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Lettera pubblicata il 14 Novembre 2008. L'autore, melania, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Tagliamo corto: sei stupida. Tutto qui. A mia nonna son morti tre figli, tutti giovani, e non certo perché l’hanno voluto. Rifletti e vai a leggere su questa rubrica “Nella vita ci vuole coraggio”. Argomento di quest’anno su cui raramente ci si posa poichè, da quello che leggo, siamo un popolo di lagnosi e cagasotto che continuano a lamentarsi senza far nulla. Straripa, questo sito, di gente che vuole morire e, spesso, perchè un lui o una lei li hanno lasciati o non trovano un senso nella vita. La vita è un miracolo. Ringrazia chi te l’ha data e concessa. Non da ultimo ricorda: è sacra e non solo nel senso che va tutelata, ma anche in quello che va vissuta. Sapere superare le difficoltà significa diventare forti. A meno che uno non goda nell’autocommiserarsi ed essere considerato una mezza-calzetta.
Povero marito, cosa succederebbe se tu ti suicidassi? Lo lasceresti solo a pagare i vostri debiti, orribilemnte depresso per la tua scomparsa, in preda a orribili sensi di colpa per non averti saputo aiutare, magari si ammazzerebbe anche lui però gli andrebbe male perchè non avrebbe la forza neppure per quello e passerebbe il resto della sua vita storpio a causa del fallito tentativo d suicidio e nessuna lo vorrebbe più. Non fai prima a parlargli e a trovare una soluzione? Per pagare e per morire c’è sempre tempo, recita un proverbio.
… e se passo da li ti mollo pure un paio di sberle.
(tanto per stare in linea con gli ultimi commenti)
ooooo che skerzi, guarda che butti la tua vita per problemi.goditela anke stando nel peggio che poi un giorno i guai si risolverano
Cara Melania,
io sono fra quelli che credono che noi abbiamo il diritto di toglierci la vita.
Ma credo anche che la vita sia l’unica cosa che abbiamo, e che il suicidio sia, per così dire, “extrema ratio”.
Per quanto mi riguarda, nonostante che abbia un bel pò di problemi e l’umore sotto la fossa delle marianne, e che l’idea di addormentarmi e non svegliarmi più sia più che allettante, ho delle persone che mi vogliono bene e che hanno bisogno di me, e quindi non mi sento in diritto di colpirle, sarebbe un atto di intollerabile vigliaccheria.
Se fossi più vecchio, invalidato e afflitto da dolori lancinanti, solo un peso per i miei cari, e con la prospettiva di poca vita e sempre più atroce, dipende dalla situazione, non escludo di spengere la luce.
Ma prima farei in modo che tutto sia a posto, di non lasciare nessuno nei guai, e che nessuno capisca che cosa ho fatto.
Deve essere un incidente, il suicidio resterebbe un segreto fra me e me. Non è giusto sconvolgere i propri cari con un gesto eclatante. Che l’italia faccia schifo lo sappiamo già. Che il mondo faccia schifo, anche. Resta comunque l’unico a disposizione.
E non sarà certo il tuo suicidio a insegnarci qualcosa.
Nè il mio, nè quello di nessun altro.
Se davvero siamo all’estrema decisione, dobbiamo uscire in punta di piedi.
Ho letto molti commenti giusti alla tua lettera, non aggiungerò buoni consigli. Ma se proprio devi minacciare qualcuno col tuo suicidio, allora fai in modo di accollarti tutti i debiti, di liberare legalmente tuo marito e la tua famiglia dalle banche in caso di tua dipartita, dopo di che minaccia i tuoi creditori di ucciderti.
Vedrai come sbiancano, e come cercheranno di venirti incontro.
Non farti fregare, la tua vita è tua, ma non vale la pena privarsene alla leggera, per quattro strozzini.
che l’anno nuovo ti porti un pò di pace.
fabio