Ma il problema del Ministro degli Interni è quello di colpire i clienti delle prostitute ? Al medesimo non interessa la loro privacy, viceversa vuole invece sostenere la crociata contro gli Italiani che sfruttando gli immigrati ne fanno una fonte di reddito. Dovrebbe spiegarci però s’è figurano nella lista anche di quei moltissimi cittadini Italiani che pur nel loro Paese vengono sfruttati alla stessa maniera. Suggerirei di verificare di persona le cose, che ad onor del vero non sono per nulla come dallo stesso descritto.
Lettera pubblicata il 8 Ottobre 2006. L'autore ha condiviso 140 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Carlalberto Iacobucci.
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Categorie: - Cittadini
se prescindere dalla privacy dei puttanieri contribuisce a lottare contro il vergognoso fenomeno della prostituzione, ben venga!!!
e ben vengano le crociate contro gli italiani che si comportano come i negrieri del XVII secolo!!!
non credo che queste iniziative impediscano di curare anche gli interessi degli italiani sfruttati, anzi! lo sfruttamento e il precariato sono fenomeni disgustosi anche per noi italiani, non ci piove, anche se di certo non veniamo trattati male come tantissimi extracomunitari che lavorano qua
si si, però colpire i clienti per stroncare la prostituzione è come multare i consumatori quando il fruttarolo non emette lo scontrino, ovverosia scaricare la responsabilità dell’intervento sul cittadino.
il cittadino contribuisce allo stipendio del Presidente e della Repubblica e di tutto quello che c’è sotto perché questi lavorino, non perché stiano in panciolle come Vittorio Emanuele e facciano lavorare il cittadino al loro posto.
da che mondo è mondo, l’indecenza della prostituzione nelle strade del paese, con tutto ciò che comporta, dallo sfruttamento alle malattie, alla droga e quant’altro, si risolve con l’arresto e l’espulsione di chi la pratica, con l’investigazione, la cattura e l’impalatura a fuoco di chi ci campa sopra.
del resto, tutti sappiamo che lo Stato italiano campa sullo spaccio e sulla promozione del tabagismo; quindi non è meraviglia che anche per la prostituzione nelle strade (insisto nelle strade perché dentro casa ognuno è libero di fare quel che vuole) lo Stato faccia lo gnorri e cerchi di trarne un profitto sanzionando la parte più visibile.
c’è solo una parola per questo: SENZA ONORE!!!
Ringrazio BO e Leo per la risposta pervenuta. Ma in modo provocatorio si direbbe, le crociate se si vogliono fare vengano pur fatte, di certo staneremo molti evasori fiscali. Come è altrettanto certo che sarebbe assai difficile scovare lavoratori con salari da 1100 Euro al mese dopo circa 30 anno di lavoro come chi sottoscrive.
S fossi in Amato, mi preoccuperei molto di più del fenomeno stupro che dei Clienti di prostitute.
Un saluto
Carlalberto