vengono concentrate su se stessi, amandosi e rispettandosi, e sugli altri, che ami e rispetti, bensì nella cultura dell’AVERE. Temo, e non parlo dei più gelosi e possessivi, che inconsciamente uomini e donne si “possiedono” reciprocamente. Ripeto: inconsciamente. Se accade che il partner smette di amare (non a caso spesso chi lascia dice “ho bisogno di stare solo/a”, “sento il bisogno di più libertà”, “il nostro rapporto mi stava soffocando”: fateci caso.. sono tutte ribellioni contro un senso di oppressione, di possesso), noi ci sentiamo “frodati” perché viene deluso, anzi abbattuto, quel senso appagante che chiamiamo guarda caso “appartenersi”. E non è un fenomeno culturale italiano, perché nelle lingue di mezzo mondo il “lessico d’amore”, che è un lessico del possesso, è praticamente identico..