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Lettera pubblicata il 17 Ottobre 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Cli.
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Ciao Cli
Il discorso “della minaccia” l’ho tirata fuori come ultima ipotesi.
L’ho scritto già in un altro post, ma lo ripeto anche qui: spesso le donne di oggi, lamentandosi di tante cose, non mettono l’accento su ciò che è davvero importante e le fa soffrire davvero. Credendo erroneamente che noi uomini dobbiamo capire tutto e leggere nel vostro cervello.
Noi saremo anche un po’ superficiali, non lo nego, ma voi pretendete che stiamo lì a cercare di capire ogni vostro stato d’animo.
Un po’ come i bambini: se gli dici di non fare una cosa continuareanno a farla. Ma se li fermi, se fai loro capire che facendo quella detrminata cosa rischiano di farsi male, allora probabilmente ci penseranno due volte prima di rifarla.
E’ vero, tu mio dirai che un uomo non è un bambino. Ma è per farti capire il concetto.
Ma perchè in linea generale noi le cose che non ci stanno bene le diciamo schiettamente e forse anche “a brutto muso”, mentre le cose meno importanti neanche le consideriamo ?
Riflettiamo dai !
rispondo a kid
“se un uomo o donna ” ( sia un amico o un conoscente o un collega di lavoro) si rivolgesse a me spesso (IN MODO GRAVE E REITERATO)in modo volgare o violento o esagerato, allora quell’uomo e quella donna non farebbero più parte della mia vita perchè non lo/la stimerei più
.. tanto per chiarirti le idee su cosa mi sono promessa tanti anni fa’.
Giada
Eh lo sapevo!
Per te è una scelta , ma ti renderai conto che non è equilibrata perché pesare anni di storia con uno o due “mi hai rotto i cosiddetti” , perché perderesti la stima è esagerato.
Ma , soprattutto ,non puoi applicare lo stesso parametro con gli esterni o dentro la coppia dove c’è una differente confidenza ed intimità, sennò siamo in zona “mania” di protagonismo. Nel senso che qualsiasi cosa accada , indipendentemente dalle circostanze e dal soggetto , tu reagiresti sempre in quella maniera, perché sei fatta in quel modo. Questa è una tua sovrastruttura.
Guarda che la stima la si può perdere anche verso persone che non alzano i toni ,perché ci son mille altre mancanze di rispetto molto più pesanti e reiterate di un “mi hai rotto” ,detto una volta o due.
Questa frase “mi hai rotto” è l’espressione forte di un bisogno da rispettare, che sia un momento di stress ,uno stato d’animo o uno spazio, e non è già una offesa personale. Significa “Basta!non ne posso più, smettila! ” e non già “sei una rompicoglioni, non ti sopporto più “.
Evidentemente,per dirlo in quella maniera più diretta ed immediata, potrebbe significare che, in precedenti ed analoghi momenti , quei bisogni erano stati da te disattesi allo stesso e fastidioso modo .
Scusa ,perché non gli chiedi perché ti ha risposto in quella maniera , quella volta?
Perché son curioso il come l’abbia motivato.
Io , quando ci sono arrivato a dirlo , è stato perché mi ero rotto di dovermi riorganizzare all’improvviso (essendoci stato già un precedente qualche giorno prima) a seconda delle sue “paranoie(?)” o ritardi nel fare le sue cose.
Più varie risposte a cxxo, tutte gratuite!
Perché è una assoluta mancanza di rispetto ,molto più grossa del dire “hai rotto i co......” , il non tenere conto anche delle altrui esigenze , tangibili ed oggettive, costringendo quella persona a riorganizzarsi sul momento.
Poi pensala come credi , ma t’assicuro che non è un atteggiamento equilibrato neppure il “deve andare tutto come voglio io, sennò è meglio chiudere”.
Questo non sarà sempre possibile. La miglior caratteristica per la felicità nelle relazioni è proprio la duttilità e non la sopportazione o l’imposizione.
Avere degli schemi predefiniti di felicità porta proprio all’infelicità , perché le persone sono soggette a variabili comportamentali ben più ampie di quelle che tu ammetteresti .
Io , ti consiglio sempre di farti delle letture in merito , anche per semplice cultura personale. Senza polemica.
Cara Giada Kid ti ha steso ! Complimenti Kid ! Bella disamina scritta in un italiano fantastico !
il buon kid non dice mai9 str onzate. magari ha un po’ di sicumera (come me)…ma porca miseria se è obbiettrivo!
Ultimamente anche per me è diventata difficile la “convivenza” con il mio ragazzo. Io, chiusa e riservata, lui troppo troppo aperto..fa ridere tutti e spesso ridono anche di lui…Ha 40 anni e spesso mi chiedo se ci sarà mai un momento in cui tutta questa “immaturità” si fermi. Io forse sono troppo musona…ma lui al contrario nn sa darsi un limite, canta tutti i giorni, fa battutte, mi ripete mille volte le stesse cose e non riesce a stare serio nemmeno quando io gli chiedo di fare un discorso serio per 5 min. Mi da sui nervi…quando glielo faccio notare poi dice che io sono rognosa…e noiosa…Forse o forse non siamo compatibili…non lo so piu. ALtre volte invece fa discorsi seri sulla convivenza, di comprare una casa insieme…quando non riesce a mettere via sul conto corrente nemmeno 5 € al mese, è sempre in rosso…
@lilly mi sembra di capire che siete agli antipodi e che il vostro destino sia già scritto.
Se vuoi lasciarlo, l’unico consiglio e di non aspettare una nuova liana sicura, ma semplicemente di lasciarlo, e di non comprare assolutamente una casa insieme, che domani renderà la separazione più complicata.
Lilly,
da quanto tempo vi frequentate?
Lilly, averne di “caciaroni” così. Canta sempre e fa battute pure! Uno allegro, finalmente! Sono uomo, ma mi piacerebbe conoscere un tipo così, co’ tutti ‘sti depressi che ci sono in giro, capirai: è una benedizione.
Se invece a te dà sui nervi, non avete speranze.
Comunque ricorda che è l’ironia che ti salverá la vita, non la “seriosità”. La serietá non ha niente a che vedere con l’atteggiamento serioso, appunto.
Auguri.
Ciao a tutti; non conoscevo questo forum, l’ho appena scoperto e ho deciso di prendere coraggio e rivolgermi a voi per un consiglio.
Questo post è molto vecchio, ma mi ha colpita perché potrei averlo scritto io. Nel mio caso non si tratta di una relazione a distanza, ma mi trovo in una situazione analoga. Sto insieme al mio ragazzo da 6 anni; ci sono sempre stati litigi (solitamente cose di poco conto, incomprensioni che venivano risolte facilmente e nel giro di poco), ma da molto tempo il suo comportamento nei miei confronti è cambiato. Non ha più pazienza (anche per stupidaggini, ad esempio se ci sono problemi con la linea telefonica e salta la comunicazione mentre stiamo parlando si scoccia con me), nel caso in ci sia una discussione, lui rifiuta di parlarmi, spegne il telefono e mi ignora; è successo che mi ignorasse per giorni interi senza darmi la possibilità di replicare. Ho l’impressione che lui dia per scontate molte cose e sono stanca dei suoi aut aut “o mi accetti così oppure quella è la porta” nei momenti di litigio, odio il modo in cui mi fa sentire in quei casi e odio il fatto che il mio cercare sempre un chiarimento con lui, qualsiasi cosa faccia, in un certo senso legittima questi suoi atteggiamenti che interpreto come mancanze di rispetto e basta (perché anche solo il rifiutare il confronto con una persona spegnendo il telefono per me è una mancanza di rispetto).
Chiarisco che anche io ho sbagliato e sbaglio ancora: in passato molte volte arrabbiandomi ho alzato la voce, l’ho trattato senza rispetto e me ne sono pentita; in più sono una persona insicura e mi capita spesso di farmi mille paranoie e di dare importanza a cose che forse non ne hanno. Lui è, come me, una persona riservata e molto insicura, però ormai è abituato a comportarsi così e si sente legittimato ad avere certi atteggiamenti e la situazione è diventata insostenibile tanto per me quanto per lui, perché si accorge di tirar fuori il peggio di sé nei litigi e non ne va fiero. Ho modificato i comportamenti che ho capito essere sbagliati e cerco di essere più comprensiva e voglio che le esigenze di entrambi vengano rispettate, ma lui si sente giustificato a continuare su quella strada, della serie “sei stata tu a cominciare, io mi sono adeguato ai tuoi modi di fare e adesso vuoi cambiare?”. Io posso capire il suo punto di vista, ma ci siamo conosciuti davvero in giovane età: negli anni siamo cambiati noi e il nostro modo di affrontare i problemi e non voglio vivere una relazione tossica in cui ad ogni litigio si gioca ad affossarsi vicendevolmente per ripicca.
Per quanto mi riguarda i momenti belli nella nostra relazione superano quelli brutti, lo amo e lui è una persona che apprezzo con sincerità, non lo dico perché spinta dall’abitudine o dalla paura di restare da sola. Però non credo sia giusto stare male così, non capisco se ci sia un modo per modificare lo stato delle cose oppure no. Più che dargli i suoi spazi e prendermi i miei non so che fare…