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Lettera pubblicata il 9 Aprile 2009. L'autore, donax, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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non ce la faccio più neanche io, ma cerco di andare avanti erchè so che se mollassi altri starebbero male, e questi altri sono persone a cui tengo molto. Hai mai pensato a quante persone hanno fiducia in te? a quanti ti prendono ad esempio per la tua forza, il tuo equilibrio, le tue capacità? E’ un fardello grosso, ma è anche una spinta ad andare avanti: tu sei qualcosa di molto importante, devi esserne convinto; sei un punto di riferimento per tanti altri. Cerca di farcela, te lo auguro con tutto il cuore. Anna
Ciao, non so quanto senso abbia scriverti adesso… anche perchè potrebbero essere passati anni e tu potresti anche aver risolto tutto.
Forse sto solo provando a trovare una ragione per cui non dovresti farla finita in modo da autoconvincermi che sarebbe una cosa sbagliata fare lo stesso.
Quando penso al suicidio mi riaffiorano spontanee nella mente le immagini della gente che muore che ho visto nei libri, nel web, o a casa mia. Allora penso subito che tutto ciò sia sbagliato e che se Dio ha deciso che noi ci meritiamo di sopravvivere a degli episodi del genere allora dovremmo apprezzare questo Suo dono.
Poi penso al fatto che uccidendomi distruggerei anche la vita di mia madre e di mia sorella, nonchè di tutta la mia famiglia.
Inoltre non bisogna dimenticare che magari dopo la vita non esiste nulla… ma allora che senso ha spezzare a metà il tempo di un’esistenza che potrebbe essere migliore? Insomma, magari al posto di compiere una scelta tanto radicale mi basterebbe abbandonare la scuola, rapire la mia migliore amica 🙂 e prendere un treno verso un posto più sereno.
Poi però penso che forse io non sarò mai in grado di prendere in mano il mio coraggio e compiere un colpo di testa del genere, anche se mi piacerebbe, e ricado in un vortice di depressione dal cui è impossibile uscire.
Magari dovrei parlarne con uno psicologo, però non sono capace di parlare nemmeno a mia madre perchè mi sento a disagio…
Non lo so, sono tutta un disastro.
Però secondo me dovresti solo vivere ogni giorno intensamente, abbandona tutto e manda a quel paese tutti quelli che sono un’ostacolo per la tua felicità. E’ un concetto egoista, lo so, ma forse è più egoista dare un tale peso a chi ti ama.
Magari poi un giorno tornerai. Vedrai se ti amano davvero ti perdoneranno.
-AB
Parto dicendo che non credo in nessuna religione ed in nessun Dio, sono ateo.
Io non me la passo bene, quello che mi uccide è che la mia famiglia cerca di farmi sopravvivere mentre io non ho la forza di reagire. Mi sento tremendamente umiliato e per quanto la cerchi non riesco a trovare un’ opportunità per uscirne. Ma sono qui per dire a tutti coloro che non sanno più come andare avanti, che, arrendersi è come rifiutare in partenza l’ opportunità che ci è stata data con la vita e se permettete io credo che qualsiasi vita abbia il diritto di essere vissuta, come meglio si può. Non confidate nella manna dal cielo, chiedete la fiducia a voi stessi ogni giorno, perché voi siete il vostro Dio.
La terapia, per me, potrebbe essere la soluzione. Ci provo, almeno.
Tante belle parole, citazioni, consigli … Ma che ne sapete del panico che ti prende la mattina, che paralizza i tuoi pensieri, che ti brucia ogni speranza. Il mondo non è fatto di buoni propositi, la gente è bugiarda, si approfitta degli altri, sopravvive il più forte. La felicità non esiste. Fatemi un favore: se volete aiutare qualcuno che non ce la fa, raccogliete il suo sfogo, partecipate alla sua sofferenza ma lasciatelo in pace. Non fatelo sentire solo … Per questo dico a chi soffre “non sei solo, non ti conosco e non conosco la tua storia ma ti abbraccio e piango con te”. È poco ma è vero “io condivido la tua sofferenza e sono con te, non sei solo”. Ho paura, paura di vivere, voglio solo sentire un po’ di calore umano. Non so chi siete ma grazie per aver parlato… Raccolgo la vostra voce e vi abbraccio forte a me.
Solo Gesu’ pui cambiare la tua vita cercalo ed egli si farà trovare. Dio ti benedica
Ciao,anche io sto passando un brutto periodo,ho 37 anni come te e ho due figli uno di 11 e una di 3 anni e mezzo,mi sono da poco separato e mi assumo le colpe e i miei limiti.Ho sbagliato e ora ne paghiamo le conseguenze.Ti posso dire che non vedere piu’ i miei figli tutti i giorni,non dormire piu’ con mia figlia non essere una presenza costante unita ai vari sensi di colpa mi sta uccidendo dentro, un dolore all’anima e corporeo che a volte faccio fatica a sopportare.Piango tutti i giorni da circa un anno e mi chiedo quante lacrime dovro’ ancora versare prima di raggiungere un briciolo di serenita’.Ho pensato anche io di farla finita ma non farei altro che aggiungere dolore dove gia’ abbonda.
Io prego, prego Dio di darmi la forza e di accompagnarmi in questo momento difficile.
Ti abbraccio forte!!!
Alessandro
ciao carissimo,sono se si puo dire un piccolo imprenditore ,la mia piccola attività e stata colpita da un atto doloso, da li e iniziato il mio calvario,mi sono affidato ad un legale x il risarcimento il quale mi ha rubato dei soldi senza fare nulla,soldi che non avevo e mi son andato a prestare ,senza andare alle lunghe ho toccato letteralmente il fondo.non riesco ad uscire più dal vortice dei debito ho due bambini ho venduto tutto tutto l ultima cosa la fede del mio matrimonio x andare a fare la spesa,dopo tantissimi anni di onesto lavoro mi trovo a farmi passare x la mente pensieri strani non voglio lasciare soffrire la mia famiglia e dura ma sto pensando l umiliazione più garande privare i bambini anche delle più essenziali cose giornaliere,vale la pena vivere?????l umiliazione e tanta grazie xche mi avete dato l opportunità di sfog.so non servira a nulla ciao
solo l ignoranza , il fragore rendono voi omuncoli impotenti… credere significa lottare, miscredenti siete voi che non lottate e quindi nn credete…. poveretti… donax dio ti ha punito perché sei un miscredente
Donax permettimi una rettifica – al posto di ‘palle’ parlerei di un paradigma macchiata secondo cui l’uomo porta i pantaloni in casa (e in caso di acqua alta se li rimbocca). Siamo SENSIBILI; ovvero soffriremo di più per i dolori, ma gioiremo di più per le gioie che ogni tanto la vita ci offre. Vedo sono passati anni dal tuo post mi farebbe sapere come stai ora. ti sento vicino. Un abbraccio.