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Lettera pubblicata il 21 Ottobre 2022. L'autore, Valeria97 3114, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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valeria, la immaginavo la tua risposta, sai? perchè anch’io sono come te; anchio non andrei mai in un posto straniero da solo; e neanche a me sono durati gli amici dai tempi scolastici, ma sai cos’è? che dobbiamo adattarci alla vita, dobbiamo prendere quello che c’è, altrimenti siamo fuori dal giro.
@Piero74
Adesso se uno vuole trasferirsi deve rientrare nei criteri per il visto: avere un offerta di lavoro che paga minimo 25000 £ l’anno, inglese B2, fondi per mantenersi mentre per il visto da studente inglese B2 o C1, fondi per mantenersi e per pagare le esose rette, curriculum accademico da Dio., per lo spouse visa lo sposo britannico deve guadagnare £ 25000 l’anno, non aver commesso reati e non prendere sussidi. Ho dovuto sbrigarmi prima che chiudessero le frontiere.
@Piero74
Io dai tempi delle medie che volevo trasferirmi ma i miei pretendevano che stavo a casa a fargli da badante. Ho dovuto aspettare i 30 anni che sono arrivata senza lavoro e senza marito, nel mio quartiere ero una vergogna sociale sia per questo che per il mio autismo. Sono di una goffagine assurda che lo notano anche i bambini. In pratica era meglio che mi sparassi un colpo in testa. Non avevo scelta, ho dovuto contattare un’agenzia di vacanze lavoro, fatto semplici colloqui a Roma, pagato una quota + il volo e mi hanno dato questo lavoro in Scozia. Se fossi rimasta a casa a quest’ora stavo a mangiare alla caritas. Per via del mio aspetto/goffagine non mi davano lavoro neanche se piangevo in aramaico. Hanno provato a combinarmi un incontro con uno del mio quartiere, ultraquarantenne bruttissimo. Ha detto che le sue ex erano meglio di me e che mai si sarebbe abbassato con una ritardata come me perche’ la sua dignita’ sarebbe morta. A Walter nudo non somigliava affatto.
Ana, scusa ma non hai una vita fuori da qui? Miiii… ogni lettera sei onnipresente con il solito disco rotto di argomentazione, abbiamo capito quello che ti hanno fatto (altri) in passato. Facci sapere quando hai voltato pagina una buona volta 🙂
Io voglio solo dare qualche consiglio a Valeria. La storia di Valeria mi ha colpito molto. Purtroppo se sei nello spettro autistico o non hai determinati requisiti estetici o economici meglio che ti spari un colpo in testa. Quell’altra Forsedicoforse era bullizzata e la sua bulla é riuscita a denunciarla per stalking e a portarla in tribunale con il rischio di mandarla in galera da innocente.
Invece a me la storia di ana mi esalta: è una storia di gloria e successo! Da spiantata sola e emarginata a occupata sia professionalmente che sentimentalmente. Mi pare abbia voltato pagina alla grande, soprattutto perché vive pure in un altro paese. Mica “Voltare pagina” significa far finta che il passato non sia esistito..
Valeria,
mi dispiace per il tuo difficile vissuto, soprattutto per quel mostro di insegnante, che, invece di esserti d’aiuto in un particolare momento di inserimento sociale, ti ha reso tutto più complicato, in quegli anni e in quelli a venire. Tua mamma avrebbe dovuto intervenire. Perché non l’ha fatto?
Quanto al presente, mi sembra che tu, più che in cerca di rapporti con persone della tua età, sia in cerca di chiarirti meglio a te stessa. Secondo me, ti sarebbe d’aiuto il test per toglierti il dubbio di essere affetta da autismo.
Non ho esperienza di questa malattia ma, ammesso che sia tardi per curarla con apprezzabili risultati, almeno sapresti da quale base partire per trovare adattamenti.
Se il responso ti riportasse all’autodiagnosi di grande timidezza, concordo con Gatto selvatico: sarebbe una battaglia che, se rifiuti il supporto di uno psicologo, dovresti affrontare e vincere da sola. Magari cominciando a chiedere informazioni su un rossetto a una commessa…
Continua…
… segue
Potresti anche cominciare ad allenarti a comunicare continuando a scrivere di te su questa lettera e provando, nel contempo, a commentarne altre. Ti assicuro che questo sito, se usato a fini positivi e con cautela, può essere molto utile a conoscere meglio se stessi e a imparare a comprendere gli altri. Se si accettano come sono, senza volerli per forza simili a noi.
Infatti, tu non sembri particolarmente interessata ad accogliere la prima relazione amichevole che ti viene proposta. Vorresti innanzitutto, giustamente, conquistarti una patente di “normalità”. Che otterrai, se davvero la senti importante, perché hai una visione di te e del mondo molto più chiara e di buon senso della media.
Non che sia facile. Tutt’altro! Vale comunque la pena provarci e non lasciarsi scoraggiare alle prime difficoltà, che vanno affrontate gradualmente, una per volta…
Coraggio, e buona fortuna!
@Eugen79
Grazie per il commento. Io sarei una specie di Mastro Don Gesualdo al femminile, come dice un mio professore del liceo. Solo che sono dovuta andare in un altro paese. Purtroppo questi stupidi abilisti da terzo reich mi danno del disco rotto e della rompiballe, io voglio solo far capire che c’é gente che non subisce la stessa sorte degli altri, che ci sono donne che non sono privilegiate come le altre, donne che danno tanto ma in cambio ottendgono solo le briciole, non come dicono che cadono sempre in piedi. Solo perché disabili con una disabilità che non si vede.
Rossella da sempre buoni consigli. Specie di non lasciarsi scoraggiare dalle prime difficoltà. Io mai mi sono scoraggiata, non sarei mai andata avanti.