Se per sopravvivere, occorre vendere un organo o “donare” il proprio gruppo sanguigno a preferenza zero per mantenersi nel range di una vita comunque umiliante, come più concretamnete quello d’aiutare i propri cari, allora mi sento turbato. Questo vergognoso commercio è luogo in cui l’illegalità regna sovrana in maniera intenzionale. E poi si diffondono incantevoli discorsi. Povera sfortunata gente.
Lettera pubblicata il 9 Giugno 2007. L'autore ha condiviso 140 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Carlalberto Iacobucci.
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