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Lettera pubblicata il 13 Gennaio 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Ares160.
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Chi scampa da matrimonio si può dire sia salvo da Sicuri danni economici, corna, figli (magari Odiosi) da mantenere, ricatti, raggiri, menzogne, depressioni
Occorre imparare a stare soli (godere della Propria libertà )
Per consolarsi nei momenti di incertezza basti osservare gli “amici” in coppia o leggere milioni di drammatici resoconti altrui, identici ( le dinamiche biologiche ed antropologiche sono le stesse), per rendersi conto a cosa si sia scampati
Per i nostri nonni e genitori era diverso, non vi era emancipazione femminile (anche se eran tutti cornuti, nei fatti o nelle intenzioni ). Le donne si guadagnavano il pane curando marito, casa e figli e, bene o male, LE FAMIGLIE STAVANO IN PIEDI
L amore romantico è una visione culturale figlia d altri tempi incompatibile con l’emancipazione delle donne
quando lo si comprende la propria aspettativa cambia e lo si accetta senza dolore, con sollievo!
Incontrando due “innamorati” ormai penso sorridendo: “toh, due sicuri cornuti”!
“…Queste inconsce esigenze nella selezione (veicolate oggi anche da sfasate convinzioni impartite dalla cultura di riferimento) sono a tempo determinato…L’amore romantico è una visione culturale figlia d altri tempi incompatibile con l’emancipazione delle donne”
Vabbè, sia pure detto in maniera tranchant, “vedo” quello che vuol dirci Lucrezio. Fuori dalle visioni favolistiche di certa utenza, quello che descrive l’omonimo del noto poeta latino, al netto delle illusioni delle anime belle, é il risultato del grande equivoco che ruota intorno al VERO senso dell’amore. Ma questo lo lasciamo ai “credenti le favole”, per ingenuità o per opportunità, di chi deve fare di necessità virtù.
L’amore è raro però è possibile “farlo”, ma in un modo soltanto: essendo entrambi maturi, emotivamente e mentalmente. Il romanticismo classico è il rifugio di chi emotivamente è ancora immaturo per pensare che l’amore sia un’eterna sensazione di innamoramento. E sono immaturi di tutte le età, attenzione.
Davide,
è certo che per la validità di qualsiasi scelta, affinché questa sia adeguatamente ponderata, è necessaria la maturità, razionale o emotiva, a seconda dei casi.
molto meno evidente, invece, in ambito amoroso l’importanza, talvolta DETERMINANTE, delle circostanze e della fortuna negli incontri.
non credo che in 24 anni tu non sia stato amato. lo sei stato con la capacità e la maturità d’amare della compagna che ti sei scelto e da cui sei stato scelto.
non esiste soltanto l’amore divino, sublime e sublimato. esiste anche l’amore degli esseri comuni, che danno, nel bene e nel male, in ogni contesto, quanto possono offrire, niente di più e niente di meno. anche in relazione ai loro obiettivi, alle loro aspettative e ai loro interessi a carattere fisico o economico del momento (differenza sostanziale fra i due sessi).
in alcuni casi, se non si ha voglia o coraggio di cambiare, si cade nella simbiosi, che è la forma d’amore, priva di risorse, della vecchiaia.
“…si cade nella simbiosi, che è la forma d’amore, priva di risorse, della vecchiaia.”
Si cade? È quello il punto massimo della fusione amorosa tra due anime: la simbiosi. Altro che condizione priva di risorse; bisogna averla vissuto quel felice stato per capire quanto è appagante. Certo che se si pensa che l’ammore siano le farfalline anche da vecchi allora… 🎶illusione,dolce chimera sei tu…
“La simbiosi (dal greco συμβίωσις “vivere insieme”, da σύν “insieme” e βίωσις “vivere”) è qualsiasi tipo di interazione BIOLOGICA stretta e a lungo termine tra due diversi organismi biologici, sia essa mutualistica, commensalistica o parassitaria. Gli organismi, ciascuno definito simbionte, possono essere della stessa specie o di specie diverse.” (da Wikipedia – maiuscolo reso da me, per meglio evidenziare la natura della convivenza fra coppie anziane, bisognose l’una dell’altra in vari ambiti – stato a cui, è pur vero, si giunge abbastanza di rado).
non so che farci se, PER ME, questa condizione esistenziale in ambito amoroso rientra essenzialmente in un contesto negativo.
Durante la vita di coppia si creano dei “meccanismi”, che permangono perfino se la coppia
si scioglie.
La mente “ricorda”.
A me capita di ricordare in certe circostanze della vita , anche le parole dette o sentite,
nonostante la distanza di anni.
E non farci nulla, la realtà non cambia. Simbiosi non ha solo una valenza “biologica”, ma anche e soprattutto “morale” e intellettuale in ambito umano, ed essendo lo stato amoroso legato a quest’ultimo, il significato che si voleva dare era chiaro. Ma se quella “simbiosi” intellettuale non la si “conosce” attraverso l’esperienza, non c’è modo di “sentirne il senso” di quel particolare stato dell’animo.
Ci sono coppie “vecchie”, simbiotiche in tutti i sensi, che la vecchiaia se la vivono in un contesto più che positivo, divertente, dinamico e persino eccitante. Per citarne alcune che conoscono tutti mi vengono in mente Vianello e la Mondaini, Newman e la Woodward, Fellini e la Masina, Matusalemme e sua moglie, 762 anni insieme: nozze di Kryptonite. Sono stati vecchi simbiotici e felici si potrebbe dire. Esistono, e lottano con noi, in modo silente.
Loro, la favola, l’hanno “fatta” diventare vera, non solo immaginata.
“La realtà è quella che noi riusciamo a far passare per tale.” (Ennio Flaiano)
https://psicoadvisor.com/essere-una-cosa-sola-in-amore-dipendenza-simbiotica-1492.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Simbiosi_(psicologia)
“La realtà è quella che noi riusciamo a far passare per tale.” (Ennio Flaiano)
È esatto. E a volte coincide con quella vera.
“…Loro, la favola, l’hanno “fatta” diventare vera, non solo immaginata.”
Meraviglioso, ed esilarante, sapere tutto di tutti in ambito amoroso, persino avendo soltanto avvicinato personaggi nostrani in umoristici episodi televisivi…
doni impagabili, d’introspezione nei vissuti sentimentali altrui e di assolute proprie certezze! Amori eterni persistenti, sì e no, nell’1% delle attuali relazioni di coppia, che diventano i soli universalmente veri.
tutto il resto, illusione. come se l’illusione non fosse presente ovunque, proprio come reazione alla crudezza di certe amorfe realtà.
introspezioni e certezze perfettamente rispettabili, né più né meno di quelle analoghe di tutti gli altri, indipendentemente dall’età e dall’esperienza in materia.