“… Se la Lombardia chiude i rubinetti l’Italia muore in cinque giorni perché vivono con i soldi dei lombardi …”; U. Bossi, Corriere della Sera e Repubblica del 26 Agosto c.a.
Oltre a ribadire che “la proposta nasce, com’è ovvio, dalla demagogia di CDestra che tende a favorire la classe PMedio-imprenditoriale che evade puntualmente le tasse” (autocitazione da questo forum, commento del 19 Agosto 2007, 2:23 pm, aggiungo, quale ulteriore riprova, che è evidente come il Sole a mezzogiorno che U. Bossi sorvola sul fatto che questo “Stato delinquenziale”, unica definizione azzeccata, campa anche delle tasse forzate sui lavoratori dipendenti del comparto privato su scala nazionale e della malagestione statale delle pensioni, questi ultimi due soggetti non avendo alcuna possibilità di partecipare allo sciopero fiscale di cui parla Egli (in considerazione del papponismo provinciale, regionale e centrale, devo omettere per forza di cose i lavoratori del comparto pubblico).
U. Bossi è dunque il leader di una proposta di lotta che lo mette in quel posto ai lavv. dipendenti del privato e ai pensionati allo scopo di aumentare il potere contrattuale dei ladroni nordisti rispetto ai ladroni governativi del CSinistra; uno scontro tra ladroni, insomma, in pieno stile western se si considera anche il riferimento all’uso del “fucile”.
la Lega Nord butta la mascherina e si rivela pubblicamente per ciò che è sempre stata, ossia il sindacato degli evasori nordisti, dato di fatto con il quale si sancisce la definitiva scomparsa di tale fazione politica dal presunto panorama liberale.
che brutta fine per il Nabucco essere l’inno dei ladroni!!
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