Vi è mai capitato di vedere persone che, qualsiasi cosa accada (ovvio hanno un cuore ma non “patetici”), in qualsiasi situazione, NON hanno pregiudizi? Sono sempre se stessi, che parlino con uno o con un altro… in tutte le cose sono vitali? Sono estranei al pregiudizio? Quelli a mio avviso sono uomini che vincono.
Invece odio coloro che giudicano una persona dall’aspetto e dall’atteggiamento.secondo me sono dei perdenti.
Che ne pensate?
Lettera pubblicata il 17 Febbraio 2007. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Battipanni.
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Riflessioni
Per non avere pregiudizi, bisogna avere molta autostima, cioè essere sicuri di sè stessi, avere l’orgoglio di amare sè stessi, continuerò a ripeterlo, ormai lo scrivo sempre, l’ autostima aiuta ad avere fiducia in sè stessi, eliminando gelosie ed invidie che portano a parlare male degli altri, ecco secondo me cos’è il PREGIUDIZIO.
Ciao Battipanni….
Sarebbe bello se fosse come dici tu, perchè vorrebbe dire che al mondo c’è giustizia.
Una persona imparziale è una persona giusta e onesta, anche con sè stessa, qualcuno che non trucca o imbroglia, qualcuno che ama la verità.
Ma dire che persone così siano “vincenti” (tranne rari casi in cui per brevi momenti ottengono appoggio da molte persone) è un’utopia.
Prova a pensare ai politici: hai mai visto un politico “imparziale”?
Qualsiasi cosa accada la strumentalizzerà per i suoi scopi.
Oggi il PIL è al 2%, e allora il governo attuale ti vuole far credere che sia merito suo, anche se l’economia è in crescita da oltre un anno e non ha fatto niente di speciale.
E quello precedente? Che prendeva la scusa dell’11 settembre e del buco ereditato dal governo precedente, quando non riusciva a mantenere le promesse?
Ma senza buttarla in politica, hai mai visto un giudice imparziale?
Se sì, non ha vissuto a lungo, l’hanno ammazzato.
Falcone, Livatino, Borsellino, ecc., ecc., oppure l’avvocato Ambrosoli, che cercava imparzialmente di tutelare i risparmiatori truffati da Sindona.
Che fine hanno fatto? Tutti ammazzati.
Ma anche nella vita comune, ti pare che le persone imparziali abbiano vita facile?
Hai mai visto come vengono trattati i ricchi e i poveracci, ad esempio davanti alla giustizia?
Guarda chi va in carcere: quanti ricchi vedi in carcere? Pochissimi, e ci stanno poco, poi gli danno i domiciliari, anche se hanno fatto bancarotte di centinaia di miliardi,(vedi Parmalat e Tanzi) che hanno rovinato famiglie intere. Oppure cambiano le leggi a loro favore per non finire in galera.
Al contrario un poveraccio che ruba in un supermarket, magari per fame, viene processato per direttissima, per la flagranza di reato.
Una volta hanno fatto un esperimento: hanno vestito un attore da barbone, e poi lui ha fatto finta di sentirsi male a Milano, in una via del centro.Nessuno lo soccorreva, la gente passava e lo lasciava lì a terra.
Poi lo stesso attore si è vestito elegantemente, con Rolex al polso, cappotto di cammello, ecc., e ha finto di svenire in via Montenapoleone.
Beh, erano tutti lì a soccorrerlo e a chiedergli come stava!
No, ho proprio paura che gli “imparziali”, che pure esistono, anche se non sono molti, non se la passino affatto bene.
Ah dimenticavo!
Credo che anche tu (e anch’io) avresti più facilità istintiva a soccorrere il ricco ben vestito che si sente male, rispetto al barbone cencioso.
Quindi andiamoci piano a dire che sia facile essere giusti e imparziali, perchè non lo siamo.
Tu come ti regoli con uno sconosciuto, rispetto ad un amico che conosci da 20 anni?
Se vedi l’amico che litiga con lo sconosciuto, e poi chiedi a loro di spiegarti cosa è successo, poi a chi dai più fiducia, a chi credi come versione dei fatti?
Allo sconosciuto?
Permettimi di non crederci.
caro albert, forse imparziali non lo siamo ne’ tu ne’ io ma ti ASSICURO che ho conosciuto un ragazzo assolutamente imparziale ALMENO per quanto riguarda lo giudicare l’interlocutore. e ciò è speciale. sul fatto dei giudici sì, hai ragione, è come dici tu. ma parlando col ragazzo di cui ti parlo mi sono sentito… 3 metri sopra il cielo… forse è costituyzione mentale di origine naturale… ma si vedeva da un miglio che non ti giudicava ed era pronto ad ascoltare ogni particolare senza dubitare della tua intelligenza. insomma una persona cosi io la ammiro e invidio!!! perchè essere cosi imparziali è sinonimo di eleganza ed elasticità mentale.lui non ha bisogno di fingere, è fatto proprio così.
ad esempio nel mio paese qualsiasi cosetta accada c’è sempre la zitella pronta a ragionarci sopra con superbia ecc.. invece chi è imparziale pensa ai fatti propri, è forte, maturo, serio…. davanti a tutto e tutti.
secondo me sono i veri uomini questi, almeno veri uomini europei. c’hai mai fatto caso che gli africani (ovvero quelli piu retrogradi rispetto al progresso) sono pieni di pregiudizi? Mentre se parli con un inglese noti questa imparzialòità di cui voglio far intendere? che c’è da dedurne? che il pregiudizio porta ignoranza….
scusa battipanni, ma cosa intendi te per persona vincente? e quindi per persona perdente? Bisogna chiarire bene questo punto se no si equivoca.
IL PREZZO DA PAGARE PER ESSERE SE STESSI è TROPPO ALTO, vi siete mai chiesti perchè?
scusa Battipanni, ma proprio tu che parli di mancanza di pregiudizi, dici una cosa assurda e anzi razzista: affermi che gli inglesi sono un popolo imparziale, mentre gli africani sono arretrati e pieni di pregiudizi.
Ora, a parte il fatto che conosci malissimo la storia e gli inglesi: gli inglesi si sono sempre ritenuti “superiori” a tutti i popoli, quando avevano le colonie si ritenevano gli “educatori” dei selvaggi, mentre in realtà erano solo degli imperialisti sfruttatori, che usavano miniere, legname, giacimenti dei popoli da loro dominati, sfruttandoli senza pietà.
E ancora oggi, vai a vedere quanto sono razzisti nell’animo: mio fratello era in vacanza a seguire corsi a Oxford, qualche anno fa, e gli italiani erano stati messi in classi insieme a portoghesi, spagnoli, greci, arabi, ecc. (la feccia!), mentre c’erano i “belli”, cioè svedesi, tedeschi, danesi, norvegesi, che erano stati messi in classi a parte.
Per quanto riguarda gli africani, definire arretrati milioni di persone che anche per ragioni geografiche, climatiche, di dominazione da parte degli occidentali, sono stati per secoli trattati come schiavi, o come servi da parte degli occidentali che hanno sempre voluto sfruttare le loro risorse naturali, è un’immensa falsità e ingiustizia.
E poi tu non sei parziale, peggio, sei un razzista.
Vai pure in Inghilterra, dove vedrai i tuoi amici inglesi trattarti spesso come “italiano-mafia”, e poi mi dirai come li apprezzerai.
A parte l’assurdità di volere fare di ogni erba un fascio, addirittura con interi popoli: come si fa a dire che gli inglesi sono “imparziali”?
Tra gli inglesi ci sono persone colte e intelligenti, senza dubbio, ma ci sono anche imbecilli che il sabato sera vanno a ubriacarsi nei pub, hooligans che devastano le strade e fanno risse gigantesche, che mettono ferro e fuoco le città, che nel 1985 all’Heysel hanno fatto crepare una trentina di italiani, schiacciandoli in uno stadio, per una deficientissima partita.
Come si fa a parlare così?
albert condivido pienamente, ma forse battipanni voleva , ma in maniera poco felice, ricordare che l’inghilterra è la patria della democrazia parlamentare e dello stato moderno, questo non lo possiamo dimenticare, anche se poi è stata una nazione che ha crato la sua grande ricchezza grazie alla colonizzazione e all’imperialismo. Lo so le due cose sono un po’ difficili da tenere unite. Detto questo volevo dire a battiipanni che non si può dare all’imparzialità, che è un atteggiamento iindividuale, una valenza socio culturale storica. Essere o non essere imparziali è un modo di personale di valutare le cose anzi la sua bellezza consiste proprio in ciò. Non farsi condizionare dai pregiudizi cui siamo abituati, e saper usare sempre la propria testa a costo di rimanere isolati e incompresi dagli altri e questo modo di essere può appartenere tanto all”inglese che al senegalese, ognuno ha i suoi buoni motivi per andare controcorrente rispetto alla cultura in cui è inserito.
Il problema e’ questo @Battipanni so che forse non volevi fare quella distinzione tra Inglese e Africano, ma il nocciolo della questione e’ che tu facendo questo esempio stai facendo riferimento a dei tuoi pregiudizi che ti sei costruita tu per via di informazioni o visioni che ci vengono proposte nella societa’ d’oggi. conosco persone inglesi di merda e persone per bene, ho anche conosciuto persone africane per bene gentili composte istruite e rispettose e ne ho conosciute anche l’opposto. Dalla mia esperienza all’estero posso dirti che per esperienza appunto non conta la nazionalita’ perche’ in ogni cultura e in ogni nazione c’e’ gente del C””O e c’e’ gente che e’ l ‘opposto, quindi dipende dalla persona in se’..facile fare d’un’ erba un fascio! (pregiudizi)