Buongiorno a tutti,
Sono nuova qui, ma leggendo le varie storie ho deciso di raccontarvi la mia, anche x avere dei consigli..
Sono una ragazza di 35 anni, da 5 stavo con una persona che obbiettivamente mi ha distrutto la vita in tutti i sensi. Aveva un sacco di vizietti poco sani, e io ero sempre all’ ultimo posto x lui, nonostante questo un anno fa ho deciso di andarci a convivere.. ed è stato l inizio della fine.. lui non era una persona presente, e io chissà, forse credevo di compiere il miracolo e di cambiarlo, migliorarlo.. a gennaio dopo che non mangiavo più e dopo che ero diventata un vegetale che aveva a malapena la forza x alzarsi e andare al lavoro, decido di lasciarlo, prendo alcune cose e vado dai miei. Inizia il mio calvario tra ospedali e visite varie, lui in tutto questo non mi ha mai chiamata, come se non mi conoscesse. Il mio corpo non reggeva più, sono dimagrita in modo impressionante, mi sono ammalata ma non volevo lasciarmi andare e ho superato tutto. Da sola e con l’ appoggio dei miei genitori. Ora sto meglio, sto cercando di riprendere la mia vita in mano, ma penso sempre a lui, a come ha fatto in fretta a dimenticarsi di noi e di questi 5 anni insieme. Io ho davvero fatto di tutto per lui quando stavamo insieme, mi occupavo di lui e di suo figlio (avuto da un altra), della casa, vacanze, insomma tutto. E ora mi sento sola, vuota, e ho paura che questa sensazione non passi mai..
Vi ho riassunto un po’ tutto, spero mi possiate aiutare a stare meglio.
Un saluto.
Ciao Mony,
purtroppo le dianimche dei sentimenti sono spesso difficili da spiegare. Razionalmente dovresti essere tu a cancellare dalla tua vita un uomo che la vita te l’ha quasi distrutta. D’altro canto cinque anni assieme non sono un’inezia e probabilmente quello che ti manca adesso sono le abitudini. Figurativamente è come se in coppia ognuno alzasse una gamba e si appoggiasse un po’ all’altro per stare in equilibrio… tu adesso devi imparare ad appoggiare di nuovo quella gamba. A me è già capitato e sta capitando di nuovo, ci vuole tempo per riuscirci e tanta volontà, ma nessuno lo può fare al posto tuo. Se hai un buon rapporto con la tua famiglia, dedica le tue energie a loro, donare amore in qualunque forma, fa sempre stare meglio.
Ciao vinile, probabilmente hai ragione, più che abitudini la mia è astinenza da questa relazione tossica, ho dato questo termine perché anche la terapista con cui ero in cura l’ ha definita cosi. Ero una crocerossina, mi occupavo di lui il tutto è x tutto, non farlo bere, fumare, e lui aveva un atteggiamento violento alla vita e anche nei miei confronti. E nonostante questo io da scema, perché mi sento scema, gli sono stata accanto. Chissà quante bugie, quante cose che mi ha fatto che io non ho voluto vedere… E la cosa che mi fa più male, è che io un simile trattamento.. io boh ho dato tutto e lui è sparito così.. compresa la sua famiglia..
Ciao,
alla tua età dovresti cominciare a prendere in considerazione l’idea di distaccarti dalla tradizione perché è chiaro che se ti presenti come una donna cortese e gentile della situazione, dall’altra parte troverai un muro d’indifferenza. L’uomo in questione, considerati i tempi, ti tratterà come una donna della sua famiglia, ma potrebbe addirittura mitizzare la tua educazione, arrivando così al punto di pensare di aver trovato un amore assoluto che, per forza di cose, lo renderà insicuro di quello che rappresenta. Fino a 24-25 anni ancora t’illudi di trovare davanti a te una persona che sa quello che vuole dalla vita, e il più delle volte accade. Adesso non vorrei essere disfattista. Accade. Ci sono tanti ragazzi che ragionano con la coscienza e non si fanno dominare dall’orgoglio. Perché alla fine è questo quello che accade. Non ci sono altre spiegazioni. Alla tua età potresti essere madre, ragion per cui dovrebbe essere più facile distaccarsi da quei valori che nascono in maniera spontanea da un pensiero organizzato in maniera gerarchica che non ti fa sentire sottoposta a nessuno. Ad ogni modo, quando la vita te lo impone, non puoi fare altro che metterlo in discussione. Per un certo tempo dovrai vivere al limite di quei valori umani e sociali introdotti dalla società cortese se non vuoi rischiare di perdere la tua libertà per un principio. Non dico che non devi essere gentile, dico semplicemente che per non stare male non devi pensare alla questione morale.
PS Devi avere un approccio più moderno e borghese se t’interessa suscitare la nostalgia di Dio. L’arguzia, il gusto per il motto e la battuta, l’ingegno, la liberalità, anche la grazia, la raffinatezza, la squisita gentilezza (solo quando le circostanze lo consentono) parlano di una freddezza che l’uomo non può accettare. Infatti se ne va. Quindi non hai problemi. Quando ha un interesse, almeno, si sforza di diventare più umile: intuire che quanto è in suo potere fare non basta a mettersi in contatto con te. Ti devi comportare come gli animali selvatici se non vuoi avere quel genere di problemi. Il paragone è un po’ azzardato. Ma anche gli uomini alle volte sono affamati. Bisogna essere cauti.
Mony questa relazione dolorosa è diventata un gran tesoro per te, perché ti ha mostrato le cose di te che non ti permettevano di essere felice, come mettere l’altro sempre in primo piano, cercando di compiacerlo, aiutarlo, migliorarlo…per poi ritrovarti tu ammallata e senza nulla. Ma sei stata brava e forte, hai avuto la determinazione di uscirne e di rimetterti in sesto. Il ricordo di lui, per quanto doloroso, ti sarà molto utile in futuro per non ricadere in vecchie dinamiche ed evitare uomini problematici. Quindi conservalo, ma senza rimanerci aggrappata.. e potrà essere la tua motivazione per una vita sentimentale migliore, più sana
In 5 anni di relazione uno spera, quanto meno io, che sia x sempre, nonostante ci siano stati mooolti allarmi e mooolti rotture x i suoi comportamenti stupidi. Si, alla mia età come dici dici tu, dovrei essere madre, e non ci sono riuscita. Non x questo però mi sento una fallita, io lo volevo un figlio, ma grazie a Dio non è arrivato perché ora come ora mi ritroverei in un casino con un figlio. Non mi sento una fallita x come ho agito in tutto questo tempo con lui, l’ ho fatto inconsciamente con il cuore, che può sembrare assurdo ma è così. Più che altro sono incazzata e triste perché ho buttato via tutto questo tempo dietro a una persona che non si è mai preoccupato della mia salute neanche quando l’ ho scampata x un pelo. Sono arrabbiata e delusa perché alla mia età la solitudine si fa sentire ed è difficilissimo Andare avanti consapevoli che non passerà mai questa sensazione.
Per un proletario tradizionalista non ci sarà scampo. Dio non si ricorderà di lui. Ma già si sapeva.
Cara Mony, l’importante è non avere rimpianti. Tu hai dato tutto perchè ti sentivi di farlo, perchè probabilmente sei incline a dedicarti agli altri. Questa è senza dubbio una qualità, ma purtroppo non tutti la possono apprezzare. Nel tuo caso sei solo capitata male in tal senso.
Tu sei stata te stessa e questo è tutto ciò che conta. Vedrai che troverai presto la tua nuova dimensione. Lo dico perchè una persona come te che ha così tanto da dare, troverà sempre il modo di esprimersi e di essere felice.
“la mia è astinenza da questa relazione tossica, ho dato questo termine perché anche la terapista con cui ero in cura l’ ha definita cosi. Ero una crocerossina…”
Altro CLASSICO esempio di fraintendimento del termine “amore”.
Mony,
concordo con i commenti di Michelle e Vinile, che leggo sempre più volentieri.
aggiungo soltanto che PER ME il “per sempre” è parte di narrazioni fiabesche o di periodi storici come l’Ottocento, quando si moriva spesso prima dei 40 anni, con implicito trionfo del Romanticismo.
sperando di non ripetermi (la memoria comincia a essere meno affidabile), da qualche parte ho letto di recente che gli attuali matrimoni hanno mediamente la durata dei precedenti, con la differenza che prima avevano spesso fine con la morte di uno dei coniugi, mentre ora la rottura avviene di solito per separazioni e divorzi.
è noto che identità instabili o affettivamente immature attraggono spesso persone con le stesse caratteristiche evolutive inconsce. la tua esperienza è stata piena, quasi certamente parte del tuo percorso di crescita emotivo: non rinnegare la parte di te che vi hai dedicato ma fa tesoro per il futuro di quanto da essa hai avuto modo di apprendere.