Salta i links e vai al contenuto

Morire di lavoro, non per una tragica fatalità

di rudyundpetra

Sono trascorsi 4 anni dalla morte di due operai della Crea S.p.A., Paolo Sardo e Stefano Miniussi, uccisi a 29 anni dalle esalazioni superiori ai limiti di tollerabilità persistenti in una vasca di depurazione nell’impianto di depurazione di Servola (Trieste ) gestito dall’ACEGAS S.p.A.

E’ caduto per primo Paolo, il collega e amico Stefano, accorso nel tentativo di salvarlo, ha fatto la stessa tragica fine.

Rispetto all’Europa, l’Italia detiene due primati negativi: il tasso di frequenza degli infortuni e quello di mortalità sul lavoro sono più alti della media e la frequenza degli incidenti è più alta fra i giovani.

Sono dati che non si possono accettare
Ma l’importante è produrre. Di più e più velocemente, spendendo il meno possibile. E pazienza se spesso ci scappa il morto e NON per tragica fatalità, dall’ 8 ottobre 2001 cinque gli imputati di omicidio colposo e 4 anni trascorsi nel dolore di chi non reclama vendetta ma dignitosamente attende giustizia.

Allora vale la pena riflettere sui valori di questa società civile, sul diritto alla salute, al lavoro e all’ ipocrisia di uno stato di fatto della giustizia che a gran voce difende la propria indipendenza e reclama termini di rapidità ed efficacia ma che con continui rinvii, errori e ricorsi ad oggi, dopo 4 anni ancora attende di avviare un giusto processo.

Ancora morte sul lavoro a squarciare l’ipocrisia che copre l’arroganza e l’impunibilità di chi risparmia sulla sicurezza e omette di osservare le minime garanzie ed il timore di chi onestamente di lavoro vive.

Serena Miniussi

L'autore, rudyundpetra, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.

Lettere che potrebbero interessarti

Categorie: - Lavoro

Lascia un commento

Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.

Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.


▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 caratteri disponibili