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Non lo sopporto più, sbaglio io?

di Cli

Ciao a tutti, conosco da tanti anni questo forum che frequento sporadicamente (più che altro leggo, specie quando ho appena litigato col fidanzato) e volevo chiedervi un consiglio.

Ora, so che qui molte persone hanno dovuto fare i conti con l’essere stati lasciati, alcuni covano una certa rabbia verso il genere femminile, altri no, comunque in molti sentono di aver subito un’ingiustizia ed è per questo che mi rivolgo a voi, perchè vorrei un’opinione da chi sta dall’altra parte della barricata. Premesso che non c’è nessun altro, perchè qua pare che, a detta di alcuni, quando una donna lascia un uomo, deve sempre esserci un altro 😛

Sono quasi 5 anni che sto con il mio fidanzato, che poi sarebbe anche il primo ragazzo che ho mai avuto (26 io, 25 lui).
Ci siamo conosciuti giocando su internet e dopo mesi di chiacchiere su chiacchiere ci siamo presi una cotta grossa come una casa instaurando una specie di relazione platonica che è stata da subito abbastanza problematica per via della distanza e del fatto ovviamente che beh, non ci eravamo mai visti…
E’ andata avanti così per qualche tempo, finchè, appena possibile, ci siamo incontrati di persona ed abbiamo cominciato a fare sul serio, stando insieme 24/24h per un paio di settimane (o più) ogni 3 mesi circa, è sempre andato tutto bene. La lontananza a volte è pesante, ma dopo anni ci si fa l’abitudine.

Il problema è che qualcosa sta cominciando a scricchiolare.
Ultimamente non sopporto più certi suoi atteggiamenti che magari una volta mi facevo andar bene perchè avevo paura di perderlo, lui è uno che quando si arrabbia comincia a spararle grosse e ha sempre non solo minacciato di lasciarmi in occasione di litigate magari scaturite da stupidaggini, ma proprio affermato che mi stava lasciando per poi sbattermi il telefono in faccia, spegnendolo fino al mattino seguente. Salvo poi dirmi che no, non aveva nessuna intenzione di lasciarmi… Il giorno dopo. Non faccio troppa fatica a capire perchè io fossi inizialmente abbastanza insicura al riguardo, mi ci è voluto un po’ per realizzare che non sarebbe andato da nessuna parte e che era tutta scena.
Il modo in cui gestisce il suo nervosismo è proprio il mio problema più grande, tra poco mi dilungherò un po’ a spiegarmi meglio. Se da un lato però io ho guadagnato la consapevolezza che non ci lasceremo da un momento all’altro, lui segue ancora la linea del “o te lo fai andare bene o mi lasci” che non è esattamente il massimo per la felice prosecuzione di una relazione che tenga conto dei bisogni di entrambi.

Io capisco il suo discorso, per come la vede lui è un lato del suo carattere e non è giusto chiedergli di cambiare, era già così quando ci siamo conosciuti, perchè mai dovrei pretendere che sia diverso? Lo capisco in teoria, ma faccio molta più fatica ad accettarlo in pratica quando questo si traduce nel fatto che:
1) Si incazza per un nonnulla, per farvi un esempio un motivo di lite ricorrente è il fatto che a volte non capisco bene quel che dice al telefono ed è costretto a ripetere magari più di una volta o diverse cose di seguito. Ora, può mai essere colpa mia? Se non sento, non sento, cosa dovrei farci? Infinite litigate, lo sa che non ha senso prendersela con me ma si innervosisce e si incazza comunque.
2) Quando si incazza (a torto o a ragione) è insopportabile, insulta, non ascolta, se cerco di esporre il mio punto di vista mi accusa di mentire o lo liquida come “stronzate”, pensa di sapere cosa penso meglio di me, abbandona completamente la strada della razionalità attribuendo a me tutte le colpe. Sappiamo entrambi che è lui quello irascibile, ma la colpa è sempre mia, anche nel caso suddetto. Discorsi deliranti riguardo al fatto che (secondo lui) io lo faccio incazzare, perchè lo so che gli da fastidio ripetere, anzi, faccio di tutto per farlo incazzare, perchè magari replico un po’ scocciata dicendo che non posso farci nulla se non lo sento e nel suo ordine di idee replicare=farlo incazzare. Nel suo ideale di gestione della litigata io non dovrei replicare mai (perchè tanto lo sa che sta sbagliando, per sua stessa ammissione), ma dovrei stare zitta e lasciare che sfoghi su di me il suo nervosismo. E se non lo faccio allora sono una stronza perchè lui ci prova a non incazzarsi, ma io non faccio nulla per non farlo incazzare (quando invece faccio di tutto per non sfuriare anche io). Ovvero evitare di replicare, ma credete forse che non abbia provato? Se sto zitta si incazza, se parlo si incazza, qualsiasi cosa faccio è sbagliata e se cerco di non reagire mi provoca finchè non sbotto anche io. Se attacco il telefono apriti cielo.
3) Quando discutiamo per questioni più serie se lui è arrabbiato (e se stiamo discutendo di solito lo è) è impossibile parlarci (ammesso che io riesca a parlarci al telefono perchè spesso si rifiuta di parlare punto e basta). Io parlo e lui non risponde, se risponde è per dire cattiverie o insulti, oppure fa il sarcastico e prende per il culo dicendo “sìsì hai ragione tu, brava” ma di elaborare il suo pensiero oltre “ho ragione io e tu sei una stronza cretina” non se ne parla.

Riflettendoci su, se lo incontrassi oggi mi guarderei bene dal cominciare una relazione con lui e lo manderei affanculo più veloce delle luce alla prima litigata. Perchè dovrei stare con qualcuno che si incazza spesso per nulla e che quando lo fa mi manca di rispetto in ogni modo possibile? Ma allora ero una persona insicura che non stava attraversando un bel periodo ed ora la cosa è un po’ più complicata di così, sono tanti anni che stiamo insieme, so che è una brava persona e che ha anche tanti pregi, sono innamorata o non sarei ancora qui.
Ma è poi è così sbagliato chiedere a qualcuno di modificare un atteggiamento palesemente sbagliato?
Sono figlia di genitori separati dopo tanti anni e se c’è una cosa che la loro separazione mi ha insegnato è che è importante venirsi incontro e che si può cambiare. Mio padre era uno che quando se la prendeva a male piantava il muso, quando lei se n’è andata è stato male, ma si è anche chiesto cosa avesse sbagliato e giuro, non l’ho mai più visto con un muso, sta meglio lui (che tralaltro a 60 anni suonati con la sua nuova compagna fa una delle coppie meglio assortite che io abbia mai visto 🙂 e stiamo meglio tutti adesso.

Il punto è che per il mio fidanzato va tutto bene così com’è, ma io comincio ad essere stanca di venir trattata come un antistress. Sono una persona paziente e in questi anni ho ingoiato tanti rospi, ma sono anche orgogliosa e non ne posso più di lasciare che lui calpesti la mia dignità a questo modo. Un conto è avere un carattere di merda e un altro è pretendere che sia io a venirci a patti, sopportandoti mentre mi ferisci e calpesti il mio orgoglio e i miei sentimenti perchè non sei capace di gestire la rabbia.

In più ultimamente a volte è insopportabile anche quando non litighiamo, si comporta come se fosse mia madre (Sì, sono disordinata e la mia stanza è un casotto, viviamo insieme? No, non vedo come la cosa ti riguardi. Ho voglia di mangiare qualcosa di dolce prima di cena? Sono adulta e vaccinata, faccio quel cavolo che mi pare, non esiste che mi pigli la roba dalle mani perchè non si fa, perchè ti hanno insegnato così, perchè sì.) o sputa giudizi sui miei passatempi (frivoli tanto quanto i suoi..) o sulle persone che mi sono simpatiche, è geloso, mi prende per il culo appena dico una cosa scontata ed è orribilmente dispettoso. Che può sembrare stupido, ma non è possibile che tu ti incazzi appena qualcosa ti infastidisce e poi mi dai consapevolmente fastidio di continuo e, nonostante io te lo chieda, vai avanti ancora e ancora e ancora con scherzi che fanno ridere solo te (ex. zittirmi mentre parlo. E’ uno scherzo? No, è una mancanza di rispetto bella e buona!), finchè quasi non mi viene una crisi di nervi e a quel punto fai anche lo scocciato e hai il coraggio di incazzarti perchè me la sono presa, dopo che ti ho detto 20 volte che mi stavi infastidendo e che non era divertente, era così difficile smetterla? Dovresti ridere CON me non DI me.

Come avrete intuito covo un po’ di rancore e temo di aver virato sullo sfogo pesante. Non è che io non abbia i miei torti, sono distratta, a volte un po’ apatica, mi dimentico le cose e faccio i miei errori. Se me ne rendo conto chiedo scusa, ma non è detto che mi riesca di non ripeterli. Poi quando gli chiedi se c’è qualcosa di me che gli da fastidio ti risponde di no.. Sarà…
In fondo quando siamo insieme stiamo bene, è quando siamo lontani che bisticciamo di più, ma il suo modo di gestire i litigi sempre quello è. Lui poi è terribilmente bravo nel farmi sentire in colpa ed io che comincio a pensare che in fondo non siamo fatti per stare insieme, mi sento un po’ una merda.

Ma fino a che punto è giusto cercare di adattarsi se lui non mi viene incontro?
Ieri abbiamo litigato di nuovo per una stupidata, lui mi sentiva a scatti perchè avevo il vivavoce, si è irritato perchè anche se sapevo che mi sentiva a scatti non ho messo gli auricolari (che per me sono scomodi, ma alla fine li ho messi comunque). E vai col nervoso, giù con gli insulti, le accuse, mi attacca il tel in faccia. Io, che covo tutto sto malloppone, gli ho scritto una mail (cercare di esporre tutto quello che avevo da dire a parole presenta evidenti difficoltà..) e gli ho detto che gliela avevo mandata. Lui mi ha ignorata per tutta la sera ed infine mi chiama mentre sta andando a letto per darmi la buona notte, si rifiuta di parlarne (ma non ci provo neanche vista l’ora) e ci si sente domani. Non è la prima volta che tiro fuori la questione e niente sembra mai cambiare.

Sono io che ho troppe pretese? Non mi sembra di essere egoista sinceramente.

Lettera pubblicata il 17 Ottobre 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 36 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 1
    Angelo -

    Cara Cli, da quanto scrivi si comprende che ha già valutato con intelligenza la situazione, ti poni giustamente il problema di come porti sulla base delle esperienze di sofferenza che hai letto in questo forum e affermi,altrettanto giustamente, che una persona va accettata per quello è ma alcuni atteggiamenti si possono migliorare. Perciò, la mia breve conclusione è questa: continua a dialogare col tuo ragazzo in modo da venirvi incontro, ma se alla fine valuterai la necessità di porre fine alla storia, fallo con la delicatezza che sicuramente ti contraddistingue, cercando di non lasciare rancori nè a lui nè a te stessa. Permettimi un’ultima considerazione: magari le persone che ( eventualmente ) decidono di lasciare sentissero tutte la necessità di non ferire l’altro come la senti tu!

  2. 2
    camy -

    non si può portare avanti una relazione a distanza per 5 anni! ma anche per un solo anno è dura, voglio dire non avete 16 anni, siete adulti e vaccinati, non avete ancora fatto nessun progetto serio di avvicinamento reciproco? è possibile? non ci riesco a credere! come pretendi di poter avere un rapporto normale con un ragazzo a distanza per 5 anni? è assurdo. le persone si conoscono giorno dopo giorno, un rapporto serio è fatto di quotidianità, vedersi, frequentarsi, parlarsi faccia a faccia, guardarsi negli occhi e toccarsi! E non basta vedersi 2 settimane ogni 3 mesi (ogni 3 mesi? ma che rapporto è vedersi ogni 3 mesi?? veramente mi sembrate due adolescenti di 16 anni – scusa non voglio offenderti ma proprio non riesco a crederci!). Solo conoscendovi e frequentandovi nella quotidianità di ogni giorno potrete capire se davvero state bene insieme, è di questo che sono fatti i veri rapporti di coppia, e anche di costruzione di un futuro insieme, così state facendo gli adolescenti da troppo tempo, il rapporto non cresce e tutti e due state dando segni di cedimento, è normale! lui si incazzerà tanto anche per questo! ma come si fa a litigare, cioè a stare lì ore per provare a spiegarsi, per telefono? è assurdo. e soprattutto come si fa a parlare di argomenti seri al telefono? è normale non sentirsi bene al telefono, per questo il telefono dovrebbe essere un mezzo per darsi appuntamento e parlarne faccia a faccia, e non per farne il tramite di una relazione! e appunto, tu dirai: ma come dobbiamo parlare se siamo distanti? infatti il problema che ti sfugge è proprio questo, è questo il nocciolo del vostro rapporto da risolvere: fate un progetto per avvicinarvi, non potete continuare così a distanza per 5 anni! (scusa ma non riesco a crederci, 5 anni di rapporto a distanza, e avere 26 e 27 anni! non ci credo!). Auguri e fate del vostro meglio per far evolvere la relazione, altrimenti lasciatevi perché se non c’è voglia di questo, di far crescere una relazione con dei progetti comuni insieme, che comprendano una quotidianità da dividere insieme, allora è meglio lasciarsi, perché vuol dire allora che si sta insieme per illusione, è un’illusione reciproca la vostra se non ci mettete la concretezza di una vita quotidiana.

  3. 3
    alina -

    Ma pure tu hai un caraterraccio….altro che paziente. Io mi ci ritrovo un po nel tuo ragazzo…io quando faccio una telefonata alla mia madre mi ci vogliono 10 euro di credito per dargli il buongiorno. Li devo ripettere la stessa cazzata minimo 100 volte. Tra l’altro non e sorda! E mi auguro che non sei sorda nemmeno tu! Il risultato: mi fa passare la voglia di richiamarla! Avvolte nella vita sentiamo cio che vogliamo e cio che non conviene facciamo finta di non sentire. Sto leggendo la domanda che ti poni: ” perche dovrei stare con lui se non sto bene”? E allora perche ci stai? Ti chiedo io! Vi litigate per le cazzate: tipo, auricollari, tel sul viva voce….etc, etc…bhoo… chissa se in un domani andate a convivere? Finerete la convivenza in meno di un giorno.

  4. 4
    Fabrizio -

    Ciao Cli
    Mi trovo d’accordo con Angelo. Parlagli e continua a parlargli facendogli presente che questa situazione è per te diventata pesante. E che il passo successivo potrebbe essere quello di lasciarlo.
    Al limite fai una prova: al termine dell’ennesima litigata e relativi insulti lascialo, digli che è finita. A quel punto se tiene veramente a te sarà lui che dovrà agire. Qui non si tratta di far cambiare una persona, ma di far prevalere il buon senso. Litigare va bene, anche innervosirsi al limite ma gli insulti no. Perchè ? Insultare una persona, tanto più la persona che ami non fa parte del carattere ma della maleducazione e del non rispetto. Io per due tre frasi “infelici” pronunciate nell’arco di un ventennio sono stato messo alla gogna. Magari fossero tutte come te.
    Un abbraccio.

  5. 5
    Secco -

    Lui ha capito che ti stai allontanando e punta sui sensi di colpa e sulle ripicche per attirare la tua attenzione. Cerca di rimandare, nella maniera più sbagliata possibile, una cosa che è stata già decisa.
    Tu lo vuoi lasciare ma non hai il coraggio, forse per paura di rimanere “sola”. A volte si preferisce avere qualcuno con cui litigare, che nessuno con cui parlare.
    In questo tuo sfogo è scritto tutto, rileggilo come se fosse un altra persona a scriverlo e capirai.

  6. 6
    Cli -

    @Camy Non è che siamo entusiasti della distanza ed abbiamo sempre voluto avvicinarci, ma a volte le circostanze non consentono di fare quel che vorresti.. Ti pregherei di non liquidarci come sciocchi adolescenti per questo.

    @Secco Se volessi lasciarlo lo avrei già fatto, non ho deciso proprio nulla però è pur vero che lui mi sta esasperando e comincio a farmi domande sul futuro.. Che in questi termini non appare affatto roseo.

    @Angelo, Fabrizio Grazie 🙂 Spero che non finisca con una separazione, dopo tanto tempo insieme a dire il vero mi sembra quasi impossibile che possa finire così, per delle questioni che con un po’ di volontà sono tranquillamente risolvibili. Non sono tipo da dargli un aut aut del genere o cambi o ti lascio, capisco che per lui non sia semplice, quando sei abituato da una vita a comportarti così.
    D’altro canto i problemi vanno risolti in due e se lui non collabora (perchè tanto va tutto bene così) c’è ben poco che io possa fare.. A parte inghiottire il rospo o decidere di allontanarmi 🙁

  7. 7
    Kid -

    Siete fatti male tutti e due , perchè vi provocate a vicenda .
    Tu devi essere più attenta . Es: se ci vogliono le cuffie è inutile che ti incaponisci col viva-voce . Se lui non sente ,ed è il tuo telefono che non va , prendi ed alzati .
    Su questo ha ragione lui . Poi se scoppia , vuol dire che hai contribuito anche tu .
    Qualsiasi cosa lui ti chieda , significa che è una sua esigenza , quindi falla e basta! Perché non ascoltare ed in questo caso agire per mettere qualcuno a proprio agio,è comunque una mancanza di rispetto e può sembrare anche una presa per i fondelli.
    Inoltre ripetere le cose , già dette , è veramente logorante . Cambia/te gestore , compratevi un telefono che riceve meglio . Agite!
    Per il resto hai ragione tu , senza ombra di dubbio . Quindi , quando vi rivedete provate a chiarire questi punti , esponendo le cose che vi danno reciprocamente fastidio, ed i limiti delle cose che si possono dire .
    La cosa peggiore , secondo me , sono le giustificazioni, tipo “dimmi che dovrei dire , dimmi che dovrei fare !” perché non è che siete bambini ,sicchè fate concretamente , invece che beccarvi .
    Tirate una linea di ciò che reciprocamente dovete rispettare l’uno dell’altra !
    Fossero anche piccole “manie” vanno rispettate .

  8. 8
    secco -

    Non vuoi ammettere la tua decisione.

  9. 9
    Fabrizio -

    Cli credimi, a volte gli out out sono necessari. Soprattutto nei rapporti di coppia. Perché spesso non ci si accorge di fare qualcosa che all’altro da veramente fastidio. Si rischia di non capire e…finire separati comunque perche’ magari uno dei due si é stancato. Scusa ma cosa ci vuole a dire all’altro che se si continua su una certa linea si rischia di stancarci? I rapporti di coppia devono essere chiari altrimenti che senso hanno ?

  10. 10
    mia -

    hmmm se questo è il suo carattere non penso che cambierà. poi se l’hai anche abituato a comportarsi in questo modo con te… ti toccherà proprio tenertelo così com’è (a meno che con tanta tanta pazienza non lo “addestri” a non oltrepassare la linea della mancanza di rispetto). non capisco il discorso dei pregi, sai, questa frase che si sente molto spesso in giro, “ha un brutto carattere ma sotto sotto è una brava persona/ha tanti pregi”, insomma, le persone o si sanno comportare oppure no. guardando la cosa dall’esterno ti consiglierei di scaricarlo, perché vedi, in giro è pieno di persone piene di pregi e anche con un bel carattere. dal tuo punto di vista invece, fino a che punto sei disposta a tollerare?

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