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Non giudicatemi perché sono un amante

di frale
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Lettera pubblicata il 14 Ottobre 2012. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 56 commenti

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  1. 51
    sarah -

    rossana tu non vuoi giudicare perchè sei stata amante io credo questo:siamo adulti e dovremmo saper distinguere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato ma le persone non lo fanno e l’amore non è una scusa per il male che si fa a se stessi e agli altri.Detto questo chiudo credo che abbiamo espresso in maniera esauriente i nostri punti di vista.

  2. 52
    rossana -

    Luna,
    penso di doverti una risposta. personalmente condivido appieno l’amore per la verità, ogniqualvolta è possibile senza arrecare inutili dispiaceri.

    nel caso raccontato, ritengo che persone in età così avanzata trarrebbero più danno che beneficio nell’essere costrette a prendere atto del tradimento che stanno subendo.

    ritengo, inoltre, che entrambi i partner traditi, dopo un’intera vita passata accanto ai compagni, conoscano benissimo i loro principali difetti/necessità, con la consapevolezza che difficilmente possono mutare nel tempo.

    il mio dentista asserisce che quando deve innestare degli impianti ha clienti che voglion sapere tutti i dettagli dell’operazione ed altri che non vogliono sapere nulla; un oncologo deve spesso decidere da solo se il paziente desidera conoscere quanta vita gli resta da trascorrere oppure se preferisce essere ingannato con una pietosa bugia; credo che la stessa cosa si possa presentare in diverse situazioni, con diverse persone, anche nei casi di tradimento.

    per quanto mi riguarda, solo i diretti interessati conoscono bene se stessi e la situazione in cui si trovano e non mi azzardo nè a criticarli nè a giudicarli. forse do un significato troppo pregnante alle parole: per me, ripeto per l’ennesima volta, è giusto esprimere opinioni ma non appesantirle troppo nei confronti di chi sta sbagliando.

    nel mio caso, sono stata, con la fraseologia corrente, complice di un tradimento. mi sono bastati poco più di un mese per capire che la storia in cui mi ero fatta coinvolgere aveva per me grande importanza. per rispondere indirettamente anche a Sarah, non ho tradito in quel mese per vendetta ma per bisogno d’amore e sono stata corretta nei confronti di mio marito MOLTO più di quanto nei cinque o sei tradimenti subiti lui lo fosse stato con me. ci siamo separati pochi mesi dopo, prima ancora di sapere se la mia nuova storia aveva i presupposti per continuare.

    quanto al mio amante, negli anni era stato tradito dalla moglie con il vigile del paese, con suo fratello e con suo padre, poichè gli era difficile essere un buon marito dal punto di vista sessuale; frequentava abitualmente prostitute. e tutto questo, essendosi svolto in un paesino, era noto, senza che fosse lui a parlarne…

    la moglie è venuta a conoscenza della nostra relazione ma ha sempre fatto finta di non saperne nulla. dopo che ho messo il mio amante alla sbarra imponendogli di scegliere fra me e lei, e lui ha preferito il dovere al piacere, so per certo che la loro relazione non è per niente migliorata. lui è tornato semplicemente a frequentare prostitute.

    forse anch’io sono stata per lui poco più di una prostituta, anche se ho la certezza di essere stata amata. d’altronde, quello che più conta è che io l’ho amato moltissimo. non gli ho imposto subito di scegliere la donna con cui condividere tutto perchè non volevo che mio figlio avesse in casa un uomo che non era suo padre. ho atteso che fosse adulto per chiedergli di scegliere.

  3. 53
    rossana -

    segue messaggio a Luna

    è ovvio che difendo questi passaggi, che mi sono costati sofferenza, perchè so per esperienza diretta che possono succedere. non mi ritengo nè stupida nè superficiale ma sono convinta che io soltanto posso giudicare le mie scelte. e lo stesso diritto reclamo per Frale, che si è rivolta qui per chiedere un consiglio e non per raccogliere su di lei tutto il livore vendicativo di chi ha subito un tradimento. fra l’altro, ha pure chiesto di non essere giudicata!

    nella mia ormai lunga vita ho commesso alcuni errori gravi (con scelte volontarie, e più o meno consapevoli, ed altre effettuate in modo parecchio più nebuloso), e ne ho pagato tutte le conseguenze. d’altronde sono molto rari i coetanei che asseriscono di non averne mai commessi. da storie lineari fioriscono vite lineari; da percorsi tormentati e accidentati purtroppo quasi sempre si dispiegano vite contorte e sofferenti. se non si vuole rispettare le persone, di cui non si conosce nulla, a mio avviso si dovrebbe per lo meno rispettare la sofferenza che deriva (o deriverà) dall’errore in questione.

    apprezzo sempre i tuoi interventi e la pacatezza con cui esprimi le tue opinioni. credo sia il miglior modo di essere d’aiuto a chi lo chiede.

    PS: un’ultima risposta anche per Sarah, che stimo: non è che auspico un futuro senza coppie. vorrei che le persone fossero sempre libere di confermare ogni giorno il loro reciproco interesse e di riprendere però il loro cammino, solitario o con un altro partner, senza troppe pastoie legali e senza doversi assumere in permanenza la responsabilità di impegni assunti senza la sicurezza di poterli mantenere. si diceva fin dall’antichità che “Giove ride dei giuramenti degli amanti”. una cosa è l’amore; altra è la vita!

  4. 54
    rossana -

    poichè è la seconda volta su questo sito che devo mettere in piazza la mia condizione di amante, nell’intento di difendere altri che stanno commettendo, o hanno commesso, il mio stesso errore, tanto vale farlo con maggiori dettagli, sperando sia l’ultima volta che sento la necessità di dovermi confessare qui.

    mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa: ho rubato, pur essendo a conoscenza che si trattava di un peccato o di un serio rischio. l’ho fatto:
    – da piccola, prima ancora delle elementari, rubando spiccioli alle mie vicine, finchè queste non se ne sono accorte e mi hanno rimproverata, minacciandomi di dirlo alla mamma;
    – da adolescente, asportando fazzolettini e spiccioli dalle tasche delle giacche e dei cappotti delle mie compagne di scuola più ricche, per fortuna senza essere mai scoperta: ai miei occhi loro avevano tutto mentre io non avevo nulla;
    – da donna più che matura, mettendo furtivamente nella borsa creme o altri oggetti per il trucco di scarso valore, nel desiderio inconscio esasperato di non essere abbandonata e di poter attrarre ancora.

    in nessuno di questi casi è stato il bisogno di denaro a spingermi ad un atteggiamento compulsivo. senza nemmeno mettere in funzione il cervello più di tanto, rubavo l’equivalente per me più vicino all’essere amata. mi ci sono voluti più di sei anni di psicanalisi per liberarmi di questo e di altri problemi ben più seri… e so bene che non tutti possono avvalersi di questo tipo d’aiuto o hanno la forza di affrontare i loro fantsmi.

    anche per questa consapevolezza, tendo a non giudicare mai e ad irritarmi se altri lo fanno pesantemente.

  5. 55
    sarah -

    rossana apprezzo i tuoi interventi e il tuo metterti a nudo senza vergognarti,tu in ogni caso come amante hai reagito in modo diverso,di solito le amanti dopo certi commenti fanno vedere la loro cattiveria e meschinità,in ogni caso rimango delle mie idee,nette,decise e anche un pò dure ma preferisco la limpidezza dei miei principi alla confusione del dover vedere mille giustificazioni quando il risultato non cambia,il dolore non cambia,la situazione non cambia.

  6. 56
    rossana -

    Sarah,
    capisco perfettamente il tuo punto di vista. un po’ meno la tua sicurezza. ma, considerando la nostra diversità, va bene così.

    per me l’importante è che non TUTTI quelli che sbagliano siano considerati rifiuti immondi, come ai tempi della “Lettera scarlatta” di Hawthorne.

    la fedeltà è bellissima quando è spontanea. a mio avviso, un tantino meno ma pur sempre apprezzabilissima quando portata avanti per dovere. tutto il resto si può snodare su tante variabili, diverse da soggetto a soggetto, sempre derivanti però da un incantesimo amoroso spezzato, difficile da ricomporre.

    la mia speranza è che quanto ho scritto possa essere utile soprattutto a Frale per meglio decidere, possibilmente prevedendo in modo corretto le conseguenze nel tempo delle sue scelte, cosa che io non ho saputo fare ma di cui non mi rammarico affatto.

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