…ma per qualcuno sei il mondo.
Questa è una frase tanto bella, che tanti usano.
Ma io non ne sono così entusiasta quando la leggo.
Credo che non sia affatto così. Credo che spesso ci sia chi non è nessuno e punto.
E sì, sei sempre tu, sei sempre importante per la tua famiglia, ecc… Ma quello è detto “agàpe”, amore incondizionato… E’ scontato.
L’amore del genere da altri secondo me difficilmente arriva.
Penso che ci sia chi invisibile nasce, e invisibile resta.
Voi cosa ne pensate?
Lettera pubblicata il 6 Ottobre 2011. L'autore ha condiviso 15 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Empatica.
sì, chi nasce invisibile, invisibile resta, agli occhi dei più. ma per se stessi, tutti destinati alla stessa fine, è poi così importante essere “grandi” e lasciare un permanente ricordo di sè?
la vita ha in serbo sia per i re che per i pezzenti lo stesso tipo di sconfitta. a mio avviso, una volta che si è buttati su questa terra, senza nemmeno averlo chiesto, non resta che fare del proprio meglio per vivere l’esistenza che ci è stata data, cercando di imparare dai propri errori. il bambù non potrà mai essere quercia! nè la quercia è superiore al bambù: sono soltanto diversi fra loro, entrambi importanti per se stessi e utili al resto del creato.
quanto all’amore da ottenersi per scelta e non per rapporti di sangue, pare che le probabilità di vincere alla lotteria siano quattordici milioni contro uno, più o meno le stesse che potrebbero consentire di incontrare la propria “anima gemella”, perchè di anime in questo contesto si sta parlando…
credo non si debba mai chiudere la porta ai sogni ma nemmeno perdere troppo di vista la realtà.
Penso che nessun amore sia “scontato”. E finché c’è amore (di qualsiasi genere!) ogni persona è importante e vale qualcosa nel mondo.
Riprendo una frase che mi diceva mia mamma da bambina:
“Potrebbe mai una madre dimenticarsi del suo bambino? E quand’anche succedesse Dio non si dimenticherà mai di lui”.
Abbiamo insito dentro di noi un’amore originale che permette al nostro sangue di scorrere nelle vene,all’aria di entrare nei polmoni,alle nostre ferite di rimarginarsi e così via..
Ebbe se non è questo essere amati…!!!
Tra un aforisma da cioccolatino e l’altro, summenzionato da Rosanna, possiamo arguire che non esistono “persone invisibili”, ma solo persone che “si sentono invisibili”. La voglia e la gioia di vivere ti viene dall’interno e non da stimoli provenienti dal mondo esterno, perciò cara empatica….a buon intenditor poche parole
beh se scrivi cosi allora vuol dire che ti sei arresa alla vita perché una persona che pensa si nasce storto e si muore storto allora vuol dire che gli è successa una cosa talmente grave che ha smesso di combattere,una persona che pensa che l’amore della famiglia sia scontato vuol dire allora che è una persona insicura che si rifugia sotto muro sicuro e non che rischia il tutto per tutto per avere dei risulta magari al di la delle aspettative…ricordati che purtroppo in questa mondo di stronzi l’importante è saper affrontare l’esperienze e non importa se uno nasce storto e muore storto oppure nasce dritto e muore storto o viceversa,noi tutti siamo importanti perché quando noi facciamo delle azioni portano con se delle conseguenze anche sulla vita altrui…quindi chiudo dicendoti che in questo mondo nessuno deve pensare che non è degno ha vivere perché se esiste un motivo ci sarà…
tu la stai pensando così su di te, io a volte la penso così su di me, e in molti altri a volte la pensano così su di loro… ma allora cosa siamo tutti invisibili? no, siamo minuscole briciole di un mondo infinito, ognuno di noi ha quel poco di amore che basta per vivere, certo che se si pensa che sia troppo poco allora da soli ci si rende invisibli, ma se ci si accontenta riusciamo a diventare così piccole parti del mondo…importanti!!
dott50,
dovevi per forza partire da un commento sul mio post per esprimerti?
a mio avviso, avresti potuto farlo senza giudicare con sufficenza i pensieri altrui…
per rossana
hai ragione, scusami; però devi ammettere che il tuo commento è…. criptico
Non darei per scontato l’amore della famiglia, l’ho fatto, ma mi sono dovuta ricredere a mie spese. Dal mio vissuto, non prettamente personale ma in relazione alle esperienze delle persone a me più care e vicine, posso dirti che ho riconosciuto l’Amore, talvolta più profondo e vero, fuori dal contesto familiare.
Io credo che tutto dipenda dalla soggettività, dai singoli casi. Non sono così fatalista o abbastanza fedele da pensare che tutti siano amati da qualcuno o qualche Essere superiore, anche se si sentono soli o persi… Credo che l’Amore lo vedi nella concretezza, che non è materialità ma nemmeno mere parole. E c’è chi non lo riceve mai. Nè attraverso una carezza, nè attraverso un sostegno nei momenti diffili, nè attraverso un invito a cena.
Credo che non ci sia consolazione alla solitudine e al senso di smarrimento. Per me ad esempio non c’è nemmeno la fede religiosa. Ma c’è la fiducia nell’onestà. E nel fatto che nulla vali di più di sentirsi “a posto” con la coscienza non per autoconvincimento quanto per la certezza di poter andare avanti a testa alta avendo fatto il possibile per essere leali, corretti e giusti, con se stessi e gli altri. Se poi si vive in mezzo a chi non sa apprezzarlo, pazienza. Per gli altri, però, non per sè. Ciao
Buongiorno Empatica.
Permettimi di esprimere, secondo la mia personalissima opinione, con un bel ‘ma chissenefrega !’ se non avessi avuto riscontro d’amore da altri se non da persone della mia famiglia.
Ad esempio….naturalmente fin da piccoli, ma ancor oggi, sento di essere un riferimento per i miei figli, un supporto, un aiuto, una persona alla quale tendere la mano in qualsiasi momento, certi che sarà afferrata per essere rialzati qualora cadessero.
E qualora, mi ripeto, io fossi importante solo per loro (ma per fortuna non è così) e tutto il resto del mondo mi considerasse ‘invisibile’ la cosa non mi farebbe star male affatto.
Avrei comunque ciò che desidero di più.
Tanto mi basterebbe per essere felice.
Cordialità.
T.D.,
condivido al 100% queste tue affermazioni, che mi hanno fatto riflettere:
– “E c’è chi non lo riceve mai. Nè attraverso una carezza, nè attraverso un sostegno nei momenti diffili, nè attraverso un invito a cena.”
– “Credo che non ci sia consolazione alla solitudine e al senso di smarrimento.”
verità dolorose ma purtroppo, temo, nemmeno molto rare!