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Lettera pubblicata il 21 Maggio 2016. L'autore, Lalla89, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Laura, dall’ esterno è sempre molto facile giudicare, ma le situazioni bisognerebbe sempre viverle sulla propria pelle per comprenderle appieno. Oggi poi c’è questa moda di voler accusare le donne di qualsiasi cosa e di farci il processo alle intenzioni, manco fossimo davvero la causa di ogni male. sicuramente, proprio come gli uomini, abbiamo pregi e difetti, virtù e debolezze, e non siamo di certo creature angelicate. Ma non trovo nemmeno giusto gettare su di noi la responsabilità di qualsiasi stortura avvenga nella coppia, nella famiglia o nella società. Dove le colpe, a mio avviso, possono essere equamente ripartite in entrambi i generi. Il mio personalissimo consiglio, data la mia esperienza, è quello di inseguire sopratutto la tua realizzazione lavorativa. tutto il resto ( rapporti sentimentali compresi ) saranno solo una naturale conseguenza della tua evoluzione come persona. La situazione esistenziale, sociale e professionale in cui una persona si trova, fanno la differenza nell’ ottica di essere scelta come potenziale compagno/a di vita. Non dovrebbe essere così, e di un individuo si dovrebbero valutare sopratutto la sua sensibilità e le sue qualità umane. Ma purtroppo questa è la realtà con la quale bisogna fare i conti. Quindi, regolati di conseguenza.
In bocca al lupo per tutto. E se puoi, NON TORNARE IN ITALIA! qui al massimo puoi trovare un lavoro come cubista in un locale notturno. Nella migliore delle ipotesi…
Vabbè Laura, allora facci sapere come vorresti che fosse la vostra storia. Un rapporto di qualunque genere deve filare liscio mentre tu non fai altro che adattarti. Lo consiglieresti alla tua migliore amica? Non credo. E questi rapporti “forzati” non migliorano col tempo perché non sono rapporti, ma due egoismi che si frequentano ogni tanto. Non oso neanche immaginare cosa debba essere andare a letto con uno che non ti piace, quando il desiderio è il primo segno di una storia che ha un minimo di possibilità di avere un futuro. Lo sai vero?
“definire una donna inutile perché non ha piacere a scopre fa pensare che siamo buone solo x quello. Per fortuna non è il mio caso…”
C’è qualcuno che si è espresso in questi termini? Rileggendo non mi pare, a parte il solito demonizzatore invertitore di concetti, che induce poi risposte viziate di comodo. 🙁
Ho parlato di “Donne valide”, le apprezzo, lo ribadisco e le consiglio a tutti, perchè una Donna o è completa o non è nulla; ognuno ha le sue preferenze, che non sono “discriminazioni”; può anche consigliarle e non certo imporle. C’è anche chi preferisce un’auto con le gomme scoppiate e il motore fuso, i gusti non si discutono, affari suoi… :))
E’ meglio stare in pace da soli piuttosto che appesi ai patemi mentali di certe donne amorfe, cervellotiche e incontentabili, che cambiano continuamente uomini trovando difetti in tutti, perchè amano solo le nuove giostre, parlo sempre in generale, non sparo mica su di te, visto che il mondo è vasto.
Se poi qualche collezionista progressista la pensa all’opposto può accomodarsi, senza dettarmi i suoi continui deliri masochistici. 🙂
Magari ho captato il tuo ” …una malattia molto diffusa che rende le donne INUTILI” in maniera errata, Diego, visti i toni nei diversi commenti si facilita il fraintendimento della frase.. Se così è, mi scuso.
Credo che un rapporto ed una vita di coppia non debba essere un limite per il resto della vita.. Nel mio caso, se volessi restare con lui, dovrei lasciare il lavoro che amo e per il quale mi sono battuta… Certamente ho sbagliato io; in Italia mi ero stancata del mio lavoro, o meglio, mi ero stancata degli sfruttamenti subiti(ore non pagate, non dichiarate, offese… Nella ristorazione si trova spesso qualche “capo” un po’ stronzi. Senza mettere tutti nello stesso fascio), e quindi ho detto al mio uomo che probabilmente avrei lasciato questo lavoro… Erroneamente.. Questo perché per la prima volta sto davvero bene dove lavoro ed in più mi hanno appena dato una promozione.. Il tutto in 10 mesi di lavoro! Purtroppo nella vita si sbaglia e si impara. È una ruota che gira.
Il mio rapporto mi blocca, il mio uomo non ama bere vino (anche per problemi in famiglia legati ad esso), non ama la ristorazione, andare a cena fuori e spendere più di 20€ a testa per lui non esiste.. È l’educazione che è diversa. Sono d’accordo che bisogna fare attenzione ma… Il mio lavoro mi chiede di girare, assaggiare, conoscere…
Ora non voglio fare la vittima, anche io faccio I miei errori. Ora mi trovo di fronte alla scelta: “lavoro o vita di coppia?” Domanda che fino a poco fa non avevo… Forse sto usando i suoi difetti per facilitarmi la scelta… Non so! Spero di no perché altrimenti sarebbe orribile verso il mio uomo, che ho sempre rispettato ed accettato.
“Ora mi trovo di fronte alla scelta: “lavoro o vita di coppia?”
Cara Laura, questo è il cardine della nuova società desiderata dalle donne, la “scelta”, che sempre più spesso divide le coppie o ne pregiudica la formazione, dunque riduce le famiglie, il termometro del fenomeno è l’aumento esponenziale dei singols, che solo se sviluppano le ali si salvano, altrimenti si estinguono… 🙂
Stai tranquilla, non è solo un tuo problema, ce l’hanno il 60% delle persone (voglio essere ottimista), ma questo è nei piani di chi dietro le quinte manovra i fili del mondo, infatti a loro interessa salvare solo chi resta fedele all’antica gerarchia Dio-uomo-donna, e dunque la trappola dell’emancipazione femminile funziona perfettamente, perchè i figli non supportati da quel modello famigliare “oscurantista”, siano essi naturali o in provetta, fanno una brutta fine, come i loro deviati genitori. Un dato di fatto, guarda il Sud America, schiavi peones perfetti.
Pertanto quando parlo di “donne inutili” il senso è lato, infatti se nella coppia non funzionano da Donne diventano inutili alla coppia e alla vita, pur restando utili per chi le sfrutta o le fa lavorare ben pagate, ma sempre come poveri robots asentimentali,; credevo fosse implicitamente chiaro, mi spiegherò meglio da ora.
Un uomo che non beve? Ma sei sicura che sia italiano? Che io sappia l’astemìa è una malattia cui vanno soggetti individui appartenenti alle etnie dell’est asiatico, peraltro non curabile. Comunque, vista la qualità della tua vita di coppia, io personalmente sceglierei il lavoro, che ovviamente chiede di spendere in “aggiornamenti” un po’ più di 20 € a seduta…