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Lettera pubblicata il 4 Giugno 2014. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Jenny2.
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A tutti coloro che fanno snob nei confronti dei 5 stelle, paragonandoli a partiti marci come il pd e compagnia bella, sciacquatevi la bocca e andate al diavolo
“Se esistesse ancora un minimo di decenza, milioni di persone perbene – elettori, giornalisti, intellettuali, eventuali politici e imprenditori – dovrebbero leggersi l’ordinanza dei giudici di Venezia sul caso Mose e poi chiedere umilmente scusa a Beppe Grillo e ai suoi ragazzi. Anni e anni sprecati ad analizzare il suo linguaggio, a spaccare in quattro ogni sua battuta, a deplorare il suo populismo, autoritarismo, giustizialismo, a domandarsi se fosse di destra o di centro o di sinistra, a indignarsi per le sue parolacce, a scandalizzarsi per le sue espulsioni, ad argomentare sui boccoli di Casaleggio e sul colore del suo trench, a irridere le gaffes dei suoi parlamentari, a denunciare l’alleanza con l’improbabile Farage (l’abbiamo fatto anche noi, ed era giusto farlo, ma in un paese normale: dunque non in Italia). Intanto destra, sinistra e centro – quelli che parlano forbito e non hanno i boccoli – rubavano. Rubavano e rubano tutti, e insieme, sempre, regolarmente, scientificamente, indefessamente, su ogni grande e piccola opera, grande e piccolo evento, appalto, consulenza, incarico” (Marco Travaglio).
Condivido totalmente, e lo scrivo da persona che negli ultimi giorni si è beccato – dai soliti ultras folgorati sulla via del tifo – l’accusa di “renziano” e “servo” solo perché ha osato contestare la liaison tra M5S e Farage. Io come Travaglio, io come Imposimato, io come chiunque (o quasi) non si lasci accecare dal fanatismo. Riscriverei ogni cosa, dalla prima all’ultima, pur tenendo bene a mente un aspetto dirimente: quando i 5 Stelle sbagliano, scrivono “saraceno” invece di “straniero” (e quasi tutti i giornalisti li crocifiggono); quando gli altri “sbagliano”, rubano (e molti giornalisti glissano). In Italia va così: si bombarda la pagliuzza col napalm e si giustifica disinvoltamente la trave. Sarò anomalo io, rispetto a molti “colleghi” (peraltro assai presunti), ma per me la “questione morale” non è solo un refrain da usare in campagna elettorale: è qualcosa che dovrebbe andare sempre di moda. Vuol dire esigere quantomeno l’onestà: giudiziaria, ma pure intellettuale. Dai politici, dai giornalisti, da chiunque. Su questo sono molto esigente. E non mi bastano 80 euro per passarci sopra.
Andrea Scanzi
VenereBlu,
non avevo capito, molto meglio così. 🙂
Purtroppo ci sono tante persone che la pensano proprio in quel modo.
gli italiani si sono venduti il sedere per 80 euro, figurati cosa potrebbero fare per qualche euro in più..
Non gli italiani. Ma i pdioti vigliacchi e schifosi che si son venduti alla mafia per 80 euro. bella ciaooo bella ciaoooo, ma andate a fare in culo
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=717674554945695&set=a.273509129362242.65861.269465796433242&type=1&theater
La nonnina di 84 anni che spiega perché ha votato Beppe Grillo.
Video (clicca play, se il video non parte e c’è una pubbilcità fissa, clicca sulla X nell’angolo in alto a destra per chiuderla e far partire il video)
http://www.tzetze.it/redazione/2014/06/questa_nonnina_spiega_perche_ha_votato_grillo/index.html