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Non accettarsi

di Unlovable81

Quando la psicologa mi ha chiesto: “cosa desideri?”, le ho risposto: “essere qualcun altro”. Io non riesco ad accettarmi. Vorrei essere qualcun altro, non intendo una star della tv o uno sportivo professionista, ma anche il mio vicino di casa o mio fratello. Fondamentalmente il lavoro di uno psicologo dovrebbe essere quello di far capire ad una persona che per stare bene bisogna accettare come si è fatti, la propria infanzia, la propria adolescenza, la timidezza, l’insicurezza, etc. ? Poi da lì fare uno sforzo sovrumano nel tentativo di cambiare ed avvicinarsi al livello di vita delle persone normali? Per normalità intendo: avere amici fin dall’adolescenza, essere mediamente socievoli, avere una carriera lavorativa, non vivere costantemente nell’ansia, avere una vita sessuale, avere interessi, vedere nelle novità una possibilità invece di una minaccia, essere emancipati dall’influenza dei genitori, etc..
Ho 28 anni, sono soldi buttati quelli che do allo psicologo?
Spesso faccio dei sogni in cui torno adolescente o sono un’altra persona. Quella sarebbe la soluzione. Ma la realtà è un’altra.
Il bivio quindi è: mi accetto oppure mi suicidio. È così?

Lettera pubblicata il 10 Agosto 2009. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 17 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    JJJXXX -

    Ciao, più o meno è la stessa situazione in cui mi trovo io, anche se non ho mai pensato seriamente di andare da uno psicologo.. non credo potrebbe dirmi qualcosa a cui io non abbia già pensato. Più che essere qualcun’altro, il mio desiderio è riuscire ad essere qualcuno. Mi pare di non avere una personalità pienamente sviluppata, e questo mi impedisce di vivere una vita soddisfacente. Più che accettarsi come si è, io penso che bisognerebbe cercare di DIVENTARE CIò CHE SI è! Io sento di essere diverso da così, ma per vari motivi dovuti alle vicende della vita e all’ambiente in cui ho vissuto, la mia personalità è rimasta in parte repressa. E son convinto che probabilmente anche per te la situazione è simile. E’ difficile recuperare, ma non impossibile, ci vuole molta forza di volontà, e un po’ di fortuna.

  2. 2
    toroseduto -

    Penso che non ti sei mai impegnato, magari sforzandoti, in qualche cosa di impegnativo. Non hai una passione? se pensi di averla, devi farla crescere,impegnandoti come tutti quelli che arrivano ad un obiettivo prefisso. Oggi la vita si fa sempre più difficile, non ti piaci, e allora sforzati di diventare quello che vorresti essere, hai abbandonato l’università per i scarsi risultati raggiunti, non ti piaceva o avevi di meglio da fare? Nessuna delle due cose suppongo.Ho letto tutte le tue lettere per farmi un’idea se posso aiutarti in qualche modo. Io ho gli anni che potrei essere tuo padre. Devi cominciare a stimarti di più, ce la puoi fare, non perdere tempo in cose inutili,te lo dice uno che già alle elementari,il pomeriggio lavorava per poche lire da un fabbro,quindi ho avuto una vita tutta in salita, come tutti quelli che si realizzano del resto, hai sprecato
    delle opportunità che io non ho mai avuto, e non mi vergogno a dire che ho studiato e lavorato. A dodici anni ero già maturo come un ventenne, e non mi sono mai arreso, anche lavori duri, e studiavo,
    è vero che oggi viviamo un falso benessere, ti dico solo che ho conosciuto il mare a 18 anni,e in quei pochi giorni ho fatto il barista nel campeggio per mantenermi.Se uno vuole arrivare a qualcosa
    non deve vergognarsi di niente.
    Non ho granchè in stima la psicologia,anche se ho letto tutto di Freud
    Jung,e altri, ma l’episodio chiave è stato una mia cugina depressa che sarebbe dovuta andare subito da uno psichiatra, è stata quasi un anno peggiorando il suo stato.Lo psicologo,DOVEVA sapere che nel suo stato non c’era nessuna indagine che l’avesse portata alla guarigione.
    Ecco, vedi? La conoscenza ritorna sempre utile, la macchinetta mangiasoldi può essere anche uno psicologo che invece di sollievo,ha peggiorato la situazione di una persona che stava male.Leggi il libro di una giornalista, paziente del prof. Cassano, LIBERACI DAL MALE OSCURO, potrebbe tornarti utile sapere come vanno queste cose. ciao

  3. 3
    Denny -

    Guarda, io non ho una donna da 10 anni ed ho la tua stessa età, pensa a chi sta piu peggio di te, non cè nessuno che mi può aiutare, devo convivere con la rassegnazione di passare tutta la mia gioventù nella mia singletudine altrimenti cado in depressione e non è piacevole, pensa che ci sono persone che stanno peggio in questo pianeta terra.

  4. 4
    ale.o.35 -

    Io credo che confidarsi con qualcuno e chiedere aiuto è necessario in questi casi. Non puoi farcela da solo? Fatti aiutare. Non dimenticarti che la vita è tutta una lotta, e chi ci rinuncia non ha capito cosa si perde. Io ho sofferto di depresssione e credo di soffrirne ancora, ho molti problemi. Ma nonostante questo mi aggrappo a tutto quello che posso, so che arrendermi non mi aiuterà, nè aiuterà gli altri intorno a me. Toroseduto ha ragione, devi trovarti un obiettivo nella vita. Concentrati su questo, so che non è facile, ma ti aiuterà a superare questi pensieri negativi. Io non ce l’ho un obiettivo, sto ancora aspettando, ho speranza. Per fortuna lei è quella che muore per ultima. E non dimenticare: niente è impossibile, perfino cambiare se stessi, basta volerlo. Un po’ come nei sogni 😉

  5. 5
    toroseduto -

    Ragazzi, ma che cos’è questo scoramento generale? Poi avete un’altra brutta abitudine: dite il malessere senza citare le cause, ma così non si arriva a niente,sappiamo tutti che questo mondo piace a pochissimi,. bisogna cercare e trovare punti di riferimento,soffermiamoci suoi problemi nostri, poi se ne avremo l’energia,la capacità la tranquillità interiore e la possibilità, faremo un mondo migliore. Cominciamo da noi, se non abbiamo le basi, non costruremo niente, se ci limitiamo alle lamentele senza spiegarne il motivo, come si fa a dare un consiglio, un’esperienza…Denny, per quanti sforzi ho fatto, se tu non chiarisci interamente il tuo malessere, hai scritto solo per scrivere ma se ci confrontiamo, ognuno con le sue esperienze, qualcosa salterà fuori, giusto? Allarghiamo il discorso, facendo capire le reali esigenze, qualunque cosa è meglio di trovare porte chiuse da tutte le parti, vogliamo parlare, comunicare con altri le nostre esperienze, bene, ma quali? A
    voi la parola.

  6. 6
    Denny -

    Per un 28 enne come me il fatto di non aver mai incontrato la donna della sua vita significa che ho perso il treno e credo che non arriverà quando avrò 30 anni, l’unica cosa con la quale io ne sono assolutamente certo è che sono solo le persone intelligenti e furbe che se la cavano in questa durissima vita, purtroppo.

  7. 7
    Denny -

    Poi cè da dire una cosa, scusate, che magari fossero solo questi i problemi che sto passando io e sicuramente cè chi ha gli stessi, magari fossero solo questi i problemi di chi non si acetta per quello che è, perchè i problemi sono ben altri che sono molto più seri in questo schifo di paese, che non sto quì ad elencare perché altrimenti si va fuori tema.
    Cerchiamo più tosto di vivere giorno per giorno la vita con più tranquillita senza lamentarsi perchè tanto l’orchestra delle cose è sempre uguale.

  8. 8
    bb -

    ragazzi.. che peso questo blog…
    @Denny “Per un 28 enne come me il fatto di non aver mai incontrato la donna della sua vita significa che ho perso il treno ..”
    io mi sono innamorata per la prima vera volta a 28 anni .. en ho 35
    e mi ha lasciato 2 anni fa.. cosa dovrei fare allora alla mia veneranda eta’?? ammazzarmi??

    @ Unlovable 81 ” ..avere amici fin dall’adolescenza, essere mediamente socievoli, avere una carriera lavorativa, non vivere costantemente nell’ansia, avere una vita sessuale, avere interessi, vedere nelle novità una possibilità invece di una minaccia, essere emancipati dall’influenza dei genitori, etc..”

    Forse dovresti diventare uomo, prenderti le tue responsabilita’ iniziando a:
    1- Non dare piu’ soldi a strizza cervelli
    2- Usare quei soldi e andartene di casa e vivere solo emancipandoti dall’influenza dei genitori..

    Si fa fatica e magari non potrei permetterti economicamante tutto come prima ma ti arrangi da solo…vuoi mettere la soddisfazione.
    E’ dura lo so ma lo e’ per tutti non sei speciale, anchio quando mi alzo la mattina faccio fatica..ma lo fanno tutti..
    sususuu tirare fuori le palle.. vedrai che qualcosa cambiera’…
    c’e’ gente che sta peggio e non ha scelta..
    tu sei giovane e ce l’hai ancora…

  9. 9
    geko -

    Vedo che qui i 28enni stanno quasi tutti nella mia condizione! A parte le battute, anche io sto pensando seriamente di andare a psicanalizzarmi, non vedo altra soluzione.
    Anche se però un pò mi urta: perché la psicanalisi non fa che tirarci fuori cose che abbiamo già. Lo psicologo o psichiatra non ci “regala” una vita diversa. Che però credo sia quello che molti/e vogliono, perlomeno anche io.
    Che ce ne facciamo dell’accettazione? Io non voglio accettare di avere i capelli scuri mentre mi piacerebbe averli biondi; io non voglio accettare il mio carattere introverso quando invece lo voglio estroverso; io non voglio accettare di essere uno che non se lo fila nessuno, mentre in giro ci sono tipi magari peggio di me ma che hanno la fila dietro… Insomma, accettarsi è quello che vorrebbero metterci in testa. Io però non ce la faccio ad arrendermi all’accettazione. Ecco perché starò sempre male.

  10. 10
    Unlovable81 -

    @ bb: il mio obiettivo è proprio quello di andarmene di casa, lontano dai miei odiati genitori, ma vorrei farlo definitivamente. io vivo ancora coi miei, ma ho un sacco di spese (fra l’altro pagare le rate ad una banca perchè insolventi, causa mia madre)…. in più mi sono riscritto all’università,anche se non posso frequentare, sperando di non dover fare il postino o l’operaio a vita……….. bb forse tu non sei mai stata depressa, non sai cos’è l’ansia, il terrore di sbagliare, la vergogna che ti sei abituato a vivere fin da piccolo… poi anche svegliarsi alla mattina diventa un peso, figuriamoci andare al lavoro…

    @ geko: anche per me è impossibile accettarmi, soprattutto quando si è molto al di sotto degli standard sociali e si vale per quello che si appare e per la carriera che si fa…….

    @ toroseduto: sembri una persona molto forte, l’opposto di quello che sono io…. purtroppo il carattere lo si forma entro i 5-6 anni dopo è un adattarsi…… tu a 12 anni hai iniziato a lavorare, io ho 28 anni ed ho ancora le insicurezze di un adolescente….. non vorrei fosse una colpa anche questa

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