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Lettera pubblicata il 21 Ottobre 2022. L'autore, Valeria97 3114, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Alle superiori sono andata con la tipa con cui avevano combinato il rapporto le madri;alle superiori non mi conosceva nessuno.
Ma avevo già iniziato a subìre prese in giro sin dal primo giorno di scuola.
Non riuscivo a relazionarmi con nessuno,in 6 ore di scuola.
Poi niente,a 16 anni ho lasciato la scuola e mi sono chiusa in casa senza più avere contatti con nessuno.
Verso i 18 anni ho iniziato a non stare più bene sempre da sola…ma ormai, avendo mollato la scuola da anni e non avendo nessuna relazione con nessuno la situazione non è che cambiava… così sono passati gli anni,e grazie al web ho conosciuto il mio primo fidanzato, che è pure la sola persona che conosco nella vita reale.
Però se lui non volesse più avere niente a che fare con me non saprei che fare.
C’è molta differenza di età,e spesso mi escono cose immature,per questo temo che si stufi di me alla lunga.
Poi a 16 anni avevo lasciato la scuola per bullismo,sono stata bullizzata per tutti i 2 anni di superiori dai compagni di classe.
Mi sfottevano tutti più o meno,sia maschi che femmine.
Al terzo anno ho lasciato tutto e ho trascorso vari anni dentro casa, uscendo solo una volta ogni 7 giorni assieme ai miei,e basta.
Però c’è da dire che io ero già chiusa e timidissima all’asilo e nemmeno lì riuscivo a relazionarmi con bambini.Stavo sempre attaccata alle maestre.
Mi trovavo meglio in compagnia di gente “grande”; non credo che c’entri molto il bullismo,io ero già chiusissima all’asilo e lì non è che ero stata bullizzata ancora.
Per questo penso che sarebbe il caso di fare un test per vedere se c’è una forma autistica sotto
non c’entra l’autismo per me; sta timidezza per vme deriva da gente che si ha intorno che è stata iperprotettiva con noi.
Meglio soli che male accompagnati.
Boh,i miei non erano iperprotettivi,mio babbo è tutto l’opposto.
Con mia mamma invece ho sempre avuto un rapporto normale, cioè lei un po’è protettiva,ma credo sia normale,da parte di un genitore.
Concordo con il commento 34.
È anche vero che se non hai molti amici significa che hai capito realmente a cosa servono.
Cerca di modificare il tuo carattere, la timidezza è una cosa che devi vincere da sola, fatti rispettare.
l’opposto, cioè che ti faceva fare ciò che volevi? con tua mamma era un rapporto di amicizia? allora non c’entra l’autismo perchè l’autismo è tutta un’altra cosa: l’autismo non ti fa parlare proprio! con l’autismo l’unica comunicazione che hai è il disegno e stop! valeria, io sono cresciuto in collegio e ti posso dire che la tua timidezza non ha nulla a che vedere con l’autismo: anche due mie nipoti avevano un problema simile al tuo fino ai 17 anni, però loro era diverso: il rapporto tra i tuoi genitori com’era?
il rapporto tra mio fratello e mia cognata che sarebbero i genitori di queste ragazze non era dei migliori, anzi, litigavano quasi sempre per un motivo o per l’altro… anche il tradimento era motivo di queste liti: e non solo: tutti i giorni della settimana mia cognata andava a mangiare sempre a casa della madre e non erano mai a mamgiare insieme.
Allora,io non è che ho pochi amici.
Io NON ho mai avuto amicizie.
Non sono mai riuscita a rapportarmi con nessuno in vita mia.
Non ho nessun tipo di rapporto con nessuna persona.
Poi non è affatto vero che con l’autismo non si parla.
Ci sono persone autistiche che parlano,si esprimono bene e sono autistici ad alto funzionamento o asperger.
Gli autistici che non comunicano con nessuno sono quelli gravi.
Quindi potrei essere benissimo autistica ad alto funzionamento
torno a dire che l’autismo per me è un’altra cosa; comunque ha ragione gatto selvatico: da sola devi vincerla la timidezza… e poi l’appetito vien mangiando.