Buongiorno,
sono Alfonso Cesare, dal 1998 in servizio alla Commissione nazionale per il Diritto d’Asilo – giornalista pubblicista.
Una riflessione personale sulle navi bloccate nel mediterraneo dal Ministro dell’Interno – Matteo Salvini.
Attualmente, le persone seppur prese a bordo da equipaggi delle Associazioni umanitarie son giuridicamente naufraghi.
Solo quando attraccano sulla terra ferma, oppure salgono su di una nave dello Stato italiano, la polizia di frontiera più chiedere documenti e motivi per cui sono in un altro Stato.
A quel punto posso presentare una domande per la richiesta di protezione internazionale e diventano “richiedenti asilo”. Attualmente sono solo naufraghi: persone che si sono avventurate in mare con la barca a vela e hanno perso la rotta, si è bucato il gommone e sono rimasti per giorni in ammollo e una nave di passaggio li ha visti e caricati a bordo.
A questo punto le soluzioni possono essere due:
- ascoltare i richiedenti asilo direttamente nel porto di sbarco nel giro di pochi giorni, facendosi aiutare dall’ EASO (European Asylum Support Office) – agenzia dell’Unione Europea con sede a Malta, attraverso anche proprie Commissioni, considerando che mission dell’EASO e quella di uniformare il diritto d’asilo con validità in tutto il territorio dei paesi europei;
- avviare coloro che hanno bisogno di protezione all’interno di un percorso di inserimento e rimpatriare nel giro di 10 gg, dopo averli rifocillati nel proprio paese di provenienza, coloro che non hanno alcun diritto giuridico per stare sul T.N..
Questo è il motivo per cui il Ministro Salvini non può chiudere i porti, è una fase successiva che può spettare a lui per il tramite della Polizia di Frontiera.
Alfonso Cesare, 06 69000110 – 346396737
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Politica
Mi sa che ti conviene cambiare lavoro, perché il popolo sovrano NON vuole gli immigrati sul suolo patrio.
Basta guardare l’ampio consenso verso questo governo, che è una valanga che ha disintegrato la sinistra.
Tutte le disquisizioni su chi, come, perché e quale metodo sia meglio utilizzare perchè sia fatta la volontà del popolo sovrano non sono prioritarie. Se serve cambiare la costituzione, nessun problema. Il popolo sovrano è superiore alla costituzione.
Si consideri inoltre che se in Italia vi è un gruppo di persone (non la maggioranza) che vuole fare solidarietà, deve farlo con i propri soldi e i propri mezzi, senza pretendere che TUTTI siano solidali.
Infine, da ciò che si legge su internet, molti italiani farebbero il tiro a segno con le navi militari sulle imbarcazioni delle ONG. Ragione per cui se il governo è così diplomatico bisognerebbe dire: Cara grazia, hanno solo bloccato “virtualmente” i porti..
Ovviamente non ho espresso alcuna opinione personale. Tutto quanto qui scritto è facilmente desumibile da internet.
C’è spazio per tutti. Tra l’altro basta aprire un giornale per capire che sarebbe una cattiveria gratuita non aprire le porte ad un mondo che arricchisce la nostra civiltà. L’amicizia non si discute. Se discutiamo di questo ci poniamo fuori dalla storia. Questa per me è discriminazione. Non ci sono regole che impediscono l’integrazione. E’ un fatto. Siamo tutti fratelli.
PS Non mi riferisco a lei quando affermo che si tratta di discriminazione. Parlo dell’ipocrisia della gente che proietta sugli altri le responsabilità che ha verso la sua persona prima di tutto. Perché non dovrebbero entrare? Capisco i politici perché difendono un ideale che non gli toglie il senso della realtà, ma ha la “pretesa” di orientarla. Ma gli altri che obiezioni hanno da muovere? Perché i migranti no? Cos’hanno di diverso?
In effetti Beep ha raggione. Arrangiati Aiace, porta ‘sti naufraghi a casa tua, faje ‘na minestra calda e poi sta a discutere de frattaje burocratiche. A spese tue. Noi non li vogliamo ebbasta. Francia o Spagna mejo de la cavedagna.
Bla bla bla,gli italiani sono bravi solo a fare chiacchiere e sofismi. Ci hai presi per scemi??? Sappiamo benissimo che quelli sono immigrati clandestini. Io gli avrei bucato il gommone.
Concordo con beep-beep. Ma non perchè sia razzista.. o meglio me l’hanno fatta diventare sti buonisti del c…. ed ipocriti. Io non sopporto più avere nel mio paese gente che sputa nel piatto dove mangia, fa la vittima, pretende, e ci odia!! Fai un sondaggio soprattutto fra i nord africani… e guarda quanti parlano bene di noi. Se potesse ammazzarci tutti… lo farebbero… ed infatti…. non e’ che esitano a farsi esplodere.
Vuoi un paese abitato/invaso da gente cosi’?
Ed un’altra cosa….come mai questi che hanno i soldi per pagarsi il viaggio in gommone…. vengono qua già super informati sulle nostre leggi (per pretendere e rompere il c....) quando a casa loro a bastonate nei denti vivrebbero?
I veri africani morti di fame… e bisognosi.. non sono quelli che sbarcano nel nostro continente!”” ricordartevelo bene…. ma e’ la feccia che nemmeno nei loro paesi osano tenere…. i veri bisogni… non hanno nemmeno le lacrime per piagenre…. e casomai… e’ a loro che dovremmo fare…
E comunque concordo con le risposte…. nessuno e’ obbligato ad accondiscendere al desiderio di fare carita’. Fatela voi…. ma non rompeteci il c…. .
Vedi come si sbloccheranno ora con un biglietto nuovo di zecca di sola andata per la Espa˜na.
Il veri africani bisognosi o che scappano dalle guerre…sono in Africa…
Di solito nel paese vicino a quello da cui sono fuggiti e nel caso di quelli dell’Iraq e della Siria, sono in Libano.
Al massimo chi arriva qui è profugo economico
(fino a un certo punto, perchè arrivare fin qui
fra scafisti ,mezzi di trasporto e altro costa caro e richiede
tempo).
Purtroppo si è formato il mito della terra promessa, dove scorre il latte e il miele..
che sarebbe l’Italia.
Hanno tutti accesso a internet e relativo smartphone e oltrettutto chi è già qua per
fare bella figura verso parenti e amici ancora in Africa racconta di tutto e di più…
e chi è in Africa e legge…vuole venire
anche lui, non vuole restare fuori da questa
grande opportunità…
Profondissima analisi, Maldamore. Postala sul blog di Micromega, è il posto giusto per valorizzarla.
Ok, ok, d’accordo. Senza sprofondare nel populismo più profondo del tipo gli immigrati ci odiano, odiamoli anche noi, c’è un aspetto oggettivo al quale bisogna ricevere risposta: può una singola nazione, essere in croce via ed il centro distributivo, di migliaia di persone all’anno? Bisogna risolvere questo nodo, che io ancora personalmente non ho capito. Inoltre come si fanno ad accogliere persone, che siano immigrati, richiedenti asilo, ecc. Se la nazione per prima non è abbastanza ricettiva, poichè è vero che rimangono meno immigrati rispetto al passato; eppure il sentire comune è che sia un vero è proprio invasione, poichè non si parla mai di TRANSITO, ma di PERMANENZA. Ergo, si ha l’impressione che gli Italiani siano razzisti o poco accoglienti. Non è vero.