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Lettera pubblicata il 11 Giugno 2018. L'autore, AlCE, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Sembrerà strano, ma quanto avviene oggi, in altre forme, è già accaduto in passato.
La seconda guerra mondiale ha visto l’italia dichiarare guerra alle potenze europee che l’avevano “stretta” in una morsa economica e per le politiche totalmente contro il belpaese.
Non che fascismo e nazismo fossero una gran bella cosa, ma sono movimenti nati proprio dalla “compressione” delle esigenze del popolo, sulla quale hanno poi marciato diversi soggetti autoritari.
Oggi, per fortuna in modo totalmente diverso e democratico, e senza dittatori, l’Italia affronta la stessa sfida per la propria dignità, con potenze straniere le cui ONG (ricordiamo che non sono italiane) proiettano l’invasione migranti sul nostro paese, destabilizzandolo.
Se sarebbe anacronistico dichiarare guerra per questo, come avvenne in passato, sicuramente è utile mettere il punto, e fare in modo che l’Italia d’ora in avanti non sia solo una servetta dei potentati europei.
Beh volevamo un governo del cambiamento
e l’abbiamo avuto.
Come prevedibile quelli che c’erano prima si
oppongono al cambiamento, perchè vuole anche
dire perdere privilegi e comunque mettere in discussione lo status quo.
La mia ricetta è sempre quella,cioè più soldi alle famiglie.
E’ la crescita che mette in moto il meccanismo.
Per quanto riguarda il debito pubblico, nonostante ampie fasce di popolazione povere,
l’Italia è in grado di sostenerlo, perchè comunque la ricchezza in case e altri asset, nonostante la politica anti-risparmio
del precedente governo che giudico negativamente, supera nettamente il debito.
ciò non significa che non si debba ridurlo ovviamente.