Sono dell’idea che l’infrangere le regole da parte d’Israele sia divenuto un fatto cronico. Possiamo reclamare nella misura più ampia che si voglia, ma ciò nonostante, avvertendo quell’autorità indiscussa, osano e continuano a mettere a repentaglio la Pace. Se in futuro s’accrescerà il terrorismo, quanto sarà dovuto alla non cautela ? Contemporaneamente e in opposizione al loro volere, gli indifesi per irrazionalità non propria cessano di vivere. Il rigore non appartiene ad una delle parti ma ad ambedue. Se così non fosse si darebbe inizio a pericolose reazioni che verosimilmente ci saranno.
Lettera pubblicata il 31 Ottobre 2006. L'autore ha condiviso 140 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Carlalberto Iacobucci.
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Ciao, leggo sempre i tuoi commenti e sono sempre d’accordo con te.
Il problema è: possiamo noi fare qualcosa ?
Quello che vedo io è che ormai ci sono morti di seria A e di serie B: ma non deve essere così; un civile/militare ucciso è una vita in meno, e come tale va rispettata qualunque sia il suo credo religioso o politico.
Ti ringrazio per il punto di vista che ci vede concordi. Come non essere in intesa con te Matilde. E’ vero quando sostieni che le morti non sono vincolate all’estrazione sociale o religiosa , ma non trascuriamo il concetto che la perdita dei veri Valori come il libero arbitrio a noi tutti affidato, osserva più il male che il bene. Diceva Gandhi… O l’umanità distruggerà gli armamenti o gli armamenti distruggeranno l’umanità.
Sul poter fare suppongo di si, sai perchè ? Chi produce tanto male non è uno o più spiriti celesti ma esseri umani incauti.
Ciao Carlalberto