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Lettera pubblicata il 9 Aprile 2009. L'autore, donax, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Il problema dell’altro è sempre facile da interpretare, da capire. Facile anonimamente dare un consiglio, una pacca sulla spalla. Difficile dialogare. Ma un augurio lo voglio fare ad un “uomo di 37 anni” come a tutti quelli che stanno per diventare genitori e cioè di soffermarsi sulla sorpresa che sa esprimere lo sguardo di un bambino che cresce.
Vai a Gesù,Lui può risolvere ogni tuo problema.
ciao ragazzo 37 enne,ti posso dare un consiglio forte e che sicuramente ti risolvera’ questo grande problema….. recita NAMYOHORENGHEKIO davvero… se vuoi recuperare la tua vita….. fallo…… ciao…informati su questa mistica cosa….
Ciao, il mio compagno ha il disturbo bipolare, gli stessi signtomi che hai tu, all’inizio era dolce e affettuoso, ma col tempo è diventato nervoso, è arabbiato con tutti, nn sa cosa vuole e cosa chiede ai altri, abbiamo un bimbo di 2 anni in comune, io sono una x la famiglia ma sento che mi sto allontanando, anzi nn voglio piu sentirlo, e forse anche nio facciamo la stessa fine, nn ce la faccio a sopportare le vviolenze psicologiche, se lui avesse la voglia di avvicinarsi risolverebbe il problemma ma purtroppo nn lo vuole. Forse anche la tua compagna aveva lo stesso problemma con te, ma cmq è facile scappare dalla vita e dai problemmi, molto piu difficile risolverli. Io nn credo che un giorno tu decidessi di suiccidarti il tuo animo trova pace. Non comportarti come un egoista, pensa, come sentiresti tu se suicidasse il tuo figlio….
Ciao mi chiamo marco ho scritto su queste pagine oltre un anno fà Voglio solo dire che oggi ho ritrovato una certa serenità che non avevo l’ultima volta che Vi ho scritto , ho tentato il suicidio ma sul momento mi son reso conto che era come buttare di sotto con me anche mio figlio adolescente e sua madre. Allora mi son detto(ecco marco adesso sei morto togliti ogni dolore dal cuore riprova a dare quel che non hai saputo dare sopratutto a te stesso ,sei morto non soffri più nulla ha più importanza )Ho ricominciato a vivere ad accettare tutto anche quello che inconsciamente non so che cosa sia a causarmi il dolore che mi portavo dentro . Sapete cari amici io mi sento un altro sopratutto perchè la mia compagnia adesso si è ammalata e io sono l’unica fonte di speranza per essa, con questo non voglio dire niente ho solo voluto dare un mio contributo sappiate che la” vita è troppo importante per esser presa seriamente ” Oscar Wilde Vi abbraccio tutti forza coraggio verranno tempi migliori dedicatevi più tempo amatevi di più.
Ciao…so cosa provi, ci sono passata anch’io..nonostante tre figli e un un marito innamorato …ho sempre pensato di non essere al posto giusto,di vivere una vita che non era la mia,ora sto bene…da quando ho imparato a non farmi seghe mentali a vivere senza pormi troppi interrogativi a non farmi problemi di quello che pensano gli altri di me….mi sono fatta aiutare da una brava psicologa !! la vita è bella!!!! tanti auguri!!!
“Non c’è dedizione vera in ciò che facciamo se non c’è purezza d’intenzione” ..Questa è una frase detta dal vescovo della mia città pochi giorni fa. Sai di cosa hai bisogno caro 37enne?! Di un bello schiaffone! Lo dico per scherzare, ma sappi che hai davvero bisogno di svegliarti! Basta piangere, basta pippe mentali! Ci vuole fiducia, forza, coraggio! Se non ti fidi di chi ti ami allora assicurati che tu non hai proprio capito cosa sia l’amore! La tua vita sono tua moglie e tuo figlio! Come puoi permetterti di perderli solo perchè sei un’arrogante, un’egoista! Non puoi lasciarti conquistare dall’acidia. Sappi che la vera morte non è quella del corpo ma è quella che stai vivendo ora! La morte dell’anima. La morte dell’io. La morte dell’amore! Bene deciditi a morire per poi risuscitare! Devi mettere un punto all’uomo vecchio e fa nascere un uomo nuovo. Un uomo che ama, che si fida, che non vive più nell’egoismo ma che desidera la felicità delle persone che ama. Tua moglie e tuo figlio ti amano. Coraggio, impara ad amarli anche tu. Io sono figlia di un padre ma mi ha abbandonato insieme ai miei fratelli e a mamma. Avevo solo 7 anni quando ci ha abbandonati. Non avevamo soldi. L’unica salvezza sono state le preghiere a Dio! Lui ci ha salvati! Ora mio padre non si è ancora riappacificato con noi. Pochi mesi fa mi disse pure che avrebbe tanto voluto uccidermi, ma lui non immaginava che mi aveva già ucciso nel momento in cui mi ha lasciato. Ebbene, ora io perdono mio padre. Gli voglio bene nonostante lui non ne vuole a me. Questo perchè la mia vita non può dipendere da lui. La mia vita non può dipendere dalle sofferenze. Io desidero essere felice, e ora ho capito che la felicità è l’amore. Questo amore me lo dona ogni giorno Dio. Coraggio, Confida, le cose si aggiusteranno. Ricorda, ” se lo sguardo è fisso nella giusta direzione, anche i piedi prima o poi lo seguiranno”
Prendi il primo aereo e da solo va a Medjugorje, capirai tante cose!
Un amico.
Sono una persona sull’orlo del baratro…non mi va piu di vivere e di coinvolgere la mia famiglia…sono un fallito, che a causa del mio lavoro trà alti e bassi…sempre dignitosamente mi sono rialzato e sono andato avanti, finche l’ultima che ho avuta e per cui non vedo una luce di speranza, mi è successa tra il 2008 e 2009, con la mia piccola impresa di costruzioni che per farla partire da quando l’ho fondata nel 2004, ho dovuto aspettare un anno prima che iniziassi ad eseguire dei lavori e fortunatamente ho vinto la prima gara con il comune di roma per 1.400.000, le cose andavano bene e con soddisfazione programmavo ulteriori gare, intanto che stavo eseguendo quest’appalto che si è protratto per un paio d’anni dal 2005 al 2007, nel 2006 ne ho vinto una nuova di gara con l’Ater di Pg. per c.a 1.500.000, sempre con soddisfazione tiravo avanti e avevo coinvolto nel lavoro mio figlio che era stato nominato D.Tecnico e mia figlia che ne era l’amministratrice in qualità di segretaria, cosi abbiamo aperto un ufficio, certo da parte mia che le cose sarebbero andate meglio e con soddisfazione sia per la mia famiglia, che per l’azienda e con soddisfazione anche per tutti i ns. dipendenti (si premette che tutto cio è andato avanti mettendo a garanzia per uno scoperto di C/C 90/100.000 euro che erano di mia moglie quale frutto della vendita di un appartamento, oltre ulteriori 130.000 defalcandoli dalle somme date in pagamento degli enti per cui si stavano eseguendo i lavori), andando avanti e visto che i lavori proseguivano linearmente e con soddisfazione, avevo preso un terreno sul quale abbiamo costruito una bifamiliare, con l’intento che una la davo al proprietario del terreno che ci avrebbe dato a differenza una somma per il costo maggiore del terreno e l’altra, mentre l’altra si adibiva a ns abitazione e ci è stato concesso un mutuo di 230.000 euro dalla banca per la realizzazione,nel frattempo avevo preso in appalto chiavi in mano una palazzina di 6 appartamenti a Roma e un lavoro su via cassia per il completamento di una bifamiliare.
Certo con questa mole di lavoro non da poco, credevo di proseguire con soddisfazione oltre che professionale, anche personale, a giugno 2008 vinco un’ulteriore appalto con ERP di Prato di 2.700.000 euro, si pensa subito ora vado in banca con la cosa che sono lavori statali la banca aiutera a darmi un piccolo ulteriore aiuto di 100.000 euro e a seguire con gli S.A.L. si adoperera’ il factoring intanto iniziamo per fare l’apertura di cantiere e avviamolo; queste sono le ultime parole..il Comune di Roma con l’avvento di Alemanno a Sindaco ha bloccato i pagamenti e quanto dovevo avere dal giugno 2007 per circa 650.000 euro anche se con S.A.L. non sono piu avvenuti e ci ha comportato da parte della CARISPAQ il blocco del C/C con la richiesta di rientro e il non piu scontare le fatture degli Stato Avanzamento Lavori, il non poter piu pagare contributi e il blocco dei pagamenti dagli enti..questo è adesso sono finito basta!!
Non puo’ piovere per sempre, prima o poi lo Stato pagherà i suoi debiti e questa crisi deve passare visto che dura da troppo, se il lavoro non puo’ dare soddisfazioni certo ne avrai dalla famiglia ed è per loro che bisogna andare avanti a denti stretti, trovando la forza per noi e per regalare un sorriso a loro..Andiamo avanti evitando l’aiuto di persone che come sciacalli non aspettano altro che darci il colpo di grazia per costringerci a non poter piu’ risollevarci, manifestiamo il nostro disagio allo Stato visto che questa condizione accomuna molti e non puo’ essere ignorata a lungo.Un abbraccio, è nei momenti peggiori che viene fuori la nostra forza piu’ grande! dai! Tutta l’Italia che lavora e che tiene alla famiglia è con te.