Salve a tuttioggi vi parlo di un interrogativo aperto, dalla mia cara e dolce suocera, persona d’oro e saggia..
Parlando della situazione, non rosea, di mio cognato e dalla sua ex compagna, lei m ha detto ” Io capisco che non ci si possa più amare, ma per i figli, si DEVE fare tutto” “io ho sopportato anni ed anni e sopporto tutt’ora per i figli, per nient’altro, io ho sofferto da morire con mio marito ma loro vengono prima di tutto, ho dovuto far loro da madre e da padre, perchè lui non c’era mai, e adesso che andrà in pensione non so più cosa mi lega a lui, ma non posso privare i nipoti del nonno, visto che la madre la vedono poco”.
Io la capisco, capisco la rabbia verso l’ex compagna del figlio e madre dei nipoti, capisco anche quello che racconta perchè nel tempo ho compreso che non è facile stare con il marito (il suo)..e allora mi chiedo, ma perchè, perchè adesso questa ottica non c’è più, non dico nei casi gravi, ma perchè adesso tutti alle prime difficoltà fuggono?
Abbiamo tropo?
Siamo stati cresciuti da genitori che per lo più hanno avuto infanzia non ricca e benestante che però ci hanno dato tutto, nei limite del possibile abbiamo avuto ogni cosa…è questo il problema?
Non ci accontentiamo più di esser felici?
E felici di cosa?
Io sono felice, di cosa?
non lo so, di vivere, di state relativamente bene, di avere una casa, di avere una famiglia unita,
di avere un lavoro, si poco retribuito, ma sempre lavoro è, di avere accanto un uomo che mi ama, anche se a volte non lo dimostra… felice di vevere ogni giorno nel verde, nella traquillità della campagna anche se significa usare sempre l’auto, felice anche quando piango e non so perchè, felice anche quando le cose vanno male,perchè in fondo non mi manca nulla…
Non ho messo in ordine di importanza a parte le prime due….
ora vorrei parlarne con voi…
Perché nella coppia adesso tutti fuggono alle prime difficoltà?
di
Isis
Lettera pubblicata il 16 Maggio 2008. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Isis.
La lettera ha ricevuto finora 26 commenti
Lascia un commento
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
“per i figli si DEVE far tutto” bella frase.
Parlo da uomo divorziato con un figlio di 8 anni.
Mi sono separato dalla mia ex-moglie quando lui aveva solo 18 mesi. Non è stato facile, anzi.
Dico solo che passavo le sere, in auto, sotto casa della ex, piangendo come un bambino pensando a mio figlio.
C’erano delle difficoltà di vario genere (suocera invadente, no more sex, comunicazione zero), ma, nonostante tutto, ho cercaro di raddrizzare la situazione. Ma lei non “rispondeva”, non voleva discutere…. io avevo sempre torto e lei ragione.
La situazione precipitò quando, tramite un forum di finanza, conobbi l’attuale str*** che mi ha da poco lasciato.
La cosa che poi mi lasciò di stucco è che la mia ex-moglie sapeva che io “chattavo” con lei (le feci addirittura vedere la foto), ma finchè non capitò l’irreparabile non mi disse nulla e non fece nulla per “recuperarmi”.
Il massimo che fece per recuperare il matrimonio fu farsi trovare in negligè una sera che tornai a casa dal lavoro. Potete ben immaginare la mia reazione.
La stron** attuale fu la goccia che fece traboccare il vaso, ma, lo dico con certezza, mi sarei separato anche senza quella goccia.
Per tornare ai figli…Certo, per loro si deve far di tutto, ma crescerli in un ambiente litigioso non credo sia l’ideale.
Lui sta bene e cresce bene.
Ora che sa che suo papà non andrà lontano da lui è “contentissimo”(“sono contento che non vai più da A e stai qui con me” sue testuali parole). ;D
Ora conta la sua felicità, come sempre. Per la mia si vedrà.
Un abbraccio.
ti faccio una domanda ma prima faccio una breve premessa
sono figlia di genitori separati dal 2000, ma separati in casa da più tempo: praticamente da quando sono nata dormivano già in due letti diversi e i massimi discorsi su una giornata erano sul calibro del “cosa vuoi da mangiare stasera?”
Hai mai chiesto ai tuoi figli se vivono bene con due genitori che non si amano più, si sopportano?
Hai mai chiesto loro come vivono i lunghi e pesanti silenzi che si creano inevitabilmente quando due persone non hanno più nessuna affinità, nessuna voglia di far progetti in famiglia, nessuna voglia di discutere?
Io queste cose non le ho mai vissute bene…ricordo quel periodo come il più brutto della mia vita, e non scherzo quando dico, e lo dico a tutti, che quando i miei si son separati ho cominciato a respirare, a vivere più tranquilla, e rilasciare tutta la tensione accumulata.
Perchè forse tu non te ne rendi conto, come non se ne sono resi conto i miei ma stai caricando i figli di tensione e stai silenziosamente affidandogli il ruolo di collante della famiglia…è una responsabilità che i figli non meritano, secondo me.
Comunque…io parlo per me stessa, magari qualcun altro la penserà diversamente.
Ora lavoro, ho 28 anni, do tutto lo stipendio in casa e mi tengo quel poco che mi serve per i miei interessi e le necessità.
Certo con lo stipendio di mio papà economicamente prima si stava meglio….ora lo stipendio al 70% mi va via per la sopravvivenza.
Ma se mi chiedete di riprendermelo in casa per avere la possibilità di mettermi via soldi in banca vi dico…cari miei….vi lascio i soldi, ma datemi la tranquillità che ho adesso!!!
E se anche con scarifici economici i miei si fossero separati un pò prima penso che scontenta non sarei stata, anche se loro credevano di fare tutto per il mio bene. Non gliene faccio una colpa, tutti sbagliano e io non ero abbastanza grande per decidere.
Questo è il mio parere.
Cara Isis, penso che la prima risposta -scontatissima- da dare alla tua lettera, è che oggi ci sia nella società in generale (giovani e meno giovani) una perdita innegabile di valori, si è perso il senso della famiglia e non servo certo io a dirlo. Ce lo grida la televisione, la stampa, il sociologo famoso.
Il progresso ha portato molti vantaggi innegabili, e nel cambio non so se ci sia stato un equo scambio, nel senso che godiamo indubbiamente di cose impensabili solo fino a 30 anni fa…….ma rispetto a 30 anni fa, abbiamo anche molta più solitudine, più disprezzo per la vita. E parafrasando una canzone “non ci basta mai”, più abbiamo più vogliamo, per compensare il grande vuoto interiore che ci portiamo dentro. Oggi viviamo come se fossimo immortali, la pubblicità stessa ci autorizza in tale indirizzo…, quindi noi siamo unici, irripetibili e soprattutto dotati di un egoismo mostruoso, incapaci di metterci in gioco, il nostro interrogativo imperante è: ma chi me lo fa fare?
Me lo chiedo sempre più spesso anche io, che non ho più 30 anni. Però malgrado due figli e una famiglia di origine, sono sola, vivo sola e quando ho bisogno devo pagare le persone, perchè anche mia madre adattatasi alla grande alla mentalità di oggi non è disponibile per nessuno. Era questo quello che volevo? No! Mi manca molto il tipo di vita di quando ero ragazza, avevo mia nonna, che ha cresciuto tutti noi nipoti, tutti siamo passati dalla sua cucina, tutti abbiamo dormito nel suo caldo lettone.
Si muore oggi come allora….ma secondo me oggi è la solitudine la malattia più brutta che più uccide.
E soprattutto nella coppia, oggi ciascuno marca il suo territorio, non esistono quasi più obiettivi da inseguire, cose da fare insieme, progetti o quant’ altro.
Infatti si convive, non ci si sposa…..mentre una volta questo era il sogno delle ragazze.
Santo Iddio, ci sarebbe da fare un libro…ma non voglio rischiare di cadere in una sorta di patetico amarcord.
Lascio agli altri dire la loro, ansiosa di confrontarmi con le loro risposte.
Un saluto.
E’ una bella domanda alla quale un mio amico rispondeva sempre con un: “ci vorrebbe una guerra, allora sì che la gente capirebbe”.
Io sono uno che lotta con i denti per il proprio rapporto, quando questo è tanto importante. L’ho fatto per degli anni, attraversando mille difficoltà che raccontate ad altri, mi fruttano dei calorosi “io non lo avrei mai fatto” o dei “ma chi te lo ha fatto fare”, quando non mi prendo addirittura del co.......
Ho la solidarietà di molti ora, tanti hanno sempre capito i miei sforzi negli anni, sapendo la dedizione che avevo per lei (e conoscendo lei), e si stanno dimostrando estremamente comprensivi, dando valore a quel che io ho fatto per amore (e che FORSE rifarei ancora), Però bisogna essere in due, e si deve sapere che si può cascare nel più classico “perle ai porci” che ho già usato in un altro commento.
Oggi vince la libertà delle persone, soprattutto nelle donne, che stanno prendendo tutti i lati peggiori degli uomini dimenticando il loro ruolo naturale, nel naturale svolgersi delle cose. Gli uomini fanno spesso schifo, però non c’è più voglia di restare uniti e di lottare, e le famiglie si sfaldano perchè le donne sono “libere” (o imbrigliare in altre questioni nuove), come se non ci si rendesse conto dell’importanza di avere un legame forte… al massimo ci si dice “troverò un altro/a”.
La donna oppressa è una cosa bruttissima, ma pare che la via di mezzo non esiste.
E’ un usa e getta, in mezzo ad un mare di opportunità allettanti, e la cosa a me mette una grande tristezza.
Carissima Isis,
è piu’ facile affrontare una difficoltà, o fuggire da essa?
La risposta è nei cuori delle diverse persone che vivono sulla terra!
Molti di quelli della nostra generazione, hanno avuto relativamente tutto dalla vita, quindi non sono affatto preparati ad affrontare problemi!
Tra questi, poi, ci sono coloro i quali pur avendo sofferto durante l’adolescenza (per un motivo o per un altro), non sono ora piu disposti a fare sacrifici!
A queste persone, allora, io regalerei tre mesi di volontariato in Africa, tra la gente che muore anche per la mancanza di acqua, e le inviterei a riflettere su quali sono quei problemi che REALMENTE NON SI POSSONO RISOLVERE O SUPERARE CON UN PO’ DI FEDE E BUONA VOLONTA’!
Nella nostra società su fugge dai problemi “stupidi”!
Perchè è piu’ facile farlo!
Ti saluto isis!
Quoto Micione, non ho tanta voglia di scrivere. Comunque homo homini lupus, questo sì: va così e solo così, tocca adeguasse.
perchè siamo troppo OCCIDENTALI!!
lipsia e spectre concordo
si micione è questione di stoffa
Monk, è tanto che non ti sento!
Dai ,cerca di tirarti su!
I momenti difficili si superano! Dai!
Ti abbraccio con grande affetto!
Per risponderead Anto
NO lei non faceva così, si è semrpe sforzata di far apparire tutto bello, tutto a posto con i figli, anche se, il padre non è che c era molto in casa, per cui loro sentivano la mancanza del padre, malei lo giustificava, si è immolata per loro per così dire…
Silvana
Non parlo di me, io non ho figli ancora, purtroppo…parlo di una donna ceh avendo sacrificato la sua vita per i figli (leggi la risp ad Anto) non riesce a capire come la nuora alle prime difficoltà se ne sia andata, non dorma li, si occupi dei figli (quanod le va)ma guai a lavare loro i vestiti o rassettare la casa dove i figli vivono, Che entra ed esce dalla loro vita quando e come vuole, che li intorta di menzogne, abiusando della loro piccola età…
Inoltre chiedo cosa sia la felicità…