Buonasera, ho 26 anni e capita raramente che io mi fermi a ragionare su ciò che penso, perché non arrivo mai a un dunque e ogni volta sono punto a capo. Questo è uno di quei momenti e scrivendo qui, magari, qualcuno può capire come mi sento. Ho poche amiche ma buone, un ragazzo splendido, una famiglia che non sempre mi ha supportata ma comunque so di poter contare su di loro. Eppure sono sempre infelice! Soffro di questa profonda insoddisfazione senso di solitudine, inadeguatezza. Non so cosa voglio, non mi sento all’altezza del mio ragazzo, combino un sacco di cavolate, mento spesso e senza motivo, nascondo le cose. Non ho un obiettivo, vivo sempre alla giornata, non riesco a concludere mai ciò che inizio. Penso di soffrire di diversi disturbi.. ho provato più volte ad intraprendere percorsi dalla psicologa ma non sono serviti a molto. Qualche anno fa sembrava che le cose andassero meglio con me avevo costanza nello sport e mi comportavo in modo corretto nei confronti delle persone che amo. Ma poi ci sono ricascata, mi sento buona solo a fare danni e a volte vado in questo stato di depressione perché mi faccio schifo.
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Categorie: - Me stesso
Ciao Giorgia.
Mi sono sentito così per tantissimi anni, poi ho toccato il mio fondo e ho voluto cambiare rotta.
Ho conosciuto il counseling, ho lavorato in me, ho frequentato una scuola di counseling, poi corsi vari, ho letto libri e visto video che potessero farmi comprendere quel dolore interiore che mi perseguitava.
Ti comprendo e scrivi chiaramente quali siano le tue difficoltà, ma devi ascoltarti tu, imparare ad amarti, imparare cosa sia l’amore e scoprire chi sei.
Non è uno psicologo o un counselor o una persona cara che ti portano fuori da quelle sabbie mobili, solo tu hai la chiave di volta.
Come tutti sei sola in questa ricerca di te, nessuno ti verrà a salvare.
Le persone care possono solo sostenerti, darti amore se ne sono in grado, ma non possono fare i passi per te.
Ti auguro di trovare te stessa nel tuo cammino di coscienza, poiché sei molto di più di ciò che credi.
Un abbraccio